Campionato 2011-12, Destro esulta dopo una delle sue partite di grazia in bianconero

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COS'E' "FANTA DI PROVINCIA" - E' una competizione virtuale, atta a coinvolgere il più possibile il pubblico di Fantagazzetta.com, e che riguarda prevalentemente il loro passato, fantacalcistico e non. 28 squadre 'provinciali', nel senso migliore e più sano del termine, prescelte dalla redazione, si sfideranno in una epica sfida in cui 11 loro ex calciatori saranno tenuti a rappresentarle. Soprattutto in nome di ciò che prima, dopo, o durante quell'esperienza, hanno o avrebbero potuto rappresentare al fanta.

COME SI SVILUPPA LA SFIDA - Le 28 squadre verranno presentate giornalmente, week-end compresi, su Fantagazzetta.com da lunedi 12 dicembre 2016 a domenica 8 gennaio 2017. Saranno suddivise in 7 gironi da 4, selezionate casualmente, e competeranno, attraverso una sfida prettamente social, a forza di like su facebook. Sarete voi lettori a votare la vostra preferita, o semplicemente quella che maggiormente suscita in voi felici ricordi fantacalcistici e/o sogni incompiuti. Le prime due di ogni girone, più le due migliori terze, proseguiranno nel cammino, sfidandosi, da lì in poi, dagli ottavi sino alla finalissima.

COME VENGONO SCELTI I CALCIATORI - Ci sono centinaia e centinaia di grandi calciatori, prevalentemente del passato, che hanno vestito la maglia delle provinciali. Alcuni hanno spiccato il volo, altri ci sono passati avanti negli anni, per concludere una carriera di prestigio. Non è stato facile, per i nostri autori, sceglierne solo 11: per questo, nel testo, vengono 'raccontate' anche le ipotetiche riserve. Non dimenticate che molti dei calciatori inseriti nelle formazioni hanno giocato in più d'una delle squadre presente nella competizione: e non è stato facile, da questo punto di vista, scegliere in quale inserirlo. Sono stati quindi perseguiti criteri di rappresentatività, di 'peso' fantacalcistico, di blasone, ma anche di equilibrio tra le squadre.

LA STORIA – Unione Studio e Divertimento. È questa la prima denominazione della Robur, nata nel 1904, dalla scissione della Società Sportiva Mens Sana in Corpore Sano. Da subito furono adottati i colori bianconeri, già nel simbolo della città toscana. I nuovi nati praticheranno podismo e ciclismo, il calcio entrerà solo nel 1908. Qui venne istituita la società "Robur". Il primo campionato nel girone toscano fu disputato nel 1920 e l'attività si consolidò anche economicamente fino alla Serie C. Nel 1933 il club cambiò nome in Associazione Calcio Siena. Dal 1935 e per un ventennio, si alternarono anni di gloria tra la C e la B fino a sprofondare in D nel 1951. Nel '38 però fu costruito lo stadio "Rino Dauss", chiamato poi "Rastrello" e infine dedicato alla memoria di Artemio Franchi. Tuttavia le stagioni buie si conclusero nel 1956 con la promozione in C e una militanza in questa categoria che durerà fino al '70, quando i bianconeri retrocedederanno nell'inferno dei Dilettanti e lì rimarranno per ben sei campionati. Con la ristrutturazione della terza Serie, i senesi vennero riammessi in C2 nell'estate del 1978. Quattro anni più tardi, la conquista della C1, breve, vista la permanenza di un solo biennio. Seguì una militanza di dieci anni consecutivi in C1, con uno scivolone nel '93: retrocesso ma poi ripescato causa mancata approvazione dell'iscrizione al campionato della Ternana. Un altro colpo di fortuna fu la salvezza portata a termine nel campionato '98-'99, quando i due match ai playout col Saronno terminarono 0 a 0 ma il Siena si salvò per aver ottenuto una migliore posizione in classifica alla fine della stagione regolare. Un po' di luce arrivò nel maggio del 2000 con la conquista della Serie B. La prima stagione si chiuderà al 13esimo posto. Qui arrivò anche il primo scossone societario quando le quote passarono tutte a Paolo De Luca. Complicata la stagione 2001-02, dove ad ottenere la salvezza all'ultima giornata fu mister Papadopulo che realizzò l'impresa di raccogliere ben 30 punti in 13 giornate. La prima e tanto attesa promozione in A giunse nel maggio del 2003, alla terz'ultima giornata di campionato. Dura fu la lotta per restare in alto, la matematica permanenza in A arrivò infatti solo alla penultima partita della stagione. Poi irruppero le indagini per il calcioscommesse nell'estate del 2004. Una volta assolto, il Siena potè tornare a concentrarsi sul campo. Nel 2005 è De Canio a salvare i bianconeri dalla B. Nei campionati che seguirono, i toscani continuarono nella loro lotta per restare in massima serie, riuscendoci per sei anni di fila. Nel 2006 De Luca lasciò il comando del club a Lombardi Stronati. L'ex presidente morirà pochissimo tempo dopo aver ufficializzato la cessione. L'amara discesa nei cadetti arrivò nel 2010 ma con Conte e una rosa di alto livello, il purgatorio durò solo un anno. Il campionato 2011-12 fu positivo con la conquista più o meno agevole della salvezza e le semifinali di Coppa Italia. L'anno successivo però fu quello della nuova retrocessione e dell'inizio del baratro societario. Dopo aver ottenuto un nono piazzamento nei cadetti, nell'estate del 2014 il Siena non riuscì a iscriversi al campionato causa fallimento per dissesto finanziario. Venne allora costituita la nuova Robur Siena Società Sportiva Dilettantistica. Ripartendo dalla D, la stagione 2014-15 si chiuse con la vittoria del girone E, lo scudetto di categoria e la risalita in Lega Pro

