Non accenna a placarsi la maretta in casa Inter. Nonostante le voci di un possibile rinnovo fino al 2019 per Mancini vincolato al raggiungimento di alcuni risultati sportivi (primo fra tutti la qualificazione alla Champions League), e l'arrivo di Candreva che ha contribuito a rasserenare un po' il tecnico, i rapporti umani fra il "Mancio" e la dirigenza rimangono ai minimi termini tanto che quest'ultima sta già valutando profili alternativi. E' di queste ore un nuovo ritorno di fiamma per Frank De Boer, il cui nome gravita attorno all'Inter fin dall'arrivo di Thohir alla presidenza.
In questo clima d'incertezza prosegue il lavoro di Ausilio sul mercato. A giudicare dai grandi nomi e dalle offerte importanti che vengono attribuite ogni giorno all'Inter dai giornali (oltre ai certificati 25 milioni per Gabigol solo limitandoci alle ultime ore ci sarebbe un'offerta di 18-20 milioni per Luiz Gustavo e una di addirittura 50 per Cavani, il quale arriverebbe fra l'altro con una richiesta di stipendio non indifferente...) è difficile credere che non ci sia almeno una grande cessione in ballo visti i problemi dell'Inter con il Fair Play Finanziario.
Se a uscire non dovesse essere Icardi, la cui plusvalenza da sola aiuterebbe a spiegare le voci in entrata di questi giorni, per fare casa non dovrebbero bastare le eventuali cessioni di Felipe Melo e di uno fra Eder e Jovetic. Attenzione perciò: dato l'arrivo di Candreva e l'interessamento per Gabigol i papabili all'uscita potrebbero essere due giocatori che Mancini vede esterni d'attacco nel 4-2-3-1, ovvero i croati Brozovic e Perisic. In questi mesi si è molto parlato di un possibile addio del primo, per il quale però non sono arrivate offerte soddisfacenti, tanto da far pensare che a partire potrebbe anche essere il secondo, che ieri si è espresso in modo duro sui gol subiti dall'Inter nel disastroso 1-6 contro il Tottenham: "Spesso prendiamo gol stupidi, la squadra difetta di concentrazione". E' possibile quindi che si riviva un po' il mercato dell'anno scorso, dove per settimane si era negata la possibilità di cedere un altro croato (Kovacic) fino a quando l'offerta giusta per adempiere alle richieste del Fair Play Finanziario ha fatto decidere alla dirigenza di accettare i soldi del Real Madrid.