Salve a tutti, mi chiamo Alessandro, ho passato gli anta e inaspettatamente alla mia seconda partecipazione al Fantacalcio ho vinto con la mia Longobarda fc un campionato tremendamente difficile, soprattutto alla fine.

Dopo il quinto posto dell’anno scorso, grazie ai miei amici della Lega ho imparato tante cose, e ho cercato di metterle in pratica seguendone l’esempio, perché loro ci giocano da anni e sono veramente preparati. In particolare da due di loro, che hanno rispettivamente la squadra Ceramicola e Traumi alla spina ho appreso veramente molto sul mercato, su come schierare le formazioni e sull’uso dell’app.

E così, partendo con l’unica ambizione di fare semplicemente un campionato migliore di quello precedente, già a metà del cammino mi sono trovato in testa alla classifica, e a sole tre giornate dalla fine avevo ben 7 punti sulla seconda squadra, che era proprio Ceramicola. La fortuna mi aveva assistito facendomi vincere alcune partite in bilico con episodi particolari, tipo Consigli che mi entra dalla panchina e para il rigore a Muriel.

Alla terzultima giornata la buona sorte, che va e viene, comincia ad allontanarsi: pareggio 3 a 3 in casa contro il Pirlicchio Team, che aveva una formazione recuperata dal sistema (più pericolosa di quando il mio amico sbadato la inserisce), mentre alla penultima perdo 3-1 dalla Ferrata (risultato che mi fa pure perdere la semifinale di coppa), e mi ritrovo all’ultima giornata lo scontro diretto in casa con la seconda in classifica, la Ceramicola, che nel frattempo aveva macinato vittorie roboanti rosicchiandomi ben 5 punti.

Che fare? Ceramicola ha una squadra tremenda, con Immobile, Muriel e Osimhen in attacco, Malinovski e Zielinski a centrocampo, e soprattutto Gosens e Hakimi in difesa! Io ho fuori Kucka, che sta male, non posso più contare sui portieri della Roma, mi resta solo Consigli. Decido di non rischiare troppo, non osando mettere a centrocampo né McKennie né Verdi, ma puntando sul buon Freuler e sul giovane Pobega, oltre agli inamovibili Chiesa e De Paul. In difesa schiero De Vrij, Mancini e Kjaer, rinunciando alla tentazione Glik, che quel giorno giocava in casa col Crotone (col senno di poi ho fatto benissimo) .

La sorte inizialmente mi grazia tenendo fuori al mio avversario Muriel (acciaccato), ma ecco che gli atalantini colpiscono: Gosens gol, Malinovski gol e assist. E io vado sotto un treno. Ma di nuovo la fortuna sembra aiutarmi, perché l’avversario ha messo Gollini in porta anziché Dragowski, e Gollini prende 3 gol dal Genoa. Lukaku fa un gol, poi un secondo: ma no, il secondo è autorete. Solo un gol, dunque, su rigore. Immobile, giocatore dell’avversario, perde il derby e gioca male, e prende 5.

Adesso mi restano i miei bomber Vlahovic ed Insigne, che giocano nella stessa partita: Fiorentina-Napoli. Nella stessa partita Ceramicola ha Zielinski ed Osimhen, non certo due giocatori qualsiasi, e fortunatamente per me ha lasciato Dragowski in panca. In Fiorentina-Napoli succede di tutto: il mio Insigne calcia un rigore, che viene parato dal suo Dragowski (che però fa panca e non può entrare), anche se il capitano del Napoli sulla ribattuta fa gol, e da un’iniziale 2 finisce per prendere 7. Il suo Zielinski fa gol, ma poi il gol non gli viene attribuito, perché è un autogol di un giocatore della Fiorentina. Il mio Vlahovic e il suo Osimhen non segnano.

Mi resta De Paul: gioca con la Samp, mi aspetto qualcosa di buono, e invece niente di che: uno squallido 6. Prima anche Chiesa mi aveva deluso, prendendo lo stesso voto. Poi c’è Consigli: gioca in casa col Parma e confido in un cleanshheet da 6, ma invece mi prende un gol. Spero allora che mi pari un rigore, ma niente : però alla fine miracolosamente prende 6 lo stesso, nonostante il gol subito. E per me questo 6 al portiere è fondamentale. La sfida si chiude con Milan-Cagliari: io ho Kjaer, lui ha Saelemaekers. Sono terrorizzato da Saelemaekers, vivo due ore di attesa orrende, ma alla fine Saelemaekers prende 5.5 e Kjaer 6.

