AGGIORNAMENTO ORE 19:25 - La situazione in casa Milan sempre più confusa, a Parigi molti meno ostacoli, ed allora per la firma di Unai Emery col Psg dovremmo esserci quasi: come riportato nel pomeriggio da fichajes.com, il tecnico del Siviglia dovrebbe firmare un triennale da 5 milioni di euro a stagione, già avvisata la società spagnola, nei prossimi giorni potrebbe arrivare l'ufficialità con l'annuncio di una delle parti.

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ORE 11:02 - "Essere accostato al Milan mi onora". Parole chiare, riferite da Marco Giampaolo pochi giorni fa, e che lasciano intravedere quale possa essere l'appeal che, nonostante il momento storico nero, una squadra come quella rossonera possa suscitare. Soprattutto in un tecnico che ha sempre avuto in Arrigo Sacchi un punto di riferimento: oggi il vate di Fusignano, di Giampolo, è uno sponsor importante, anche nei confronti di Berlusconi. Le cui condizioni di salute precarie - sarà ricoverato ancora per qualche giorno al San Raffaele - hanno rimandato ancora di qualche giorno la decisione definitiva rispetto alla trattativa di cessione del Milan. Che, peraltro, non è assolutamente scontata.

Nelle ultime ore il PSG ha deciso di silurare Laurent Blanc. Una notizia che abbiamo riportato ieri mattina, insieme all'indiscrezione relativa all'imminente firma di Unai Emery sul suo nuovo contratto transalpino: il club francese ha difatti pagato la sua clausola rescissoria al Siviglia e si appresta ad accogliere l'allenatore iberico, fresco vincitore dell'Europa League. A conti fatti, però, Emery era la primissima scelta della cordata cinese che tratta in esclusiva, e che adesso si ritrova senza una risposta da parte del Milan e senza un potenziale allenatore, con lui proporsi ai tifosi. L'alternativa ad Emery era Manuel Pellegrini, che ora sarebbe tornato nuovamente in pole: in Cile si scrive d'un accordo già trovato col club di via Aldo Rossi, ma l'indiscrezione non trova alcun riscontro (vista anche la richiesta del tecnico, pari a 6 milioni), al momento. Ecco perché in mano al Milan ora ci sono solo due carte: la conferma di Brocchi - che sarebbe inevitabile, in caso di permanenza dell'attuale proprietà - e l'arrivo di Giampaolo. Sempre a meno che l'errore della FIGC - che ha scelto come Direttore Tecnico un allenatore il cui figlio però è già rinomato agente di calciatori - non venga confermato anche dalla Corte federale. In quel caso Tavecchio dovrebbe trovarsi un nuovo supervisore, e Marcello Lippi sarebbe nuovamente su piazza. L'accordo verbale tra l'ex CT e Adriano Galliani c'è da tempo, così come anche la stima di Berlusconi. Questione di ore, poi l'articolo 3 comma 2 del nuovo regolamento per procuratori della Federazione potrebbe essere applicato alla lettera - "Non possono svolgere l’attività di procuratore tutti coloro che ricoprano cariche o abbiano rapporti professionali o di qualsiasi altro genere nell’ambito della Figc" -. E considerato che difficilmente Lippi vorrà vedere "decadere" dal ruolo di agente suo figlio Davide, a quel punto tornerebbe assolutamente di moda il viareggino per il Milan, vista anche la considerazione che per lui hanno, da tempo, i cinesi. Da allenatore, "tutor" o Direttore Tecnico, in due dei casi su tre al fianco di Brocchi.