Nel 1944 il pianeta è ancora sconvolto dallo scempio della seconda guerra Mondiale. In Italia una piccola nicchia della popolazione prova a vivere una parvenza di vita reale ed anche a dare adito a qualche campionato di calcio, con lo Scudetto che verrà assegnato a titolo onorifico allo Spezia solamente nel 2002. Nel mondo non smettono di nascere bambini e futuri campioni, ecco la nostra top 11 di calciatori nati quell'anno:

Josef Dieter Maier detto Sepp, 28/02/1944

Il nome è di quelli mitici. L'estremo difensore tedesco prese parte a quella conosciuta da tutti come "la partita del secolo". Con la nazionale teutonica vinse da protagonista l'Europeo del 1972 e soprattutto il Mondiale del 1974. E' grazie a lui se i guanti da portiere sono come li conosciamo ora. Con lui a difendere i vostri pali non avreste certamente avuto problemi di titolarità: Maier detiene infatti il record di presenze consecutive in Bundesliga, sono infatti ben 422 le partite consecutive in cui è sceso in campo, su un totale della sua carriera di 473.

Carlos Alberto Torres, 17/07/1944

Noto ai più solamente come "Carlos Alberto" fu il Capitano del Brasile campione del Mondo nel 1970. Esterno destro di grande spinta era dotato di un tiro potente e preciso, tanto che nella sua permanenza al Santos mise a segno ben 40 reti. Nel 2004 venne inserito nel FIFA 100, speciale classifica dei cento più grandi calciatori viventi.

Francesco Morini, 12/08/1944

Colonna portante della Juventus del quinquennio d'oro, disputò in bianconero 256 partite vincendo oltre ai 5 Scudetti anche una Coppa Italia ed una Coppa UEFA. Riva lo definì come "il difensore più cattivo in cui mi sono imbattuto", lo stopper era ritenuto uno tra i più arcigni difensori dell'epoca. Se all'epoca ci fosse stato il Fantacalcio lo avremmo potuto considerare uno dei punti di forza di una retroguardia votata al modificatore.

Everaldo, 11/09/44

Terzino sinistro del Brasile campione del Mondo nel 1970. Si impose all'attenzione internazionale già nel 1967 quando fece il suo esordio con la Nazionale verdeoro. La sua vita è stata prematuramente stroncata da un incidente automobilistico che lo vide coinvolto nell'ottobre del 1974.

Herbert Wimmer, 09/11/44

Esterno di destra di qualità disputò gran parte della sua carriera nel Borussia Mönchengladbach dove disputò 366 partite e realizzò 51 reti, chiudendo la carriera nel 1978. Oltre ai titoli vinti coon la maglia dei Die Fohlen il centrocampista si fregiò, da protagonista, delle vittorie all'Europeo del 1972 ed al Mondiale del 1974.

Jürgen Grabowski, 07/07/44

Autentica bandiera dell' Eintracht Francoforte, trascorse tutta la sua carriera in riva al Meno, vincendo due Coppa di Germania, una Coppa UEFA, totalizzando complessivamente 441 presenze in cui realizzò 109 gol. Un centrocampista dal bonus facile dunque che visse da protagonista anche la vittoriosa cavalcata teutonica del Mondiale 1974, realizzando una rete contro la Svezia.

Günter Netzer 14/09/44

Talentuoso centrocampista offensivo, fece le sue fortune nel Borussia Mönchengladbach dove passò i primi dieci anni della sua carriera da protagonista. Con la maglia dei fohlen disputò 297 partite, mettendo a segno ben 108 gol, un vero top player della linea mediana per il fantacalcio. Nell'estate del 1973 lasciò la Germania per diventare il primo tedesco della storia ad indossare la maglia del Real Madrid. Nei tre anni alle merengues il suo rendimento non fu all'altezza e dopo solo 85 presenze si trasferì al Grasshopers dove chiuse la sua carriera. Con la maglia della Nazionale tedesca conquistò da protagonista gli Europei del 1972, mentre in occasione dei Mondiali del 1974 perse il posto da titolare a favore di Wolfgang Overath.

