Pippo Maniero con la maglia del Venezia. (Getty images)

+

COS'E' "FANTA DI PROVINCIA" - E' una competizione virtuale, atta a coinvolgere il più possibile il pubblico di Fantagazzetta.com, e che riguarda prevalentemente il loro passato, fantacalcistico e non. 28 squadre 'provinciali', nel senso migliore e più sano del termine, prescelte dalla redazione, si sfideranno in una epica sfida in cui 11 loro ex calciatori saranno tenuti a rappresentarle. Soprattutto in nome di ciò che prima, dopo, o durante quell'esperienza, hanno o avrebbero potuto rappresentare al fanta.

COME SI SVILUPPA LA SFIDA - Le 28 squadre verranno presentate giornalmente, week-end compresi, su Fantagazzetta.com da lunedi 12 dicembre 2016 a domenica 8 gennaio 2017. Saranno suddivise in 7 gironi da 4, selezionate casualmente, e competeranno, attraverso una sfida prettamente social, a forza di like su facebook. Sarete voi lettori a votare la vostra preferita, o semplicemente quella che maggiormente suscita in voi felici ricordi fantacalcistici e/o sogni incompiuti. Le prime due di ogni girone, più le due migliori terze, proseguiranno nel cammino, sfidandosi, da lì in poi, dagli ottavi sino alla finalissima.

COME VENGONO SCELTI I CALCIATORI - Ci sono centinaia e centinaia di grandi calciatori, prevalentemente del passato, che hanno vestito la maglia delle provinciali. Alcuni hanno spiccato il volo, altri ci sono passati avanti negli anni, per concludere una carriera di prestigio. Non è stato facile, per i nostri autori, sceglierne solo 11: per questo, nel testo, vengono 'raccontate' anche le ipotetiche riserve. Non dimenticate che molti dei calciatori inseriti nelle formazioni hanno giocato in più d'una delle squadre presente nella competizione: e non è stato facile, da questo punto di vista, scegliere in quale inserirlo. Sono stati quindi perseguiti criteri di rappresentatività, di 'peso' fantacalcistico, di blasone, ma anche di equilibrio tra le squadre.

LA STORIA – Tra il 1907, anno della prima fondazione del Venezia Foot Ball Club, e il 2016, anno dell'ennesimo cambiamento di ragione sociale in Venezia FC, ci sono quasi 110 di storia: tante delusioni e tanti successi, tanti fallimenti e tante risalite, per una squadra capace sempre di rinascere dalle proprie ceneri, come quella Fenice cui è dedicato lo splendido teatro della città lagunare. La prima fondazione, nel 1907, deriva dalla fusione tra la Società Ginnastica Costantino Reyer e il gruppo di calciatori della Palestra Marziale. Fusione, un concetto che tornerà nuovamente. La Serie A, giocata per 12 campionati, arriva per la prima volta nella stagione 1939-40 con con il presidentissimo Arnaldo Bennati, l'uomo sotto la cui guida i veneti vivranno gli anni d'oro della loro storia. Nella stessa stagione fa il suo esordio con la maglia dei lagunari un certo Valentino Mazzola, che appena un anno dopo porterà i neroverdi, insieme a Ezio Loik, alla conquista dell'unico trofeo nazionale nella bacheca del club del leoncino: la Coppa Italia vinta in finale contro la Roma di Amedeo Amedei. E proprio ai giallorossi e al Torino, nella stagione 1941-42, i lagunari arrivano addirittura a contendere lo scudetto. Alla fine sarà terzo posto, il miglior piazzamento mai ottenuto in A dai veneti. L'anno successivo, la coppia d'oro Mazzola-Loik lascerà la laguna per raggiungere Torino e indossare la maglia granata con cui riscriveranno la storia del calcio italiano prima di diventare legenda. Per il Venezia, invece, cominciano anni di instabilità che la porteranno prima in B poi anche in C. La Serie A tornerà negli anni '60, sotto la presidenza del conte Giovanni Volpi di Misurata, ma si tratta dell'ultimo picco prima di anni complicatissimi che vedranno i lagunari ricominciare addirittura dalla Serie C2. Ed è prorpio dalla ex quarta serie italiana che Maurizio Zamparini, nel 1986, rileva la società. La sua prima azione da presidente è quella di proporre e ottenere una fusione (ecco che ritorna!), con il Mestre: nel 1987 nasce così il VeneziaMestre, che fonde i colori nell’arancioneroverde attuale. Comincia da qui la risalita verso il calcio che conta: prima la C1, con Ferruccio Mazzola (figlio di Valentino) allenatore, poi la B con alla guida Alberto Zaccheroni. Nel 97-98, dopi 31 anni dall'ultima volta, torna finalmente la Serie A: il Mister è Walter Novellino, il DS Gianni Di Marzio, il DT Beppe Marotta. Gli eroi del campo sono, tra gli altri, Schwoch, Luppi, Iachini e Bazzani. Gli eroi della salvezza conquistata l'anno dopo saranno soprattutto Pippo Maniero e Alvaro Recoba, arrivato nel mercato di gennaio per regalare a Venezia lampi di calcio stellare. L'anno successivo arriva la retrocessione, cui segue un'altra promozione ottenuta sotto la guida di Cesare Prandelli. Purtroppo per i lagunari, sarà l'ultimo campionato di A. Nell'estate del 2002, dopo un'altra retrocessione, finisce la storia d'amore tra Zamparini e Venezia, con l'imprenditore friulano che trasferisce l’intera squadra arancioneroverde dal proprio ritiro a quello del Palermo, club appena acquistato. I veneti vengono affidati al dirigente Franco Dal Cin che, per 2 anni, riuscirà a evitare retrocessione e fallimento, arrivati inesorabili nel 2005. Cominciano anni tribolati, in cui i lagunari cambieranno più volte ragione sociale e passeranno tra molte mani: la proprietà sarà prima veneta, poi anglo-persiana, poi russa, prima dell'arrivo di Joe Tacopina, avvocato italo-americano di New York, ex proprietario del Bologna. Prende vita così l'attuale Venezia FC.

