Un punto nelle ultime tre giornate: la battuta d'arresto, in casa Lazio, è ufficiale. Pioli sembra aver perso quell'alchimia che sembrava invece aver proiettato i biancocelesti nella lotta alle zone alte della classifica, ed i malumori cominciano a diffondersi. Soprattutto tra chi, di occasioni vere, ne ha avute sicuramente poche per mettersi in mostra: è così che anche Miro Klose, a margine del pareggio contro il Chievo, ha voluto far sapere la sua. 

"Mi sento sano, in forma e voglio giocare di più. E' ovvio che la situazione attuale non mi rende felice, ho altri obiettivi sportivi. Adesso parlerò con la dirigenza Lazio e vedrò cosa fare. In teoria nel calcio nulla è impossibile". E, d'altra parte, "Definitivamente scontento" titolano oggi alcuni media tedeschi.

 

Di fatto ormai il campione del mondo è diventato semplicemente un'alternativa a Djordjevic: ecco perché l'addio, paventato nelle sue parole, rischia di diventare una realtà già a gennaio. L'ipotesi Kaiserslautern, d'altra parte, cavalca le sue intenzioni, e stuzzica non poco l'idea di chiudere la propria lunga e fruttuosa carriera proprio lì dove era iniziata, nel lontano 1999: in 7 stagioni Miro mise a segno 52 gol in 147 partite. La Bild sempre oggi riporta anche l'interesse, mai sopito, della Premier e di alcuni club russi, oltre che di rinomate società di MlS: un addio certo costringerebbe certo Tare a rituffarsi con vigore sul mercato per offrire a Pioli un'alternativa valida, e nelle ultime ore anche per i biancocelesti è tornato alla ribalta il nome di Giampaolo Pazzini, ormai terza scelta dell'attacco rossonero dopo Menez e Torres, e per il quale, però, c'è anche un'offerta importante del Burnley, che vuole salvarsi in Premier.