Il Milan ha preso Cerci, la Juventus vuole Sneijder, l'Inter sta per chiudere per Podolski, e Alino Diamanti, ormai voglioso di tornare in Italia dopo l'esperienza certo non esaltante, ma formativa, in Cina, pensa ad un ritorno che avrebbe del clamoroso. A Firenze, dove nel 2003 giocò nell'allora nuova Florentia Viola che già era dei Della Valle. Un'esperienza, brevissima, in C2 sotto la guida tecnica di Cavasin che però lo 'prestò' molto più spesso alla Primavera, vista la giovane età del trequartista, che 11 anni fa era solo 20enne. Dopo qualche mese, il ritorno a Prato, in C1, da cui poi spiccò il volo per la Serie B all'Albinoleffe. Oggi, ad oltre due lustri di distanza, l'OK di Vincenzo Montella, che sta per perdere Ilicic - direzione Torino o Werder Brema - e che avrebbe acconsentito all'operazione con il Guanghzou: ai cinesi Alino è sì legato sino al giugno 2017 sulla base di 3 milioni a stagione, ma alle porte dei 32 anni il sogno di tornare in Serie A ad alti livelli, per giocarsi le poche, ma residue chances di andare ad Euro 2016, è più che concretizzabile.
L'operazione Diamanti non si sovrappone al ritorno di Mutu, che, svincolato da settembre, sbarcherà a Firenze la prossima settimana dopo l'addio del 2011. La richiesta alla Fiorentina di poter sostenere degli allenamenti ed un 'provino' ai campini è stata accettata, e adesso la palla passa a Montella, che cercherà di dare un senso ad un'eventuale, nuovo contratto all'ormai 36enne rumeno.