In attesa della “proclamazione” del famoso Mister X, sono già numerose le trattative che il Milan ha portato a conclusione a poco più di un mese dalla fine del campionato. 

Giovani e meno giovani alla corte di Allegri ma tutti seguendo una ben definita ottica aziendale volta al nuovo FPF, il percorso di risanamento finanziario che dovrà portare le società a operare sulla base dei ricavi derivanti dalla gestione aziendale del club, prossimo a entrare pienamente operativo già tra due anni e che stabilirà una dipendenza dagli introiti come “condicio sine qua non” per partecipare alle competizioni Europee.
 
 
 Il Milan, dopo essersi “liberato” degli onerosi stipendi di Marek Jankulovski, Andrea Pirlo e Oguchi Onyewu, che hanno rescisso i loro contratti diventando ufficialmente “giocatori in cerca di sistemazione” nel caso del terzino ceco e nuovi arrivi per Juventus e Sporting Lisbona in merito al centrocampista italiano e al difensore statunitense, ha confermato Amelia, Gattuso e Seedorf più volte dati in partenza, ed ha prolungato i contratti di Gianluca Zambrotta e Ignazio Abate.
 
 
La pista "preferita" per gli acquisti di questa prima tranche di mercato è stata quella ligure, destinazione Genova, colori ufficiali rossoblù per essere più precisi.
Dopo la conferma, che in realtà non celava molti dubbi, di Kevin-Prince Boateng, è toccato al "predestinato", così definito da Ancelotti, Alberto Paloschi. Colui che impiegò 18 secondi per segnare all'esordio in Serie A con la maglia del Milan, battendo gli storici record di George Weah, Andriy Shevchenko e Marco Van Basten che impiegarono rispettivamente 6, 72 e 80 minuti per bagnare l'esordio con gol in maglia rossonera.
 
Paloschi torna a casa dopo tre stagioni contraddistinte da infortuni, elogi e fischi, alternando grandi prestazioni a periodi di appannamento. Il tutto condito da 60 presenze e 18 reti, divise tra Genoa e Parma. Un predestinato insomma, che deve ancora dimostrare di poter, se non scalzare, almeno equipararsi ai grandi del passato. Questa è la sua occasione e dovrà sfruttarla al massimo.
 
 
La concorrenza di certo non mancherà. Il Milan, infatti, ha messo a segno un importantissimo colpo di mercato in entrata assicurandosi le prestazioni di uno dei giovani italiani di maggior talento e di sicuro futuro.
Stephan El Shaarawy, soprannominato Il Faraone per le sue origini egiziane, ha firmato per la società di via Turati sulla base di una comproprietà di 5 milioni di euro e il passaggio di Merkel in Liguria per 1.8 milioni di euro. Un'ottima alternativa a Boateng in posizione di trequartista che garantirà al Principe più liberta di azione come esterno offensivo.
 
 
Dopo la "carrellata" di accordi con il presidente Preziosi, il Milan si è concentrato sugli acquisti a parametro zero di Taye Taiwo, terzino sinistro nigeriano di 25 anni proveniente dall'Olympique Marsiglia, e di Philippe Mexes, difensore centrale francese classe 1982 giunto alla corte di Allegri dalla Roma.
 
E' notizia delle ultime ore, inoltre, l'accordo trovato con il difensore centrale del Porto, Ricardo Ferreira e con l’attaccante Gianmario Comi, entrambi classe 1992. Il giocatore prelevato dal Torino, figlio di Antonio Comi, ex di Torino e Roma, è stato protagonista dell'ultima stagione del campionato primavera mettendo a segno 18 reti.
 
 
La squadra ha già un ottimo potenziale, egregio il lavoro svolto fino a questo momento. 
Se il "contentino" per i tifosi e per gli abbonamenti televisivi o di "poltrona" che siano, porterà ancora più classe, necessaria oltre i muscoli e la forza fisica per il proseguimento nella più importante manifestazione calcistica di stampo europeo da sempre primario obiettivo del presidente Berlusconi, e magari uno dei tanti giocatori richiesti da Allegri tra Marek Hamsik, Cesc Fabregas e Gareth Bale, prevaricherà la visione della società dirottata maggiormente verso Ganso o Aquilani, non impeccabili dal punto di vista fisico nonostante la giovane età, l'undici con le dovute riserve del caso sarà al completo e pronto per la nuova stagione.