Gioco al fantacalcio dagli anni novanta, ovvero, pressappoco, da quando è nato questo (come direbbero gli inglesi) terrific game, ma non ho mai avuto molta fortuna. Anzi, se esaminiamo con obiettività la storia delle mie partecipazioni in questo lungo lasso di tempo, si potrebbe dire che tutte le mie squadre hanno dimostrato una costante e pervicace - se non perversa - affezione al calcio del maestro Zeman: tanti gol fatti, ma altrettanti (o di più) subiti. Il che, per gli addetti ai lavori, significa avere calendari sistematicamente sfavorevoli. Ad esempio, limitando il discorso a quest'ultima stagione ancora in corso, la mia squadra è prima per reti fatte, ma anche prim(issim)a per quelle prese, ragione per cui mi trovo a vivacchiare a metà classifica, senza più ormai realistiche speranze di raggiungere il podio.

E si badi, a nulla vale lamentarsi dopo ogni sconfitta (e neppure farlo in via preventiva) perchè purtroppo, almeno nel mio caso, piangere al fantacalcio non mi ha aiutato a vincere.

Quando le cose vanno (regolarmente) così, hai voglia a pensare che si tratta solo di un hobby... per ciascun (vero) fantallenatore il turno di campionato della Serie A, da momento di svago, si trasforma in fonte di frustrazione e occasione per imprecare contro l'avversario (colpevole di essere baciato dalla fortuna). A questo punto avete due possibilità: o riuscite a smettere (un mio amico, ad esempio, lo ha fatto ed ha così risolto i suoi problemi di umore); oppure - se, come me, siete troppo addicted - non vi resta che lavorare sul vostro subconscio fino a giungere ad accettare serenamente le regole del gioco.

Il primo e più importante step di questo percorso interiore è capire che il fantacalcio - che è e resta soltanto un gioco - rispecchia in realtà la vita reale. Come nella vita,i meriti (purtroppo) non contano, o, almeno, non sono sufficienti. Potete anche aver fatto l'asta perfetta, riuscendo abilmente ad accaparrarvi i migliori giocatori ruolo per ruolo; e potete studiare ogni volta la migliore formazione da schierare, analizzando lo stato di forma di ogni singolo calciatore e la difficoltà della partita che lo attende, perfino informandovi se la sera prima Immobile ha litigato con la moglie o se Lautaro ha mangiato pesante... Non importa. Ci sarà sempre chi - pur avendo allestito, in difetto di qualsiasi competenza calcistica, una squadra sconclusionata, e senza neppure dare la formazione - produrrà (SOLO in quella giornata che gioca contro di voi, salvo tornare a totalizzare zero negli scontri successivi coi vostri avversari) una valanga di bonus e di punti. Magari perchè, come successo contro il sottoscritto, gli sono entrati dalla panchina Faraoni e Bremer che l'hanno piazzata (e ovviamente nella vostra lega si gioca col modificatore della difesa).

In secondo luogo, il fantacalcio ci insegna (udite cosa arrivo a dire!) che a questo mondo sono troppi (la parte maggiore) i fattori che sfuggono al nostro controllo. Uno si svena per comprare Ronaldo e Lukaku e poi un infortunio o il COVID li rendono entrambi inutilizzabili. Oppure il vostro portiere, solitamente affidabile, devia in rete con la schiena la palla dopo che quest'ultima aveva colpito la traversa, autoinfliggendosi un bel -4 (tra autogol e gol subito)...

Quindi, concludendo: vivete e giocate facendo sempre del vostro meglio, ma non prendetevela (almeno) per il fantacalcio.

La mia Lega Fantacalcio