Un giovanissimo Nicola Sansone in maglia Crotone contro Daniel Adejo della Reggina (Getty Images)

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COS'E' "FANTA DI PROVINCIA" - E' una competizione virtuale, atta a coinvolgere il più possibile il pubblico di Fantagazzetta.com, e che riguarda prevalentemente il loro passato, fantacalcistico e non. 28 squadre 'provinciali', nel senso migliore e più sano del termine, prescelte dalla redazione, si sfideranno in una epica sfida in cui 11 loro ex calciatori saranno tenuti a rappresentarle. Soprattutto in nome di ciò che prima, dopo, o durante quell'esperienza, hanno o avrebbero potuto rappresentare al fanta.

COME SI SVILUPPA LA SFIDA - Le 28 squadre verranno presentate giornalmente, week-end compresi, su Fantagazzetta.com da lunedi 12 dicembre 2016 a domenica 8 gennaio 2017. Saranno suddivise in 7 gironi da 4, selezionate casualmente, e competeranno, attraverso una sfida prettamente social, a forza di like su facebook. Sarete voi lettori a votare la vostra preferita, o semplicemente quella che maggiormente suscita in voi felici ricordi fantacalcistici e/o sogni incompiuti. Le prime due di ogni girone, più le due migliori terze, proseguiranno nel cammino, sfidandosi, da lì in poi, dagli ottavi sino alla finalissima.

COME VENGONO SCELTI I CALCIATORI - Ci sono centinaia e centinaia di grandi calciatori, prevalentemente del passato, che hanno vestito la maglia delle provinciali. Alcuni hanno spiccato il volo, altri ci sono passati avanti negli anni, per concludere una carriera di prestigio. Non è stato facile, per i nostri autori, sceglierne solo 11: per questo, nel testo, vengono 'raccontate' anche le ipotetiche riserve. Non dimenticate che molti dei calciatori inseriti nelle formazioni hanno giocato in più d'una delle squadre presente nella competizione: e non è stato facile, da questo punto di vista, scegliere in quale inserirlo. Sono stati quindi perseguiti criteri di rappresentatività, di 'peso' fantacalcistico, di blasone, ma anche di equilibrio tra le squadre.

LA STORIA - Nuova Crotone Associazione Polisportiva Mini Juventus, è questo il primo nome della società che nella stagione 1993/1994 diviene la seconda casa del presidente Raffaele Vrenna. La categoria è il campionato regionale di Promozione ma a fine anno sarà Eccellenza e prima costituzione del Football Club Crotone Calcio. Il punto di inizio, l'apoteosi di una storia che si tramuterà in leggenda, la premessa a quella che da lì a poco, di promozione in promozione, sarà una storia scritta dal Dio pallone, il quale smette di accanirsi sul giovane club calabrese, proveniente dai fallimenti del 1979, 1985 e 1991 e regala sogni e speranze, come la promozione al Campionato Nazionale Dilettanti che avverrà esattamente due anni dopo l'insediamento di Vrenna. Dimenticate l'inagibilità dello stadio crotonese e le trasferte avare di spettatori o meglio provate a dirlo agli eroi del neutro di Lecce che nel 1998 si spostarono in massa per assistere al playoff promozione contro il Benevento, gli stessi che non si sconfortarono per lo svantaggio ma spinsero i rossoblù alla rimonta e alla tanto desiderata serie C1.

