Che ci fosse Sarri, Ancelotti o Gattuso sulla panchina del Napoli, lo spagnolo è rimasto e si conferma un caposaldo dello scacchiere azzurro. Dal campionato 2015/2016 a oggi ha saltato soltanto 8 partite su 178 (38 per quattro + 26 del torneo in corso) e già dal 2013, anno del suo approdo in Italia, era un mostro di continuità. Né i cambi di modulo, né tanto meno una concorrenza sempre più folta (specie in questa stagione): nulla lo ha scalfito, permettendogli così di ergersi a beniamino e amuleto dei fantallenatori.
Le recentissime tre gare non disputate per infortunio, con Padelli al suo posto, gli hanno fatto perdere la vetta. In totale, dunque, dal 2015 il portiere sloveno dell'Inter (che comunque rispetto agli altri "rivali" sul podio ha una gara da recuperare, contro la Sampdoria) non è stato in campo in 6 partite su un totale di 177. Una miseria, per uno dei top assoluti del Fantacalcio non solo per minutaggio complessivo ma anche (e soprattutto) per l'alta media-voto e i numerosi clean sheet collezionati.
Il Leone della difesa, per il Sassuolo, per la Lazio e anche per il Fantacalcio. Pensate: appena 5 partite non disputate su 178, di cui tre negli ultimi quattro anni. Semplicemente pazzesco. Ed è un dato che assume ancor più importanza se pensiamo al valore del singolo (molto difficilmente sotto la sufficienza) e al suo apporto anche in termini di bonus (16 gol tra neroverdi e biancocelesti). Insomma, l'emblema dell'affidabilità. Il tassello da avere a tutti i costi nella propria difesa. Quello che non ti tradisce nei momenti di difficoltà e che può farti fare la differenza. Che sia col modificatore di difesa o con quel +3 di tanto in tanto messo a referto.