IL VENEZIA OGGI – Con l'avvocato Tacopina il Venezia ha definitivamente risolto tutti i problemi di stabilità economica e societaria, per quella dirigenziale e sportiva basta il nome del DS Giorgio Perinetti, una garanzia di esperienza e competenza calcistica messa in pratica nel corso di una lunga carriera in società del calibro di Roma, Napoli, Juventus, Bari, Palermo, Siena. Accompagnato dall'hashtag #torniamoaruggire il club del leoncino ha come obiettivo dichiarato vincere il campionato di Lega Pro e guadagnarsi una Serie B che manca da troppo tempo. Per farlo è stato chiamato un tecnico giovane, ma che di vittorie e ruggiti se ne intende parecchio, quel Pippo Inzaghi alla prima esperienza da allenatore dopo quella poco fortunata al Milan. E la classifica pare dar ragione al progetto Tacopina-Perinetti-Inzaghi. I lagunari primeggiano nel Girone B della terza serie, battagliando con Pordenone, Reggiana, Padova e Parma. Le stelle della squadra sono Maurizio Domizzi - oggi 36 anni e tanta Serie A nel passato - Evans Soligo - il capitano, prodotto del vivaio e tornato a Venezia dopo 12 anni - Alexandre Geijo, esperto attaccante spagnolo, con passaporto svizzero: il bomber con 5 reti.