IL SIENA, OGGI -  Lega Pro, Girone A. Al momento la compagine si trova a metà classifica. Un campionato finora difficile con un recente cambio di panchina. Il 12 dicembre scorso è stato sollevato dall'incarico mister Colella dopo la sconfitta al "Franchi" contro l'Olbia. Al suo posto, Cristiano Scazzola. Chiuso col calcio giocato (tra le altre, Genoa, Monza, Alessandria), il neo mister bianconero ha iniziato ad allenare le giovanili della Pro Vercelli per poi essere promosso in prima squadra, nella stagione successiva alla retrocessione in Lega Pro. Ottenuta la promozione ai playoff nel 2014 e la salvezza nel 2015, viene esonerato a ottobre dell'anno scorso dopo la sconfitta col Novara. Al momento, dopo il rinvio di Piacenza-Robur, ha all'attivo una vittoria contro il Pontedera. Gli elementi più interessanti della rosa, partono da Alessandro Marotta, classe '86, che in questo campionato ha già segnato 7 reti e messo la firma che su 3 assist. Bari, Cremonese e Benevento, le principali casacche vestite. Meritano una menzione anche due giovanissimi. Il portiere Simone Moschin, classe '96, in prestito dalla Pro Vercelli e vincitore, due anni fa, di uno scudetto Primavera col Chievo. Infine il ventenne Cristian Bunino, di proprietà della Juventus. Punta centrale, finora ha fatto vedere ottime cose: 5 reti e 2 assist in 11 presenze. 

GLI ESCLUSI – Sono molti e si contano soprattutto in difesa. Intanto Alexander Manninger, che ha perso il ballottaggio su Mirante solo perchè quest'ultimo gioca in Serie A. L'austriaco, ora al Liverpool, si è comportato benissimo nelle stagioni in bianconero: 2004-2005 e dal 2006 al 2008. Zeljko Brkic, alla Robur nel campionato 2011-12 e ora al Paok. Nella linea difensiva, Vincent Candela, 14 presenze nella stagione 2006-07. Nella stessa annata, Abdoulay Konko che ha giocato poco, una decina di gare, ma con all'attivo un gol. Gabriele Angella come Alessandro Lucarelli non hanno presenze in prima squadra. Idem Andrea Masiello, ora all'Atalanta. Daniele Corvia è stato un biennio in Toscana, 2006-08, è sceso in campo 34 volte e conta due reti. Daniele Portanova è stato una colonna del Siena per cinque anni e da svincolato è tornato nella stagione 2015-16 in Serie D. Non figura nella top 11 solo perchè nuovamente senza contratto. Ha chiuso con l'attività agonistica, Simone Loria, in bianconero nel 2007-08, oltre trenta presenze e cinque gol. A centrocampo, è stato un giocatore della Robur anche l'empolese Marcel Buchel ma ha militato solo nelle giovanili. Gaetano D'Agostino conta 54 presenze nel Siena e 11 gol. Più che in mezzo al campo, gli esclusi eccellenti si trovano in attacco. Nicola Amoruso ha un record: la compagine toscana è l'unica squadra dove ha giocato in A senza mai andare a segno. Tutt'altro discorso per Emanuele Calaiò: cinque anni di Siena e 46 reti. L'albanese Erjon Bogdani ha indossato la maglia senese 84 volte, segnando 21 reti. Il senese Bernardo Corradi ha militato solo nelle giovanili. Innocent Emeghara fu una vera sorpresa nella seconda metà di campionato di tre anni fa: 17 presenze e 7 reti. Ciro Immobile arrivò in prestito dalla Juventus nel 2010. Poco spazio per lui - 4 presenze - ma un gol all'attivo. Un anno e mezzo di Robur per Mario Frick: 89 presenze e 13 reti. In panchina, due esclusi eccellenti. Il primo è Antonio Conte che ottenne una promozione in A, con cavalcata irresistibile, nel 2011. Il secondo è Giuseppe Sannino, stagione 2011-12: salvezza e accesso alle semifinali di Coppa Italia. 

