Zenga, la Samp, ed una squadra da rifare. Al neo tecnico doriano, che verrà affiancato dall'altro nerazzurro Baresi, tocca adesso, in sinergia con Ferrero ed Osti, ricostruire una rosa che vedrà molti pezzi pregiati allontanarsi da Genova, come per stessa ammissione del numero uno blucerchiato, ieri sera, a Italia 1: "Bergessio andrà via, Okaka anche. Eto'o? Vorrei trattenerlo, ma se arriva un contratto importante per lui può andare via. Balotelli? Può arrivare, soprattutto se giochiamo in Europa. Soriano? Resta con me alla Samp, è il mio cocco". Tutto vero, in effetti, a partire dagli annunciati addii degli attaccanti. 

 

Gonzalo Bergessio, dopo una stagione im ombra, sembra destinato a tornare in patria. Ieri pomeriggio l'ex Catania ha firmato la sua rescissione del contratto, e si appresta a valutare le offerte di San Lorenzo e Boca Juniors. Okaka, dalla sua, aveva deciso di non rinnovare già mesi addietro, ai tempi della proposta che gli fece il Milan prima di fiondarsi su Destro: in scadenza 2016, andrà via in estate per garantire al club quantomeno un minimo di monetizzazione. Sei mesi fa il suo cartellino valeva tra gli 8 ed i 9 milioni, ma dopo un girone di ritorno in ombra, ed a solo un anno dalla scadenza contrattuale, la Sampdoria potrebbe privarsene per circa 5-6. Una cifra ampiamente alla portata di Stoke City e Southampton, che hanno già inviato ai liguri una manifestazione d'interesse: il centravanti, dalla sua, ha però già vissuto una non eccelsa esperienza in Premier e preferirebbe restare in Italia. Per lui si aprono le porte della Fiorentina: i viola - impegnati peraltro nella non facile decisione in merito alla conferma o meno di Montella - diranno addio a Mario Gomez (destinato a tornare in patria, probabilmente allo Schalke 04, o emigrare negli USA) e cercano un'alternativa di peso, in avanti. Vagliate anche le piste Immobile e Paloschi: Okaka, però, sembra l'uomo ideale da affiancare a Bernardeschi, Rossi e Babacar, che sembrano quasi certi di restare. Buone possibilità anche per Gilardino, che potrebbe alternarsi con lo stesso Okaka come punto di riferimento in attacco. 

 

Tornando alla Samp, saluta anche Acquah: niente riscatto dall'Hoffenheim, e ritorno in Bundes per la mezzala, scavalcata nelle gerarchie recenti da Duncan e Izzo. Come ammesso da Ferrero, anche Eto'o sembra possibilista sul suo futuro: l'impressione è che il camerunense resterà solo dopo aver colloquiato con il nuovo allenatore. Lasceranno Genova anche Romagnoli (tornerà alla Roma, che lo aspetta a braccia aperte per formare un reparto di livello con Manolas) e Romero, il cui contratto scade il primo luglio 2015. Il suo agente Raiola l'ha già offerto a Inter, Roma e Valencia. In bilico Silvestr e Munoz, che però potrebbero rinnovare. A centrocampo, almeno uno tra Soriano e Obiang dirà addio: ieri Ferrero ha confermato la 24enne mezzala azzurra, indirettamente ammettendo le tante offerte già ricevute per lo spagnolo. Il Milan (che lo precettò ai tempi dell'affare Poli) ed il Napoli hanno già avanzato delle proposte, ma in pole c'è sempre il West Ham che ha messo sul piatto 7,5 milioni più bonus. Si attende, intanto, la definizione del riscatto di Viviano, per il quale Osti intende nuovamente ridiscutere la cifra prefissata col Palermo (4 milioni).

 

Ancora nessuna novità in merito agli arrivi: negli scorsi mesi Ferrero ha più volte ribadito la volontà di regalarsi Balotelli, e ieri ha avuto modo di spiegare che, in merito all'attaccante dei reds, "C'è sempre l'idea, soprattutto se andremo in Europa". Sarà proprio l'eventuale qualificazione in Europa League, che dipenderà dall'esito del ricorso del Genoa, a fare la differenza per quanto concerne il mercato in entrata. Che, comunque vada, dovrà regalare a mister Zenga almeno 8-9 nuove pedine.

 

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