GLI ESCLUSI – Sono diversi i calciatori e gli allenatori che hanno difeso la maglia arancioneroverde - la nostra selezione è per forza di cose dominata dai 15 anni della gestione Zamparini, che parte proprio dalla fusione col Mestre - deliziando il pubblico del Pierluigi Penso, o collezionando poche presenze in Laguna per poi affermarsi in altre squadre. Non c'è spazio per tutti e allora ecco l'elenco di chi non fa parte della nostra Top11. Iniziamo dalla porta, dove non trovano posto estremi difensori del calibro di Flavio Roma, 7 presenze nel 95-96 ancora diciannovenne, Massimo Taibi, protagonista della salvezza in A nella stagione 98-99, Salvatore Soviero, titolare in Serie B dal 2002 al 2004. Più numerose le bocciature nel reparto arretrato, da cui restano fuori difensori come Cardone e Bruno N'Gotti, tutti e due con un passato nel Milan, lo svedese Joachim Björklund, finalista per due volte in Champions col Valencia di Hector Cuper, i quasi omonimi Mirko Conte e Kewullay Conteh, girovaghi delle città di provincia italiane. Ma le due rinunce più dolorose sono quelle di Michele Serena, veneziano di nascita, prodotto del vivaio del Mestre e tornato di recente in Laguna come allenatore, e soprattutto di Gianluca Luppi. Il difensore nativo di Crevalcore, con un passato nella Juventus e nella Fiorentina, ha disputato in maglia arancioneroverde 4 stagioni, collezionando più di 100 presenze e guidando i lagunari in due promozioni in Serie A. Nell'ultima delle due, anno 2000-01, nelle file dei veneti militava anche Gimmy Maini, altro escluso dalla nostra Top11. Così come altri quattro talentuosi centrocampisti protagonisti della disgraziata stagione successiva, l'ultima in A, ovvero Stefano Morrone, Daniel Andersson, Igli Vannucchi e l'uruguagio Federico Magallanes. Menzione speciale merita Hiroshi Nanami, mancino giapponese arrivato in Italia nel 1999 con una flotta di giornalisti e curiosi connazionali al seguito. Per lui 24 presenze e una sola gioia nell'unica stagione in Laguna. Come sempre succede, è il reparto d'attacco a far vibrare maggiormente le corde emotive, soprattutto quando tra i non scelti figura gente che non ha bisogno di presentazioni, quali ad esempio Bobo Vieri, 29 presenze e 11 reti nel 94-95, Maurizio Ganz, 19 presenze e 8 reti nel 2000, Paolo Poggi, veneziano di nascita e tornato in Laguna tra il 2006 e il 2009, Tommaso Rocchi, altro veneziano e prodotto del vivaio. E ancora, non c'è posto neanche per Fabio Bazzani, Massimo Borgobello, Igor Budan, Claudio Bellucci e Denis Godeas, tutti bomber che in maglia arancioneroverde hanno lasciato il segno. Infine tocca agli allenatori e, come si suol dire, sono nomi importanti, che danno la misura di quello che è stata Venezia negli anni della presidenza Zamparini. Basti pensare che tra le nostre rinunce ci sono ben due CT della Nazionale: Cesare Prandelli, protagonista come detto della promozione del 2001, e Giampiero Ventura, che ha guidato i lagunari, prima da vice poi da primo allenatore, tra il 1993 e il 1995. Esclusi d'onore anche altri due tecnici che rappresentano un pezzo di storia recente del club del leoncino, i già citati Alberto Zaccheroni e Walter Alfredo Novellino.

