Da top assoluto a delusione troppo cocente per essere vera, il tutto nel giro di qualche settimana? Possibile, soprattutto al fantacalcio. E' la parabola discendente che stanno vivendo Fabio Quagliarella e, più in generale, la gran parte dei giocatori della Sampdoria. Lo 0-5 patito due giorni fa contro l'Inter è stata un'altra prova a sostegno di una tesi che adesso spaventa eccome i fantallenatori dell'attaccante partenopeo: con una classifica che parla da sola (44 punti come l'Atalanta, a meno sei dal lanciatissimo Milan che occupa al momento l'ultima posizione valida per l'Europa), il rischio concreto è che i blucerchiati si facciano travolgere da una sindrome pericolosissima, quella che svuota mentalmente squadra e ambiente perché si percepisce la sensazione di non poter più lottare per nessun traguardo. Dopo un campionato sicuramente al di sopra delle righe per gli uomini di Giampaolo, a nove giornate dalla fine più di qualcuno potrebbe dunque aver già tirato i remi in barca. Con inevitabili, palesi e consistenti conseguenze anche in ottica fantacalcistica.


Il recente trend di Quagliarella, in effetti, non lascia affatto dormire sonni tranquilli. Il centravanti della Samp, nelle ultime sette giornate (e non otto, visto che la trasferta di Bergamo, rinviata per la morte di Astori, sarà recuperata il prossimo 3 aprile), è riuscito a trovare la rete soltanto una volta (tra l'altro, unico bonus messo a referto), su rigore all'85' nel 2-0 al Verona dello scorso 11 febbraio. Da allora, buio pesto. Anzi, persino da un paio di turni prima. Ha saltato la 24^ (vittoria a Roma per 1-0, gol di Zapata) per un fastidio muscolare, poi contro Torino e Milan ha ottenuto due 5.5. Il 6.5 nel 2-1 rifilato all'Udinese sarebbe dovuto essere un punto di ripartenza e invece non è stato così. L'allarme rosso è scattato proprio dopo le ultime due prestazioni, due 5 secchi in pagella al cospetto di Crotone e, appunto, Inter. Non a caso, due pesanti KO in cui i blucerchiati hanno realizzato solo una rete (Zapata) e ne hanno incassate ben nove. 

Sia chiaro: il campionato di Quagliarella, comunque andrà a finire, resterà strepitoso. A 35 anni ha disputato una delle sue migliori stagioni in carriera, con la bellezza di 17 centri (gli stessi collezionati nel 2004 in C1 col Chieti, a -4 dal record personale di 21 a Udine nel 2009, quando ne fece otto anche in Coppa Uefa). Nelle prime 21, la bellezza di 16 marcature e 5 assist (oltre a 3 ampiamente perdonabili ammonizioni): la sua attuale strepitosa fanta-media dell'8.39 è merito principalmente di una prima metà abbondante di torneo da far perdere la testa. Tuttavia, le prossime dieci gare (nove, per chi ha utilizzato il 6 politico lo scorso 4 marzo) potrebbero almeno in parte macchiare quanto di notevole fatto finora. La Samp giocherà in trasferta con Chievo, Atalanta, Juventus, Lazio, Sassuolo e Spal, ospitando Genoa, Bologna, Cagliari e Napoli. Incontri dal coefficiente di difficoltà molto variabile. A conti fatti, la (smarrita?) vena realizzativa di Quagliarella potrebbe concretamente incidere sulla lotta Scudetto e su quella per non retrocedere, ma anche sulle sorti delle fantaleghe di tutta Italia: toccherà a lui ritrovarla per chiudere il campionato nel migliore dei modi. Magari raggiungendo (e superando) la fatidica quota 20 in classifica marcatori.