Nella stagione 1998/1999, mentre il Milan batteva il Perugia e festeggiava il 16.o scudetto, il Crotone chiudeva a un granitico 9.o posto ma la stagione successiva, con l'arrivo dell'ex bianconero Cuccureddu il Crotone torna a scrivere storia con la stilografica e con ben quattro giornate d'anticipo ottiene la promozione in cadetteria: per la prima volta nella storia una società ottiene cinque promozioni in sette anni. In B, dopo aver sonoramente perso nel derby col Cosenza, Cuccureddu viene esonerato e al suo posto in panchina va un maestro della serie cadetta, Giuseppe Papadopulo, il quale riuscirà nell'obiettivo salvezza. L'inizio del nuovo millennio, tuttavia, porta ancora cattivi presagi come nel passato e nella stagione 2001/2002 il Crotone retrocede nuovamente in C1. Ancora Juve nel destino nella nuova stagione e ancora Benevento, con gli arrivi di un ex Juve che sarà determinante, Francesco Scardina, dell'ex Bari Daniele Vantaggiato e di una semifinale al cardiopalma contro i beneventani che permetterà di accedere alla finale contro la Viterbese. Il 3-0 in casa vorrà dire nuovamente Serie B e il campionato, dopo un avvicendarsi di cambi in panchina e sonore sconfitte, regalerà anche grazie anche all'arrivo in panchina di Giampiero Gasperini un meritato 9.o posto. L'anno successivo, con l'attuale tecnico della Dea al timone, il Crotone è una divinità della serie cadetta, con gli eroi Guzman, Juric e Konko confermati, arrivano Pellè, Jeda, Nocerino, Sedivec, Soviero e Angelo, oltre ai muri difensivi Scarlato e Alioui, il finale di stagione recita 8.o posto a soli 3 punti dai playoff ed è solo l'inizio. 

Dopo la retrocessione del 2007, in cui l'unica gioia sarà il match giocato con la Juventus, il Crotone impiega due anni per tornare in Serie B e lo fa con Francesco Moriero al timone, cui seguirà Franco Lerda per l'ottimo 8.o posto in campionato che vedrà Alessandro Florenzi, a fine stagione, premiato come miglior giovane della categoria. Dopo il 6.o posto del 2014 e la miracolosa salvezza dell'anno successivo il Crotone, con Ivan Juric, ottiene la clamorosa e allo stesso tempo meravigliosa storica promozione in Serie A, concludendo il campionato cadetto da primi in classifica grazie allo score definitivo di 23 vittorie, 8 pareggi e 6 sconfitte. 

 

IL CROTONE, OGGI - Occupando i bassifondi della classifica di Serie A, il Crotone non passa proprio giorni magnifici in massima serie ma l'entusiasmo è tanto e ogni nuovo match giocato tra le mura amiche un piccolo tassello di storia che innalza quel sogno solo illusoriamente perseguito da Raffaele Vrenna nel lontano '93. A livello di esperienza i calabresi hanno da imparare da tutti ma se c'è una cosa in cui fanno scuola è di non smettere mai di crederci, di sognare e di alzarsi sempre più forti da ogni sconfitta.

GLI ESCLUSI - Tra le prime candidate ad arrivare fino in fondo a questa competizione, il Crotone, per ovvi motivi che meglio saranno compresi quando passeremo alla trattazione della formazione titolare deve obbligatoriamente escludere, tra i pali, gente del calibro di Salvatore Soviero e Generoso Rossi; il primo con circa 280 presenze in Serie B e 18 in Serie A, il secondo è colui che difese la porta crotonese nella stagione 1999/2000, quella della storica prima promozione in cadetteria. In difesa troviamo, tra gli esclusi dall'undici titolare Jean-Pierre Cyprien, già titolare in Coppa Campioni con l'Olympique Marsiglia e in serie A con Torino e Lecce e titolare coi rossoblù nel 2001. Stessa sorte per Antonio Bocchetti, cugino del del difensore dello Spartak Mosca Salvatore Bocchetti, che da Crotone partì e si ritrovò come colonna difensiva del neonato Napoli di De Laurentis. Oltre i meno fortunati, per vicende alterne, Natalino e Digao, troviamo, sempre nel reparto difensivo, Crescenzi e Diniz. L'attuale difensore del Pescara a Crotone giocò all'età di 19 anni nella stagione 2010/2011, Marcus Plínio Diniz Paixão, meglio noto come Diniz, condivise con lui poche apparizioni due anni prima, in procinto di passare al Milan nel quale non giocò mai e poi al Livorno.