IL NOSTRO ‘FANTA DI PROVINCIA’ – Detto di chi non c'è, passiamo ad illustrare adesso il nostro 11, quello che onorerà il Venezia nella nostra Fantacompetizione. Tra i pali, Salvatore Sirigu: nessuna presenza nelle tre stagioni con la casacca arancioneroverde, ma una carriera che lo ha visto affermarsi come portiere di livello assoluto. L'estremo difensore sardo può contare su tre difensori che ben hanno figurato in Laguna nel corso della propria carriera. Il primo è Paolo Vanoli, oggi assistente tecnico della Nazionale di Giampiero Ventura, che nel club veneto ha militato per 2 stagioni, dal 93 al 95, guarda caso le stesse in cui in panchina era seduto l'allenatore ligure. Per lui 56 presenze e 2 reti, per poi affermarsi in club quali Verona, Parma, Fiorentina e Bologna. Altro terzino titolare della nostra formazione è Stefano Bettarini, oggi noto soprattutto per come personaggio televisivo, che con la maglia del Venezia disputò tre ottime stagioni tra il 1999 e il 2002, collezionando 82 presenze e mettendo a segno 7 reti. Non male per un difensore. Completa il terzetto difensivo del nostro 3-4-3 un nome che ai tifosi lagunari farà venire in mente parecchi ricordi, ovvero Fàbio Bilica, brasiliano che in Italia ha militato anche nel Brescia, nel Palermo e nell'Ancona. Per lui sono 4 le stagioni in maglia arancioneroverde, con 75 presenze tra A (3 campionati) e B (1 campionato). In una di queste, stagione 99-2000, può vantarsi anche di aver respinto, da portiere sostitutivo, un rigore a Andriy Shevchenko, piuttosto infallibile dagli 11 metri. I 4 titolari del nostro centrocampo abbinano geometrie a guizzi individuali piuttosto clamorosi. A partire da Mauro Bressan, 29 presenze nella sfortunata stagione 2001-02 con i lagunari, ma una carriera di ottimo livello, inevitabilmente segnata da una iperbolica rovesciata finita in rete, in una partita di Champions al Camp Nou di Barcellona, quando indossava la maglia della Fiorentina. Uno dei gol più belli di sempre secondo la Fifa. Altra meraviglia per gli occhi è la rete che Fabian Valtolina realizza al 94' di Piacenza-Roma nella stagione 97-97. Al termine di quella stagione il talentuoso centrocampista arriverà nella città delle gondole per disputare 4 ottimi campionati, 3 in A e 1 in B, con uno score di 112 presenze e 12 reti. Per questo merita di stare tra i nostri 11 titolari. Così come lo meritano Sergio Volpi e, soprattutto Beppe Iachini, i cervelli della nostra squadra. Il primo effettua il percorso inverso rispetto a Valtolina, raggiungendo Piacenza nel 2000 dopo due stagioni in Veneto in cui scende in campo per 52 volte e mette a segno due centri. Il secondo, invece, a Venezia disputa tre stagioni, dal 97 al 2000, in cui colleziona 65 gettoni, prima di tornarci nel 2001-02 come Direttore Tecnico. Come sempre però, sono i nomi di coloro che fanno i gol ad accendere fantasie e ricordi di tifosi e appassionati di calcio. E questo Venezia può schierare un trio d'attacco di primissimo livello. A cominciare da Marco Delvecchio, a Venezia in Serie B nella stagione 92-93 in prestito dall'Inter. Per lui 20 presenze e 3 reti, la prima esperienza in un club diverso da quello nerazzurro e l'inizio di una carriera che lo porterà ai successi capitolini e a una finale europea con la Nazionale quasi decisa da un suo gol. Con Delvecchio, la coppia d'oro della Laguna, due che insieme hanno fatto sognare i tifosi arancioneroverdi nella mitica e irripetibile stagione 98-99, ovvero Pippo Maniero e Alvaro Recoba. Tornata in A dopo 31 anni, il Venezia di Novellino stenta e sembra doversi arrendere a una inesorabile retrocessione. Fino al mercato di gennaio, quando nella città delle gondole Zamparini porterà l'uruguaiano in prestito dall'Inter. El Chino ribalterà le sorti della squadra realizzando 11 reti in 19 partite e supportando con parecchi assist lo spietato Superpippo Maniero. Per il pupillo del Presidente Moratti fu di gran lunga la migliore stagione in una carriera mai veramente decollata, per l'attaccante di Legnaro la prima di 4 annate in cui metterà a segno complessivamente 54 reti in 116 partite. Decisamente il periodo più prolifico della sua attività da bomber. Chi non ha invece vissuto il periodo migliore della sua carriera a Venezia è Luciano Spalletti, il mister che abbiamo scelto per guidare il nostro 11 ideale. Chiamato da Zamparini a sostituire proprio Novellino, l'anno successivo alla stagione sopracitata, il tecnico di Certaldo finisce nel tourbillon dell'irrequieto imprenditore friulano che lo esonera per ben due volte nello stesso campionato. Dapprima dopo solo 8 gare, e dopo averlo richiamato a stagione in corso, a causa di un pesante 5 a 0 rimediato, ironia della sorte, contro la Roma. Il seguito della sua carriera di allenatore spiega perchè è lui il tecnico cui ci affidiamo per condurre il club del leoncino verso i posti d'onore del nostro Fanta di Provincia. Grazie a coloro che sceglieranno di votare Venezia.  

+

Il Cesena di Candreva e Lapadula. La Reggina di Pirlo e Nakamura. Il Crotone di Florenzi e Bernardeschi. Il Lecce di Muriel e Cuadrado. Il Brescia di Baggio e Guardiola. Il Piacenza di Inzaghi e Nainggolan. Il Verona di Camoranesi e Jorginho. Il Cosenza di Fiore e Lentini. Il Padova di Perin e Bonaventura. Il Venezia di Recoba e Sirigu. Il Bari di Cassano e Boban. La Salernitana di Di Vaio e Gattuso. Potremmo andare avanti per ore. E lo faremo.

Perché se c'è un un luogo del ricordo e della mente da cui il grande calcio, e il grande fanta, proviene, beh, è quello della provincia italiana. Lì, dove i campioni di ieri e di oggi sono nati, si sono formati, sono esplosi, mettendosi in luce prima di spiccare il volo verso lidi inimmaginabili, o dove quegli stessi grandi campioni sono passati, magari in età avanzata, per dare nuovo lustro alle proprie carriere. E dove i nostri prediletti campioni, strappati magari in aste d'altra epoca a costi irrisori, sono diventati tali, magari diventando dei veri colpi di fantamercato: no, non si tratta di Top 11 della storia di queste squadra, tutt'altro. E' una fanta-Top 11, di calciatori che sono passati, con più o meno successo, per squadre che oggi certo non sono identificabili come "big", ma che hanno avuto una storia epicamente gloriosa e degna, in passato. E di calciatori che, in quelle squadre, sono stati dei piccoli, grandi boom, al fanta, o avrebbero potuto esserlo. 

El Chino Recoba con la maglia dell'Uruguai. (Getty images)

+