Con la tripletta contro il Milan, Mauro Icardi ha ritrovato il gol dopo un periodo di astinenza che iniziava a preoccupare i tifosi nerazzurri e coloro che hanno investito buona parte del loro budget per accaparrarsi il rosarino in sede d’asta. L'astinenza, oltre alle preoccupazioni di cui sopra, aveva riportato i suoi detrattori a storcere il naso e alzare un polverone in merito alla reale efficacia di Icardi contro le grandi squadre, relegandolo all’essere un bomber adatto alle gare contro le compagini di seconda/terza fascia. Non è così, e non per la tripletta al Milan, ma sono i numeri a raccontarlo e a renderlo chiaro.

+

Partiamo da quello più semplice di tutti: Icardi ha realizzato 90 gol in Serie A in sei stagioni (15 di media a campionato), 0.55 gol di media a partita, 0.64 reti ogni 90’ minuti in cui è stato impiegato. Giusto per fare un esempio, Gonzalo Higuain ha una media di 0.75 gol ogni 90’, 0.65 reti ogni presenza in Serie A, e stiamo parlando di un centravanti da anni riconosciuto come uno dei migliori al mondo, arrivato al Napoli prima e alla Juventus poi nel momento migliore della sua carriera. Da tenere presente, peraltro, che nei dati di Icardi subentrano quelli collezionati con la Sampdoria (10 gol in 31 partite al suo primo anno in Italia, ndr). La domanda, dunque, appare lecita: come differirebbero le statistiche considerando esclusivamente la sua esperienza in nerazzurro?

SQUADRE ATTUALMENTE IN SERIE AGOL FATTIDOPPIETTETRIPLETTEGOL SU RIGORE
FIORENTINA9211
JUVENTUS4000
ATALANTA4011
BOLOGNA4101
LAZIO4100
MILAN4011
ROMA4100

Icardi ha totalizzato (+9 di domenica incluso) la bellezza di 80 reti per l’Inter in 133 presenze: 0.60 gol a partita, 0.68 reti ogni 90’ disputati in Serie A (questa media si alza ad un irreale 0.79 gol per 90 minuti di impiego se si esclude la prima travagliata stagione a Milano). Se questo già non bastasse a fugare i dubbi sulla vena realizzativa del capitano nerazzurro, c’è un altro dato, ben più chiaro, circa la sua capacità di segnare contro chiunque e in qualunque modo: solo il Benevento delle attuali 20 squadre in Serie A si è salvato dalla furia di Icardi, le altre 19 hanno tutte dovuto subire, almeno una volta, l’ira dell’argentino. Chi ne ha subito maggiormente gli effetti è la Fiorentina (come si può notare dalla tabella sovraesposta): 9 gol con due doppiette e una tripletta al passivo; a “salvarsi” c’è la SPAL che ne ha subito soltanto uno su rigore. 

Icardi ha realizzato 9 reti in questa Serie A (Getty Images)

+

Si diceva della varietà delle realizzazioni di Icardi. Sono 39 le reti su azione siglate con il piede destro, meno della metà, le altre 41 sono suddivise quasi egualmente in altre tipologie: 16 di sinistro, 12 di testa e 12 su rigore (al conteggio va aggiunto un gol alla Juve realizzato con il petto). Insomma, se qualche dubbio può permanere sul lavoro lontano dalla porta dell’argentino - che comunque sta migliorando di partita in partita - sotto porta non si può muovere alcun tipo di dubbio su di lui: si tratta di un vero e proprio rapace dell’area di rigore, già paragonabile, nonostante i suoi soli 24 anni, ai gotha del calcio europeo. 

+

In questo inizio di stagione, infatti, Icardi vanta una media di gol ogni 90’ di 1.13 (praticamente con lui in campo l’Inter parte dall’1-0 stando al dato sovraesposto), fra i top europei a fare meglio nel proprio campionato ci sono Agüero, Lewandowski (entrambi con 1.16 gol ogni 90 minuti) e l’inavvicinabile Leo Messi con 1.37. Molti degli altri top attaccanti in Europa presi in analisi non si avvicinano alla media dell’argentino: Cavani supera il gol ogni 90 minuti, ma resta lontano da Icardi, idem dicasi per Dzeko (rispettivamente 1.07 e 1.03); Harry Kane si ferma ad una media di 0.76, mentre Lukaku arriva ad una media di 0.87. Lontani anche Mertens, con una dato che si attesta a 0.99 e Neymar che totalizza 0.86 gol ogni 90 giri di orologio. 

Certamente Icardi potrà migliorare ancora tanto vista la sua giovane età rapportata al ruolo, altrettanto sicuramente non potrà mantenere queste medie per l’intera stagione né per l’intera carriera, ma intanto i tifosi nerazzurri e chi ha puntato tutto su di lui per la propria fanta-rosa possono coccolarsi colui che sarà il centravanti titolare dell’Argentina nel prossimo futuro e uno dei centravanti più prolifici del calcio europeo.