Il gong, almeno in Italia, è scattato alle 23. Da quel momento in poi, stop alle trattative: le porte del mercato si sono definitivamente chiuse, ed i contratti di trasferimento non sono più stati accettati. Non è questo il paese delle proroghe agli affari multimilionari come quello di Falcao, è invece questo il paese dei più modesti prestiti e dei diritti di riscatto. Ed anche quello dove una trattativa riesce a saltare anche per soli 33 secondi.

 

Il Bari ha infatti provato a depositare proprio allo scadere i documenti necessari alla cessione dell'attaccante Joao Silva al Palermo: tutto inutile, perchè nonstante l'ottimismo inziale di Paparesta e della sua posta elettronica certificata il contratto non è stato accettato. 33 i secondi di ritardo rispetto all'orario prefissato di chiusura, 33 secondi che costringeranno Joao Silva a rimandare il suo trasferimento in Serie A.

 

Analoga situazione, ma priva del brivido del fotofinish, è quella accorsa anche ad Alvaro Gonzalez: tutto fatto tra Parma e Lazio, ma il sì definitivo è arrivato troppo tardi. Se ne riparlerà a gennaio, quando magari converrà a tutti anticiparsi almeno di qualche minuto.