E no, cara Dea Bendata: per quanto possa sembrare strano, dopo semifinale e finale di Euro 2020 decisa a nostro favore dal dischetto, siamo ancora in credito, con te.

Soprattutto se si parla di calci di rigore. Diciamoci la verità: quando al 120° di Inghilterra-Italia, ieri sera, Björn Kuipers ha decretato la fine dei supplementari e il ritorno sul dischetto dei nostri ragazzi, tutti abbiamo per alcuni minuti rivissuto degli incubi.

Dal rigore sopra la traversa di Baggio contro il Brasile, alle rincorse (e tiri) non proprio convenzionali di Pellé e Zaza contro la Germania, sino ad arrivare alla traversa, ancor oggi tremante, di Di Biagio contro la Francia. Ma anche ad eventi più lieti (e recenti): la freddezza con cui Jorginho ha "seccato" Unai Simon in semifinale era ancora vivida nelle nostre menti, lì dove però un angosciante pensiero, si annidava, e rinverdiva, di attimo in attimo: è difficile, se non impossibile, vincere due volte di fila ai rigori.

Giorgio Chiellini of Italy consoles Manuel Locatelli (R) who missed a penalty kick during the UEFA Euro 2020 Championship Semi-final match between Italy and Spain at Wembley Stadium on July 06, 2021 in London, England. (Photo by Claudio Villa/Getty Images)
Giorgio Chiellini of Italy consoles Manuel Locatelli (R) who missed a penalty kick during the UEFA Euro 2020 Championship Semi-final match between Italy and Spain at Wembley Stadium on July 06, 2021 in London, England. (Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Eh, già. Perché martedi sera c'era andata bene, benissimo. Avevamo dimostrato nervi saldi e tenuta psicologica già una volta. Ma quante altre volte era capitato in passato? Perché si dice che l'Italia sia maledetta, dal dischetto? 

I calci di rigore sono stati introdotti nei grandi tornei per Nazionali nel 1976: fu quello l'anno del famigerato rigore a cucchiaio di Panenka che sancì la vittoria della Cecoslovacchia sulla Germania Ovest.

4 anni dopo, sempre contro i cechi, tocca a noi: nella finale per il 3° posto di Euro 1980, finita 1-1 con gol di Graziani per noi, gli azzurri capìtolano solo al 18° rigore, dopo quello, sbagliato, da Collovati. Segna anche lo stesso Panenka, per i nostri avversari.

E' l'inizio di un ciclo azzurro davvero dolente, almeno dagli 11 metri.

10 anni dopo siamo di nuovo dal dischetto, a giocarci, in casa, la finale dei Mondiali 1990, contro l'Argentina di Maradona: segnano Baggio, Baresi e De Agostini, sbagliano Donadoni e Serena. Maradona segna il suo, e va a giocarsi la finale contro la Germania Ovest (che vincerà il torneo, appunto, con un rigore, ma di Brehme).

I dolori non sono finiti. Passano altri 4 anni, arriva USA '94, e con esso anche quella che, ancora oggi, è la sconfitta più dolorosa in assoluto, dagli 11 metri: a Pasadena il Brasile segna con Romario, Branco e Dunga, mentre Baresi, Baggio e Massaro vengono ipnotizzati da Taffarel.

E' qui che, nel Belpaese, inizia un vero e proprio psicodramma. Dopo tre occasioni, peraltro una più succulenta dell'altra, ancora non siamo riusciti a sfatare il nefasto mito degli 11 metri. E non ci riusciamo neanche ai Mondiali successivi, in Francia, nel '98. L'Italia del Ct Maldini, di suo figlio, ancora una volta di Baggio, ma anche di Vieri, Del Piero e Inzaghi, arriva di gran carriera sino ai quarti, dove incrocia i padroni di casa. Il Divin Codino realizza il più bel non gol della storia del calcio, dal dischetto si riscatta di quanto accadde al Rose Bowl, tirando (e segnando) per primo, ma non basta. Albertini e Di Biagio sbagliano, e regalano il passaggio del turno ai futuri campioni del Mondo.

3 Jul 1998: Luigi Di Biagio of Italy hangs his head in despair after missing the crucial penalty as Fabien Barthez of France celebrates with his team mates after the World Cup quarter-final match at the Stade de France in St Denis (getty)
3 Jul 1998: Luigi Di Biagio of Italy hangs his head in despair after missing the crucial penalty as Fabien Barthez of France celebrates with his team mates after the World Cup quarter-final match at the Stade de France in St Denis (getty)

Arrivano il Giubileo e gli Europei in Olanda e Belgio. E' il 2000, e per la 5a volta in 20 anni sono di nuovo i rigori a decidere il nostro futuro. In palio c'è ancora una volta una finale, e ancora una partita con la Francia all'orizzonte. Prima, però, dal dischetto ci sono i padroni di casa in orange da superare: e la paura, inevitabilmente, dopo ben 4 sconfitte di fila, vive e pulsa nei cuori degli azzurri deputati a calciare. L'incantesimo, però, lo spezzano lo sprezzante coraggio di Totti e del suo cucchiaio, e l'irresistibile tenacia di Toldo, capace di incantare tutti (soprattutto gli olandesi) nella partita più bella della sua intera carriera.

