Come abbiamo avuto modo di riportare nelle primissime ore della mattinata, nella notte Juventus e Manchester United hanno trovato l'accordo per il passaggio di Paul Pogba alla società inglese: un ritorno a casa per il centrocampista francese che avviene sulla base di 105 milioni di euro (più 5 di eventuale bonus) di cui "solamente" 72.6, come comunicato dalla società bianconera ("Tale operazione genera un effetto economico positivo di circa € 72,6 milioni", n.d.r.), da registrare come "effetto economico positivo al netto del contributo di solidarietà e degli oneri accessori". I 32.4 milioni di euro che dunque separano l'utile dall'incassato da cosa sono rappresentati? Cosa si intende per "contributo di solidarietà" ed "oneri accessori"?
Proviamo a spiegarlo brevemente partendo dalla prima voce. Ogni trasferimento internazionale, cioè il passaggio di un giocatore da una società di una federazione ad altra di federazione differente, fa scattare un contributo di formazione calcistica per le squadre nelle quali l'atleta in questione ha giocato nell'arco di età che va dai 12 ai 23 anni. Più precisamente, la prima stagione da prendere in considerazione è quella nella quale il calciatore compie 12 anni. Tale contributo è al massimo pari al 5% suddiviso proporzionalmente: 0.25% per le prime quattro stagioni, 0.5% nelle successive otto.
Nel caso specifico di Pogba, nato nel marzo 1993, la prima stagione da considerare è la 2004/2005, l'ultima la 2011/2012, poi l'arrivo alla Juve. Le società che dunque hanno diritto al contributo di solidarietà sono Roissy-en-Brie (0.25% per il 2004/2005 e 0.25% per il 2005/2006: ), Toircy (0.25% per il 2006/2007), Le Havre (0.25% 2007/2008 e 0.5% per il 2008/2009) e Manchester United (0.5% per il 2009/2010, 0.5% per il 2010/2011, 0.5% per il 2011/2012): totale dovuto pari a circa 3.15 milioni di euro.
Prima di passare agli "oneri accessori" va fatta una considerazione sull'ammortamento residuo che rientra nel calcolo dell'utile indicato dalla Juve pari a 72.6 milioni. Pogba è arrivato a Torino, come detto, nell'estate 2012 a parametro zero, ma a bilancio risulta una voce di commissione all'agente, Mino Raiola, di 1.635 milioni di euro, scadenza contrattuale 2017. Nel 2014 la Juve ha comunicato il rinnovo del contratto sino al 2019 riconoscendo un'ulteriore commissione a Raiola, anche questa scritta a bilancio, di 4.53 milioni. Infine ulteriore commissione da 2 milioni di euro sempre a Raiola nell'estate 2015 per premio di permanenza del giocatore. Fatti i dovuti calcoli, al 30 giugno 2016 l'ammortamento residuo del cartellino del centrocampista francese era pari a circa 4.7526 milioni di euro.
Considerando i 3.15 milioni di "contributo di solidarietà" e i 4.7526 di ammortamento residuo, si arriva ad una cifra di circa 8 milioni da sottrarre ai 105 milioni di incasso: risultato 97 milioni. Sono dunque 24.4 (97-72.6) i milioni di euro da registrare alla voce "oneri accessori" (ed in totale sono circa 77 i milioni realmente incassati dalla Juventus dal pagamento dello United sottraendo al totale anche i 3.1 del "contributo di solidarietà"): in cosa consistono?
In mattinata si era sparsa la voce secondo la quale tale voce era relativa alla tassazione che la Juve avrebbe dovuto versare per tale operazione, ma basta consultare il comunicato dei bianconeri per rendersi conto che non è di questa che si tratta: paragonando quanto reso noto oggi con quanto pubblicato sul sito ufficiale ai tempi della cessione di Vidal, si capisce che non viene considerata la tassazione (che viene imposta su qualunque plusvalenza, ma che non è oggetto dei comunicati di Corso Galileo Ferraris). Questo il comunicato Vidal (ceduto a 37 milioni di euro): "Tale operazione genera un effetto economico positivo di circa 31.7 milioni di euro". Vidal fu acquistato nel 2011 a 12.5 firmando un contratto di cinque anni, rinnovò nel 2013 sino al 2017, ammortamento residuo 5.3.
Spiegazione necessaria per far capire che la natura degli "oneri accessori" è da ricercare in altro: stiamo parlando molto probabilmente della commissione riconosciuta all'agente del calciatore, ancora Mino Raiola, autentico protagonista di tutta questa trattativa non solo nel passaggio dalla Juve allo United, ma proprio in tutti i passi fatti dall'estate del 2012 ad oggi. Il procuratore sportivo di Nocera Inferiore ha intascato da allora ad oggi una cifra superiore ai 30 milioni di euro: gli 8 circa di gestione bianconera del cartellino del calciatore, poco meno di 25 in questo passaggio. Mica male, no?