Gianfranco ZigonI 25/11/44

Nella sua biografia parlando di chi fossero i calciatori più forti della storia scrisse "Metto fuori classifica io, Pelé e Maradona perché calcisticamente siamo tre extraterrestri". Ribelle ed eccentrico lo "Zigo" si impose all'attenzione di tutti già nel 1961 quando la Juventus, dopo averlo fatto maturare nella società satellite del Pordenone, decise di portarlo a Torino a soli 17 anni, facendolo esordire in campionato nel dicembre dello stesso anno. Dopo un prestito biennale al Genoa tornò alla Juventus, ma il suo carattere ribelle mal si sposava con l'ambiente bianconero così nel 1970 si trasferì prima alla Roma e poi al Verona. Nella città scaligera divenne ben presto l'idolo della tifoseria, alternando partite di livello assoluto a periodi di buio. Chiuse la sua carriera nel 1987 dopo aver indossato le maglie di Brescia, Opitergina e Piavon. Genio e sregolatezza, al fantacalcio avrebbe potuto essere un elemento imprevedibile, ma utilissimo grazie ai suoi numerosi bonus derivanti da gol ed assist.

Joseph Yegba Maya, 08/04/44

Nome sconosciuto ai più questo camerunense sarebbe stato un vero e proprio top per l'attacco del vostro fantacalcio. Durante tutta la sua carriera, svoltasi esclusivamente in Ligue 1, Maya realizzò ben 124 reti in 238 partite, più di un gol ogni due match. La sua straordinaria vena realizzativa lo ha portato a raggiungere il trentanovesimo posto della classifica cannonieri all-time del massimo campionato francese. Averlo in squadra avrebbe significato un gran bel po' di bonus per ogni fantAllenatore.

Jairzinho, 25/12/44

Nome storico del calcio mondiale, ha legato la sua carriera principalmente ai colori del Botafogo. Esordì con la prima squadra ereditando la mitica numero 7 indossata precedentemente da Garrincha, per poi trasformarsi nel più classico dei numero 10 brasiliani, con per di più un innato fiuto del gol. Nel 1970 si laureò campione del Mondo con la maglia del Brasile realizzando 7 gol in 6 partite e chiudendo al secondo posto nella classifica marcatori alle spalle del tedesco Gerd Muller. Prima di tentare l'avventura in Europa, con l'Olympique Marsiglia, totalizzò 186 reti in 413 presenze con il Botafogo. L'esperienza europea segnò un punto di svolta per Jairzinho, dopo l'OM il brasiliano iniziò a girare diverse squadre senza però mai tornare ai livelli che lo hanno fatto eleggere Furação da Copa durante l'estate del 1970.

Gigi Riva, 07/11/44

Chi non conosce questo nome è pregato di tornare immediatamente sui libri di scuola. Rombo di Tuono è considerato uno dei più grandi calciatori del XX secolo, campione d'Europa nel 1968 e vicecampione del Mondo nel 1970 con la Nazionale azzurra. Bandiera, simbolo e finanche presidente del Cagliari. Un elemento talmente importante nella storia del Casteddu che pochi anni or sono la società decise di ritirare la maglia numero 11 in suo onore. Fantacalcisticamente sarebbe poi stato un top assoluto del ruolo, in dodici stagioni in Serie A mise a segno 156 reti, scendendo solamente quattro volte sotto le dieci marcature e laureandosi capocannoniere del campionato in ben tre occasioni (1966-67, 1968-69 e 1969-70), portando gli isolani a vincere lo Scudetto, l'unico della loro storia, proprio nella stagione 1969-70. 

Per chi crede che il calcio, come il buon vino, magari migliorerà invecchiando, ma che quelle passate siano sempre ottime annate. Per chi è vintage inside (e anche un pizzico nerd outside). Per chi al calcetto del giovedì "sai, io sono nato nel 1982, anno di Kakà Gilardino e Adriano, anno da bomber". Per i nostalgici compulsivi e per chi si è sempre chiesto, "Ok, De Gregori, La leva calcistica della classe '68...ma tutte le altre?". Ma anche per i più giovani con la cresta, i talent scout da videogiochi sempre aggiornatissimi. #LaClassenonèAcqua, è la rubrica targata Fantagazzetta che ripercorre più di mezzo secolo di storia del calcio, proponendovi le Top 11 per anno di nascita, dal 1940 al 2000.