Nonostante tanti anni di onorata carriera fantacalcistica, è la prima volta che ci accingiamo a raccontare qualcosa della nostra esperienza; ne avremmo tante da raccontare, ma oggi vogliamo intrattenervi con un classico racconto di fantozziana memoria.

Il nostro viaggio nel malevolo, superstizioso e assuefacente mondo del fantacalcio è iniziato con le migliori speranze, qualche ottima intuizione e quel pizzico di fortuna che non guasta mai, tra i podi insperati conquistati grazie alla coppia Iago Falque-Bertolacci ai tempi del mitico Genoa a quelli più che meritati dovuti all'acquisto della coppia Dzeko-Belotti nell'anno d'oro dei 55 gol in due. Tante gioie, qualche frustrazione per i pochi cosiddetti "bidoni strapagati" ma la acquisita certezza di essere ottimi fantallenatori.

Certezza che non viene scossa neanche dal terzo posto rimediato all'ultima giornata, dopo un anno passato in testa alla classifica, nella stagione 2018-19; tant'è che pochi mesi dopo l'imprevisto tracollo delle nostre rosee speranze di vittoria ritorniamo più aggressivi che mai all'asta per il 2020 e ci portiamo a casa Ronaldo, Muriel, Kulusevski, Criscito, Theo Hernandez, il mitico Frank Ribery e molti altri. A marzo siamo giustamente primi con un discreto distacco di 15 punti dalla seconda e più di 20 dalla terza. E poi, il caos.

Il Covid esplode, il mondo si rivolta ed il campionato finisce momentaneamente nel dimenticatoio; l'assemblea della nostra lega decide a maggioranza di annullare il fantacalcio per l'anno in corso e così, da confidenti primi in classifica convinti di aver già la vittoria in tasca ci ritroviamo con un pugno di mosche in mano. Il Covid ha cambiato radicalmente il mondo in ogni suo aspetto e curiosamente ha cambiato brutalmente anche la nostra sorte fantacalcistica: da quel famigerato marzo 2020 la nuvoletta di Fantozzi ha decretato che noi, sì, proprio noi eravamo i prossimi destinatari della tragicomica scarogna del mitico ragioniere. Dzeko, Vlahovic, CR7, Veretout, Chiesa, Spinazzola, Nzola e compagnia cantante nell’anno successivo non bastano, incredibilmente, a portarci di nuovo in vetta: gli unici due gol di de Silvestri in campionato, i due gol di Joao Pedro al 94' o l’unico gol di Criscito sono solo alcune delle innumerevoli coincidenze che ci fanno sempre perdere di mezzo punto o fanno pareggiare il nostro avversario all'ultimo minuto. Io ed il mio illustre collega ci guardiamo ed in coro esce spontaneo un "porca puttena" alla Lino Banfi che si ripeterà tutta la stagione fino alla condanna al definitivo quarto posto rimediato all'ultima giornata. "Vabbè, anno sfigato" pensiamo, l'anno prossimo si ritorna alla normalità. Ah, poveri illusi che siamo.

Quest'anno abbiamo puntato alto: due fantacalci, due squadre e doppie bestemmie. Ci accaparriamo, tra gli altri, Gosens, Mkhitaryan, Pessina, Osimhen e Vlahovic a uno, mentre all'altro ci portiamo a casa Zappacosta, Pellegrini, Ibra, Morata e Muriel

"Porca puttena, almeno uno dei due deve andar bene" è il pensiero che svolazza fiducioso nelle nostre ingenue menti. Manco a dirlo, il giorno dopo aver fatto la seconda asta si rompe Muriel, seguito a ruota da Ibra dopo solo 20 minuti giocati. Ma non c’è tempo di piangersi addosso.

Prima giornata (terza di serie A): nonostante i molti gol, non riusciamo ad andare oltre il pareggio ad entrambe le leghe. Dai, partire con un pareggio ci può stare alla fine.

Seconda giornata: il sonoro 9-0 (grazie alle fasce gol ogni 4 punti di uno dei due fanta) rifilatoci da un lato ci fa riporre tutte le speranze sull'altra lega. Ovviamente, ci ritroviamo contro la doppietta di Dzeko ed i gol di Rebic ed Immobile, ma soprattutto la nostra vecchia bandiera Mimmo Criscito; ora, avendo tra le due squadre diversi della Fiorentina, tra cui il buon Dragowski in porta, guardiamo con molto interesse il Fiorentina-Genoa di giornata ed il solito "porca puttena" ritorna più veemente che mai quando dopo un rigore ben più che dubbio concesso al 94' ci ritroviamo gol subito di Criscito e Dragowski che da 7 passa a 5. La giornata prosegue e all'ultima partita, Udinese-Napoli, siamo a 68 punti e dobbiamo pregare San Gennaro in persona per un 10 pieno di Lozano per pareggiare i 3 gol del nostro avversario (fasce ogni 6 punti). Lozano segna, noi esultiamo come invasati e poi aspettiamo in trepidante attesa. Voto finale: 9.5.

Va bene, giornata estremamente sfigata, però ci può stare, dai.

Terza giornata: il primo gol in casa di Brahim Diaz e le fasce ogni 4 punti regalano un rocambolesco 3-3. Dall'altro lato, il rosso di Pellegrini ed una sfilza di 5 ci condannano a 67 punti ed un solo gol. Il nostro avversario può contare su Perisic, Maignan e Brahim Diaz (si, abbiamo preso gol da Diaz in entrambi i fanta) e viaggia per i due gol; tuttavia la defezione di Cuadrado fa entrare Augello, con il suo brillante 4.5 in pagella. La nostra speranza, riaccesasi dopo aver visto il voto live, si spegne subito, però, dopo due conti veloci: il nostro avversario, a cui manca il solo Augello, sta a 67.5. E così si perde, ancora, 72 a 67, con un bottino dopo tre giornate di 3 punti in 6 partite. Per ovvie ragioni non posso riportare le nostre considerazioni alla fine di questa terza giornata di lega, per cui mi limiterò a farne una estrema sintesi tramite il motto che siamo convinti ci accompagnerà per il resto dell'anno: porca puttena.

P.S.: Non potevo non menzionare il fatto che i sottoscritti possono vantarsi di aver subito contro gli unici due gol in carriera in serie A di Luis Felipe. Così, per dire.

Nicola - Le mie Leghe Fantacalcio 1 & 2