Ed arriviamo ai rigori certo più noti, e lieti, in assoluto, nella storia azzurra: Italia - Francia. Aggiungere parole rispetto a quanto tutti sappiamo, e ricordiamo del 9 luglio 2006 all'Olympiastadion di Berlino, sarebbe semplicemente inutile. Quel che è più interessante, semmai, è notare come quella rimane a tutt'oggi l'unica partita in cui segnammo tutti i primi 5 rigori, nella fattispecie con Pirlo, Materazzi, De Rossi, Del Piero e Grosso.

Passano due anni, e siamo nuovamente agli Europei. In Austria e Svizzera arriviamo da Campioni del Mondo in carica: fatichiamo nel girone, perdendo la partita inaugurale per 0-3 contro l'Olanda di van Nistelrooy, e agli ottavi becchiamo la Spagna che stava per iniziare un ciclo clamoroso, per gioco e per risultati. I ragazzi di Donadoni (con Chiellini, già in campo allora, al fianco di De Rossi, oggi assistente di Mancini) si difendono strenuamente, nonostante l'avversario sia il peggiore in assoluto. Finisce 0-0 dopo 120 minuti, ma dal dischetto proprio De Rossi e Di Natale tradiscono le attese. Vincono gli iberici per 4-2, che viaggeranno così spediti verso la vittoria finale.

Altro giro, altri Europei, altri rigori. I primi, contro l'Inghilterra: in campo c'è la lanciatissima Italia di Prandelli, Cassano e Balotelli, che agli ottavi di Kiev, il 24 giugno 2012, si incrociano appunto con i Leoni di Hodgson, che schierano, tra gli altri, gente come Rooney e Gerrard. Dinanzi a loro, però, c'è il maestro Andrea Pirlo, che rinverdisce i fasti dello scavetto dell'amico e compagno Totti di 12 anni prima, e annichilisce Joe Hart e una nazione intera. 

Che l'Italia agli Europei debba sempre e comunque decidere il suo cammino dal dischetto, ormai lo sappiamo. E' stato così, difatti, anche nel 2016: sfidiamo, in Francia, i campioni del Mondo uscenti della Germania, con la tenacia che contraddistingue la squadra di Conte. Dopo aver battuto, tra le altre, il Belgio e la Spagna, e aver pareggiato con un rigore (!) di Bonucci il vantaggio di Ozil, ci ritroviamo a dover fare i conti con Neuer. Non bastano la parata di Buffon su Muller e gli errori di Schweinsteiger e Ozil: oltre a Zaza e Pellé, sbagliano anche Bonucci e Darmian. E noi torniamo, ancora una volta, a casa.

E arriviamo quindi ai giorni nostri. Quelli di Donnarumma miglior giocatore in assoluto di Euro 2020, oltre che ancora imbattuto dal dischetto in carriera, di Jorginho glaciale e di Bonucci e Bernardeschi, implacabili sia in semifinale che in finale. Il conto, però, cara Dea bendata, ci vede ancora sotto: calcolando, come fatto finora, le sole partite azzurre giocate a Europei e Mondiali, finite ai calci di rigore, su 11 occasioni abbiamo trionfato in 5. Ne manca ancora una per pareggiare i conti, e poi, se la rotta si invertirà, potremo dire di essere in debito con la fortuna.

Fino a quel momento, continueremo a palpitare di passione, ogni qual volta che andremo a tirare dal dischetto. Un sol cuore, tinto d'azzurro. Che vive di speranze, ma anche di paura.

Più o meno giustificata che sia.

DATA COMPETIZIONE PARTITA ESITO
21.06.1980 Europei Italia-Cecoslovacchia P
03.07.1990 Mondiali Italia-Argentina P
17.07.1994 Mondiali Brasile-Italia P
03.07.1998 Mondiali Francia-Italia P
29.06.2000 Europei Olanda-Italia V
09.07.2006 Mondiali Italia-Francia V
22.06.2008 Europei Spagna-Italia P
24.06.2012 Europei Inghilterra-Italia V
02.07.2016 Europei Germania-Italia P
06.07.2021 Europei Italia-Spagna V
11.07.2021 Europei Inghilterra-Italia V