La ventisettesima giornata ha regalato alla Juventus un piccolo margine in classifica con la Lazio battuta in rimonta dall'Atalanta e l'Inter fermata sul pareggio dal Sassuolo. I bianconeri poi sono stati i primi a scendere in campo per la ventottesima giornata, ospitando una squadra sulla carta inferiore come il Lecce e regolandola con un rotondo 4-0. Guardando meramente i risultati e la classifica verrebbe da dire che per la Vecchia Signora stia girando decisamente tutto bene, invece l'impressione è che i numeri, almeno questa volta, siano menzogneri e nascondano una realtà ben differente.

Vista l'emergenza terzini Sarri presenta la squadra con Matuidi esterno sinistro difensivo e confermando il tridente avanzato composto da Ronaldo, Dybala e Bernardeschi. Pjanic in cabina di regia affiancato da Bentancur e Rabiot completano il quadro. Pronti via ed i bianconeri sembrano ancora troppo fermi fisicamente e schiavi di una consistente mancanza di idee, mentre il Lecce prova ad organizzare la sua onesta partita di calcio. La svolta del match arriva solamente per clamorosa topica del difensore centrale giallorosso che prima si fa strappare il pallone da Bentancur e poi è costretto ad affondare il centrocampista bianconero, lasciando i suoi in 10 già nella prima frazione di gioco. L'inaspettata superiorità numerica sembra improvvisamente risvegliare Ronaldo e soci che iniziano a farsi vedere in maniera più insistente dalle parti di Gabriel.

Nella ripresa l'ingresso di Douglas Costa e la rete di Dybala suonano la sveglia per i Campioni d'Italia in carica. Nemmeno dieci minuti dopo l'ennesima perla da fuori area dell'Argentina, i bianconeri trovano il raddoppio con Cristiano Ronaldo che trasforma un calcio di rigore. Consci della mannaia della stanchezza che incombe, gli uomini di Sarri dovrebbero divorare subito la terza rete per chiudere definitivamente la partita, ma ancora una volta il colpo del definitivo K.O. tarda ad arrivare. Il 3-0 arriva infatti solamente all'83' con Higuain voglioso di mettere a tacere tutte le voci che stanno circolando sul suo futuro, pochi secondi dopo arriva poi anche il poker calato da de Ligt, con un colpo di testa insaccato da pochissimi passi.

Una Juventus nel complesso ancora non brillante che sembra ancora alla ricerca di un'identità precisa e con pochi dettami tattici, più simile ad una squadra in piena preparazione che ad una già assemblata da diversi mesi. L'unica attenuante che si può dare a questa squadra è quella di un ben diverso carico di lavoro svolto nel periodo prima della ripresa del campionato. Per i bianconeri sarà importante essere brillanti a luglio e soprattutto ad agosto quando si disputerà la fase finale della Champions League, mentre per squadre come Lecce e Bologna, coinvolte unicamente in campionato è decisivo essere in forma già in questo periodo.

Dal punto di vista fisico ci possono dunque essere delle attenuanti, mentre quello che preoccupa di più è l'aspetto del gioco. Con così tante partite da affrontare in così poco tempo sarà difficilissimo per Sarri entrare nella mente dei giocatori e disciplinarli in qualsiasi tipo di dettame tattico. Per questo tipo di lavoro si necessita di molto tempo e tantissima pratica con esercizi e simulazioni di gioco ripetute fino allo sfinimento ed ora non si ha materialmente lo spazio temporale per applicarsi in tale senso. I tifosi della Juventus dovranno quindi darsi pazienza, sperando che le giocate dei singoli possano mantenere la squadra in vetta, almeno fino a quando non riusciranno tutti insieme a trovare l'amalgama giusta.