E allora? C’è l’ho fatta a pareggiare? Probabilmente no. Forse si. Sono troppo stressato. Non riesco a fare i conti. Guardo sul tablet di notte: mi sembra di aver pareggiato, ma non sono sicuro. Forse l’ho solo sognato e ho perso. Vabbe’, in fondo so che il mio avversario in questo periodo è un po’ più forte. Ci può stare. Lui è un maestro per me. Va bene così. Anche il secondo posto va più che bene, se penso a come ero partito. Ormai mi sono rassegnato e non ci penso più.

E invece due giorni dopo scopro che non mi ero sbagliato, avevo veramente pareggiato quel crudele scontro diretto all’ultima giornata, 2-2 (74.5 a 72)! Come era stato possibile? Non ci credevo!

Allora era fatta? Macché. C’era ancora una partita da recuperare con i Traumi alla Spina il giorno dopo, a causa del rinvio di Lazio-Torino. In quella partita tutti i miei giocatori avevano giocato, facendomi fare 79 punti, ossia 3 gol. Il mio avversario stava a 57.5, ma gli dovevano giocare due giocatori del Toro, Sanabria e Mandragora. Io un po’ di strizza ce l’avevo,  temevo scherzi della sorte, anche se il margine era grosso e per farmi superare da Ceramicola avrei dovuto perdere, mentre probabilmente il pareggio sarebbe bastato, perché avevo più millesimi di lui. Tant’è che il buon Ceramicola, che oltre  essere un mio vecchio amico è anche l’amministratore della nostra lega, mi aveva già dichiarato vincitore. Io, temendo la gufata, gli avevo risposto trapattonianamente “non dico gatto se non ce l’ho nel sacco”, anche perché lui nella sua squadra aveva Immobile, che magari con i suoi gol lo avrebbe portato a scavalcarmi nei millesimi: lui la partita la aveva già vinta, in quanto il suo avversario Pirlicchio aveva già fatto scendere in campo tutti i giocatori e stava sotto.

Insomma, nella tensione di conservare il primato mi si presentavano alla mente vari scenari apocalittici: partita che finisce 6 a 5 per la Lazio, con Sanabria e Mandragora che fanno una doppietta, Immobile che fa una tripletta… E non finisce qui, perché in tutto questo ho dimenticato di dirvi che io sono pure tifoso del Toro, che in quella gara si giocava la salvezza dopo le debacle con Milan e Spezia.

Come dovevo tifare? Speravo in un pareggio o in una vittoria del Toro, possibilmente senza bonus per i miei adorati Sanabria e Mandragora. Ma stavo impazzendo… mi sono reso conto di quali meccanismi possano scattare nella mente umana quando bisogna difendere un qualche primato, anche in un gioco quale è il fantacalcio. Psicologicamente forse è meglio inseguire che essere inseguiti.

Allora ho spento tutto, ho detto varie preghiere e mi sono messo a vedere un film. Alle 22.25 mi è arrivato un messaggio di un amico che mi diceva che il Toro era salvo. A quel punto mi sono fatto coraggio, ho cercato sul cellulare il risultato di Lazio-Torino: 0-0. Eravamo salvi io e il Toro. O, meglio, il Toro era salvo e io avevo vinto il campionato. Ed è stata doppia festa.

Adesso, ripensandoci a mente fredda, guardo con una certa perplessità la paura di non vincere che ho avuto alla fine, e mi rendo conto di essere stato un po’ folle, ma sentivo che, se non avessi vinto ora, forse non avrei vinto mai più. Quindi, adesso che ho raggiunto almeno per una volta questo importante obiettivo, spero di continuare a giocare più sereno, e soprattutto di non trovarmi più a dover difendere un primato con uno scontro diretto all’ultima giornata!

Alessandro - La mia Lega Fantacalcio