Vi racconto quello che è un risultato cui tuttora stento a crederci!

Da pochi giorni mi sto fregiando del quarto titolo nel campionato aziendale, vinto non solo consecutivamente ma pure dalla mia prima partecipazione... ma andiamo per passi.

È la tarda estate del 2017 quando alcuni colleghi mi invitano ad unirmi alla fantalega aziendale, inaugurata tre stagioni prima. Ero titubante, memore dei tempi universitari quando, c'era ancora un certo Roberto Baggio in giro, mi ero fatto prendere così tanto dal gioco che passavo le domeniche attaccato alla radiolina. Alla fine capitolai ma con la ferma intenzione di non lasciarmi coinvolgere troppo e già il nome della mia squadra lo intendeva denotare: 1A.

Consultando le liste dei giocatori mi resi conto che conoscevo solo quelli più famosi o della mia squadra del cuore, l'Udinese. Armato allora delle ultime classifiche cannonieri scelsi Icardi e Insigne oltre a tanti sconosciuti di buone speranze fra i quali, con somma fortuna, Barak e Alisson. L'inizio della stagione non fu esaltante, prima vittoria solo alla quinta giornata e a dicembre ero intruppato a mezza strada tra le 14 partecipanti, quando due mesi di frequenti vittorie, quasi tutte con pochi punti di scarto, mi permisero di arrivare in testa, terminando con due punti di vantaggio sulla seconda. Grazie alla dea bendata la prima annata era stata positiva!

La stagione successiva, ormai con maggiore esperienza ed affinati i metodi, scommisi su un giocatore sconosciuto ma che aveva appena segnato 4 reti in coppa Italia: Piatek! Trainato dalle sue reti, mi trovai subito in testa, mantenendo un costante vantaggio sulle 15 inseguitrici. Però un mercato invernale confuso (il mio Higuain era stato sostituito al Milan proprio dal pistolero Piatek) e un Icardi bizzoso all'Inter permisero ad un'arrembante inseguitrice di avvicinarmi e in primavera pure raggiungermi. Per mia fortuna immediatamente dopo cadde in crisi di risultati, facendomi vincere con tranquillo margine per il secondo anno.

Nell'estate seguente, eletto intanto co-amministratore della lega, cresciuta a 20 partecipanti, con metodi sicuri e ipercollaudati procedetti a costruire quella che ritenevo la squadra perfetta. Con non poca sorpresa, qualche giorno dopo, scoprii che un collega aveva costruito una squadra potenzialmente ulteriormente perfetta! Non mi sbagliavo: alla fine del girone di andata era in testa al torneo mentre io inseguivo qualche posizione indietro. Almeno avevo limitato i danni e potevo ancora sperare in un recupero sfruttando il calciomercato invernale: scelte le mosse perfette per rinforzare la mia squadra, rimasi in attesa di quelle dell'avversario. Come auspicavo, furono mosse "normali": nessun salto di qualità! Il girone di ritorno fu un testa a testa con frequenti sorpassi e controsorpassi, fino alla sfida diretta, a tre giornate dal termine, in piena estate a causa del post-lockdown, quando fummo protagonisti di una sfida tanto attesa quanto sottotono: la spuntai per 1-0 grazie ad un assist di Verdi, deludentissimo fin a quel momento. Vinsi il campionato e già ad agosto la supercoppa, alla fine feci triplete con la coppa di lega: annata sensazionale!

E arriviamo così alla quarta stagione, quella attuale. Preoccupato, da organizzatore, per il possibile scoramento da parte dei colleghi, fortunatamente mi sbaglio e saliamo a 24 partecipanti! Costruita la nuova rosa, equilibrata e robusta in ogni reparto (da Ronaldo e Lukaku fino a Donnarumma), a settembre perdo la supercoppa ma a gennaio concludo in testa la prima fase, qualificandomi al campionato vero e proprio per le migliori: la "DA Champions League". Al mercato invernale riesco a procurarmi giocatori del calibro di Mkhitaryan, Hakimi, Pasalic e Spinazzola. Ma la mossa decisiva, al tempo, mi sembra il sacrificio di Muriel per avere Immobile, ragionando che l'atalantino è sì bravo ma altalenante mentre il laziale è più regolare. In effetti il pensiero era corretto: nei due mesi successivi Muriel avrebbe segnato "quasi" sempre mentre Immobile "regolarmente" mai. E non è la sola sfortuna di quel periodo, tutti gli acquisti sembrano colpiti da una maledizione: Pasalic in panca, Spinazzola e Cuadrado infortunati, Hakimi sottotono, Mkhitaryan improvvisamente spentosi. Oltre a tantissimi goal rimasti in panchina (tutti quelli di Stryger Larsen, Ounas e Llorente, per dire) e Lukaku che incappa in giornate no regolarmente nelle sole giornate in cui avrebbe fatto la differenza. Fatto sta che a due terzi di torneo mi trovo infangato a metà classifica con un bilancio equamente diviso: 4 vittorie, 4 pari e 4 sconfitte, -9 dalla capolista, pur avendo la migliore media punti del torneo. Con le speranze di ripropormi ormai tristemente riposte in un cassetto, improvvisamente, uno alla volta, i vari top che avevo acquistato iniziano a dar segni di risveglio: prima Hakimi, poi Immobile e alla fine pure Mkhitaryan. Riesco a raggiungere la squadra in testa alla terzultima giornata, giungendo poi appaiati all'ultimo turno. Ci arrivo fiducioso avendo il vantaggio della migliore media punti ma il sabato inizio a temere di non farcela quando, già con mezza difesa infortunata e Luis Alberto squalificato, arrivano le notizie di Immobile febbricitante e Ronaldo stanco, entrambi out! Per fortuna Muriel, ora schierato dal mio avversario di giornata, non tradisce la vecchia collaborazione e mi bastano un paio di assist e il goal di santosubito Mkhitaryan per superare anche l'ultimo ostacolo fra me e il quarto trionfo!

E ora, ne ho abbastanza? Intanto mi riposerò e alla prossima stagione, come sempre, cercherò la squadra perfetta.. per poi scoprire cosa succede!

E voi, ci sono altri che hanno fatto poker o anche meglio di me?

Enrico - La mia Lega Fantacalcio