Siamo a Cavallino-Treporti, piccola area turistica in provincia di Venezia. La nostra lega a 8, la Vianello Campingship, è giunta alla 5a edizione. In questi anni ne abbiamo viste di tutti i colori, da vittorie improbabili da parte di squadre che non giocherebbero neanche in Terza Categoria ad aste falsate per motivi del tipo "scusate ragazzi non vengo devo andare alla morosa". 

Quest'anno sono il campione in carica, l'aver puntato su Immobile l'anno scorso ha dato i suoi frutti e mi presento all'asta pronto a difendere il mio titolo. Riesco a formare inizialmente una buona squadra, con Gollini e Szczesny a difendere la porta, Hernandez e Cuadrado come perni difensivi e Luis Alberto e De Paul a centrocampo (affiancati dai riconfermatissimi Jankto e Kucka). In attacco invece, complici i pochi crediti rimasti, non riesco ad acquistare nessuno tra i vari Ronaldo, Lukaku o Immobile, puntando sul tandem cagliaritano Joao Pedro-Simeone, sul solito Muriel e scommettendo su Simy. Un acquisto per il quale vengo fortemente deriso e criticato è quello di Danilo, accompagnato da frasi del tipo "non ci sta neanche tra i panchinari" oppure "prenderà un bonus quando vedrai gli asini volare".

Dopo un inizio di stagione tra alti e bassi (più bassi che alti) arriviamo alla 17a giornata. Mi ritrovo in 3a posizione ed affronto i temibili Rooney Tunes, secondi a +3 nonostante l'assenza di Osimhen e Mertens per un buon numero di partite. Già dal venerdì sera inizio a complimentarmi per la vittoria con il mio avversario. I Rooney Tunes infatti si ritrovano in seconda posizione grazie ad una fortuna pazzesca, che li porta ad avere il minor numero di gol subiti della competizione e ad essere riusciti a vincere partite incredibili per 66 a 65,5 subendo costantemente gli insulti e le lamentele da parte del resto del gruppo. 

Dopo le partite del sabato si ritrova già in vantaggio con i gol dei suoi Toloi e Kessie, contro il mio di Muriel. Tutto nella normalità.

Arriva la domenica: dopo l'assist del suo Mkhitaryan in Roma-Inter e la rete clamorosa di Lasagna, sicuro della sconfitta, decido di utilizzare l'ultimo asso della manica: la tecnica del pianto, appresa dal sommo maestro Valentino. Inizio perciò a lamentarmi e a piangere nel gruppo riguardo alla sfortuna che mi perseguita e al fatto che ogni domenica debba sempre subire gol o da nomi improbabili o in modi assurdi (vedi gol di Lasagna). La tecnica del pianto porta i suoi frutti: rete di Luis Alberto nel secondo tempo di Parma-Lazio, rigore sbagliato da Joao Pedro lasciato in panchinafa e gol e assist del criticatissimo Danilo Luiz da Silva nel posticipo domenicale (unico mio giocatore della Juventus tra i titolari), portandomi così a pari merito.
Lunedì sera è storia: assist di Jankto, il suo Quagliarella sv e vittoria 78,5 a 71 con aggancio al secondo posto in classifica. Chapeau.

Concludo facendo comunque già i complimenti ad Ale e Pippo della Trappist Monks United per la vittoria di questo fantacalcio. Primi a +9, complimenti, avete già vinto

Marco - La mia lega Fantacalcio