I primi contatti tra Chelsea e Lazio per Felipe Anderson risalgono già a poco prima della sessione invernale di gennaio. Conte stima il laterale o trequartista della Lazio già da quando allenava in Serie A, ovvero quando il brasiliano era ancora alla ricerca d'un ruolo fisso in campo ed inanellava prestazioni così così a ottime partite. Oggi l'ex Santos è diventato un uomo a tutto campo, capace di coprire buona parte della fascia così come di schierarsi a ridosso dell'attacco e fare la differenza: ecco perché Conte - che intanto lavora sotto traccia anche per avere Bonucci al fianco di David Luiz - ha ripreso i contatti con la Lazio per il ragazzo. Che, dalla sua, ha deciso che lascerà la Lazio solo per un top-top club, quale ovviamente il Chelsea è. E con i blues che dovranno fare a meno, per 3-4 mesi, di Hazard, la porte della trattativa si sono riaperte: l'obiettivo di Tare (che perderà già Keita e Biglia) ovviamente è di non smantellare, ma da Lotito è già stato chiarito che 2-3 pedine partiranno. Il contratto di Anderson, in ogni caso, è ancora lungo, fino al 2020, che cautela la Lazio che è già partita da una richiesta alta: 55 milioni. Una somma importante, che in ogni caso non ha spaventato gli uomini mercato di Abramovich che a loro volta già s'erano mossi anche per Keita, prima che il senegalese trovasse l'accordo con la Juventus. Per provare a far calare il prezzo relativo ad Anderso, il Chelsea vorrebbe inserire nella trattativa il cartellino di Mario Pasalic, che dopo l'acquisto di Kessie e quello imminente di Biglia non interessa più al Milan. Il giovane croato costa 13 milioni: troppi, nonostante quanto dimostrato nella sua prima stagione italiana certo non sia poco. Se la Lazio vorrà, potrà provare a regalarlo a Inzaghi. A cui, in ogni caso, l'addio di Anderson non piacerebbe.