Settimana scorsa è stata quella di Higuain alla Juventus, questa che è cominciata potrebbe essere decisiva per il passaggio di Paul Pogba al Manchester United. Le due società hanno ormai trovato l'accordo sulla base di 112.6 milioni di euro: i Red Devils pagheranno anche la commissione a Raiola di circa 23.7 milioni di euro, restano da limare solo alcuni dettagli con il procuratore ed il calciatore. Il fuoriclasse francese firmerà un quinquiennale da 15 milioni a stagione più bonus e diritti d'immagine, per un totale pari a circa 20. Cifre monstre, per quello che sarà il trasferimento più oneroso della storia, oltre che la plusvalenza più importante a bilancio per un qualsiasi club calcistico. Il ragazzo, intanto, su Instagram ha pubblicato due foto da Los Angeles, scherzando sulla notizia, poi smentita, delle sue visite mediche di ieri: "Pogba va in giro con il suo contratto presso il parco di divertimenti degli Universal Studios. Notizia: ecco Pogba con Il suo nuovo contratto presso il parco di divertimenti Universal Studios di Los Angeles". L'edizione inglese di Sky Sport ha pizzicato Pogba in una mega festa a Los Angeles, e alla domanda sul suo imminente passaggio alla United il calciatore avrebbe risposto: "Vedremo". Le prossime ore saranno, comunque, decisive: in settimana il centrocampista tornerà a Miami e poi da lì l'ultimo volo, quello per ritrovare i Red Devils, ma entro il 7 agosto. Altrimenti dovrà rispondere alla chiamata della Juventus che aspetta i due francesi il 7 agosto a Vinovo.
Intanto i compagni lo aspettano in Inghilterra. Rooney - che ha già conosciuto Pogba nella sua precedenza esperienza allo United - ha dichiarato al Sun: "Spero proprio che abbia voglia di tornare con noi e dimostrare a tutti di essere un giocatore di livello mondiale. Se sarà eccitato di giocare per noi, allo stesso modo saremo felici di averlo nuovamente in squadra. Sono sicuro che lui sia consapevole di aver lasciato un conto in sospeso qui. Era uno di quei giocatori che in qualche modo ti fa del male quando lo affronti in allenamento. Non c'era nemmeno bisogno di entrare in tackle, bastava avvicinarsi a lui per beccarsi una ginocchiata o una gomitata. Non credo lo facesse di proposito, sta di fatto che accadeva sempre. Quindi, se torna, non vedo l'ora che ciò accada di nuovo!".