A centrocampo tra gli esclusi troviamo un poker di talento. In ordine tassativamente alfabetico al primo posto troviamo Pasquale Foggia, il quale dalle giovanili del Milan, passando da Ascoli, approdò a Crotone nel 2005. Subito dietro il mai dimenticato Denilson Gabioneta che arrivò a Crotone nel 2009 e in una sola stagione entrò nel cuore di ogni appassionato rossoblù anche dopo il suo addio nel 2013, dopo una parentesi a Torino, con 93 presenze e 27 gol. Subito dietro Sculli e Mazzarani, il primo Crotone per il biennio 2000/2002 con 51 presenze e 8 gol all'attivo, il secondo nel 2009/2010 con 30 presenze e 3 gol. In attacco onore a Jeda, Budimir, Dionigi e Thomas Guzman, cinque giocatori che in un modo o nell'altro sono entrati nel cuore di ogni appassionato crotonese.

IL NOSTRO 'FANTA11 DI PROVINCIA' - L'estremo difensore titolare del nostro undici ideale parte subito forte tra i pali con Federico Marchetti, presente nel 2003/2004, anche se non giocò mai dal 1' alcuna gara da titolare. In difesa troviamo, nel nostro ideale 4-4-2, partendo da destra verso sinistra Abdoulay Konko, che dopo la parentesi con la Juve, giocò in Calabria nel biennio 2004/2006 scendendo in campo in 74 occasioni e siglando 7 marcature. Centrali sono Gastaldello e Angelo Ogbonna, titolari rispettivamente nel 2004/2005 e nel 2007/2008, a sinistra l'idolo per eccellenza, Salvatore Aronica. A centrocampo nomi fortissimi, con esterni alti Florenzi e Bernardeschi, per i quali ogni commento sarebbe superfluo, al centro Juric, l'eroe della promozione in Serie A e Abdelkader Mohamed Ghezzal, il quale con i 20 gol nella stagione 2007/2008 detiene il record di miglior marcatore in una sola stagione per i crotonesi. In attacco il duo della meraviglie, quello composto dall'attuale attaccante dello Shandong Luneng, Graziano Pellè e l'attuale attaccante del Villarreal e della Nazionale italiana, quel Nicola Sansone che proprio a Crotone, dopo le giovanili del Bayern Monaco, si mise in luce nella stagione 2001/2012 con 35 presenze e 5 reti. Infine in panchina Antonello Cuccureddu, colui che nel 1999/2000, con una storica cavalcata ottenne la prima promozione in Serie B con quattro giornate d'anticipo e lo storico record di cinque promozioni in sette campionati disputati dal Crotone di Vrenna. Una formazione incredibile, una macchina da guerra che merita senza dubbio almeno il podio di questa entusiasmante competizione.

Il Cesena di Candreva e Lapadula. La Reggina di Pirlo e Nakamura. Il Crotone di Florenzi e Bernardeschi. Il Lecce di Muriel e Cuadrado. Il Brescia di Baggio e Guardiola. Il Piacenza di Inzaghi e Nainggolan. Il Verona di Camoranesi e Jorginho. Il Cosenza di Fiore e Lentini. Il Padova di Perin e Bonaventura. Il Venezia di Recoba e Sirigu. Il Bari di Cassano e Boban. La Salernitana di Di Vaio e Gattuso. Potremmo andare avanti per ore. E lo faremo.

Perché se c'è un un luogo del ricordo e della mente da cui il grande calcio, e il grande fanta, proviene, beh, è quello della provincia italiana. Lì, dove i campioni di ieri e di oggi sono nati, si sono formati, sono esplosi, mettendosi in luce prima di spiccare il volo verso lidi inimmaginabili, o dove quegli stessi grandi campioni sono passati, magari in età avanzata, per dare nuovo lustro alle proprie carriere. E dove i nostri prediletti campioni, strappati magari in aste d'altra epoca a costi irrisori, sono diventati tali, magari diventando dei veri colpi di fantamercato: no, non si tratta di Top 11 della storia di queste squadra, tutt'altro. E' una fanta-Top 11, di calciatori che sono passati, con più o meno successo, per squadre che oggi certo non sono identificabili come "big", ma che hanno avuto una storia epicamente gloriosa e degna, in passato. E di calciatori che, in quelle squadre, sono stati dei piccoli, grandi boom, al fanta, o avrebbero potuto esserlo.