IL NOSTRO "FANTA11 DI PROVINCIA" - Il top 11, seppur causa parametri di costruzione dello stesso, non possa definirsi assoluto, mostra nella difesa il reparto più ricco di elementi di buon livello. Intanto tra i pali, Antonio Mirante del Bologna. Nell'estate del 2005, col cartellino di proprietà della Juventus, viene ceduto ai bianconeri e durante quel campionato, scende in campo 29 volte. Abbastanza per il rinnovo della fiducia dal club di Torino e il ruolo di secondo di Buffon alla Juventus in B. Sulla destra si piazza Paolo Negro, in Toscana dal 2005 al 2007; 53 le presenze e 4 le reti. Camilo Zuniga, ora al Watford, al Siena nella stagione 2008-09 prelevato dall'Atletico Nacional, conta 29 presenze e due assist. Lo juventino Paolo De Ceglie nel 2007 viene ceduto dalla Juventus alla Robur in compartecipazione: nella stagione 2007-08: 29 presenze, 2 gol e un assist. Biennio senese per Valerio Bertotto, dal 2006 al 2008, dove è sceso in campo 44 volte, segnando anche due reti. A centrocampo non poteva mancare capitan Simone Vergassola, undici anni al Siena e prestazioni di alto livello, un totale di 349 presenze, ben 26 gol e 18 assist. Accanto a lui un giovanissimo Valerio Verre. Non molte le presenze per il pescarese ma in 10 volte che è sceso in campo nella stagione 2012-13 ha all'attivo un gol e un assist, media bonus fantacalcio niente male. Franco Brienza ha vestito la casacca dei toscani dal 2010 al 2012, collezionando 69 presenze, 11 reti e 13 assist. Altro trequartista dall'alto rendimento, Tomas Locatelli. In bianconero per tre stagioni, dal 2005 al 2008, 9 gol e altrettanti assist in 85 presenze. Il tandem d'attacco è composto invece da Mattia Destro e Massimo Maccarone. L'ex romanista vive una stagione stellare, la 2011-12, dove si rende protagonista di 13 reti e 4 assist, scendendo in campo 32 volte. L'attaccante dell'Empoli arriva a Siena nell'inverno del 2007 dal Middlesbrough e in 11 presenze mette a segno 6 gol. Resta anche la stagione successiva contribuendo alla salvezza della Robur. In totale mette la firma su 49 reti e 11 assist in 134 presenze. In panchina, l'attuale mister della Samp, Marco Giampaolo. Al Siena nella stagione 2008-09, ottiene la salvezza piazzando al 14esimo posto in classifica la squadra, 44 punti e 12 vittorie conquistate. 

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Il Cesena di Candreva e Lapadula. La Reggina di Pirlo e Nakamura. Il Crotone di Florenzi e Bernardeschi. Il Lecce di Muriel e Cuadrado. Il Brescia di Baggio e Guardiola. Il Piacenza di Inzaghi e Nainggolan. Il Verona di Camoranesi e Jorginho. Il Cosenza di Fiore e Lentini. Il Padova di Perin e Bonaventura. Il Venezia di Recoba e Sirigu. Il Bari di Cassano e Boban. La Salernitana di Di Vaio e Gattuso. Potremmo andare avanti per ore. E lo faremo.

Perché se c'è un un luogo del ricordo e della mente da cui il grande calcio, e il grande fanta, proviene, beh, è quello della provincia italiana. Lì, dove i campioni di ieri e di oggi sono nati, si sono formati, sono esplosi, mettendosi in luce prima di spiccare il volo verso lidi inimmaginabili, o dove quegli stessi grandi campioni sono passati, magari in età avanzata, per dare nuovo lustro alle proprie carriere. E dove i nostri prediletti campioni, strappati magari in aste d'altra epoca a costi irrisori, sono diventati tali, magari diventando dei veri colpi di fantamercato: no, non si tratta di Top 11 della storia di queste squadra, tutt'altro. E' una fanta-Top 11, di calciatori che sono passati, con più o meno successo, per squadre che oggi certo non sono identificabili come "big", ma che hanno avuto una storia epicamente gloriosa e degna, in passato. E di calciatori che, in quelle squadre, sono stati dei piccoli, grandi boom, al fanta, o avrebbero potuto esserlo. 

Stagione 2007-08, De Ceglie contro Vucinic al "Franchi"

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