Il fantallenatore sa che non si vince perché si hanno Bonucci, Gomez o Icardi in rosa. No: a fare la differenza fra il primo e l'ultimo, fra chi vince e chi perde, sono quelli che stanno accanto ai grandi nomi. Parliamo dell'usato sicuro, ma anche dei colpi di genio – il genio che, come ben sappiamo, è fantasia, intuizione, decisione e velocità d'esecuzione. È uno di quei momenti in cui durante l'asta, dopo aver passato ore sommersi da statistiche, report dai ritiri e sintesi delle partite di Serie B dell'anno precedente, sentite un nome e contemporaneamente un campanello e senza nemmeno sapere perché dite “UNO”, occupando una casella a vostra insaputa, mossi dall'istinto. Poi passano le giornate e quell'UNO risuona nelle vostre chat a ogni super-prestazione dei colpi di genio, d'instinto, e pure un po' di culo. Ma è proprio grazie a quell'UNO che oggi siete in corsa per qualcosa di importante. Mica per Belotti o Higuain.
BERISHA – Imprevedibile. Vero che ci si poteva aspettare un po' di maretta fra Sportiello e l'Atalanta, ma sembrava quasi impossibile che uno dei migliori giovani portieri italiani della sua generazione venisse messo in discussione e sostituito da uno che fino a un anno fa faceva il secondo di Marchetti alla Lazio. E invece Gasperini ha deciso così: l'italiano in panchina fino alla prevedibile cessione in prestito a gennaio, Berisha titolare da metà settembre. Da allora, l'albanese ha giocato 19 partite subendo 12 gol. Fra i titolari, è il migliore dopo Szczesny: hanno una fantamedia più bassa anche Buffon, Handanovic e Donnarumma.
MASIELLO – Chiude il trittico bergamasco il difensore ex Bari, fermato per due anni e mezzo per calcioscommesse e poi ritornato a calcare i campi proprio grazie all'Atalanta, che nonostante tutto non l'ha mai scaricato. E lui ripaga: è la colonna d'esperienza in una squadra giovane, da sicurezza, ha una media leggermente superiore al sei e mezzo (oro, considerando che è un difensore) e ha pure segnato tre gol. Ripagando ampiamente il fantamilione speso per il suo acquisto.
RISPOLI – Una delle note positive della solita, turbolenta stagione del Palermo. Il difensore scuola Brescia, 28 anni, non è mai riuscito a sfondare. Ha deciso di mettersi in luce come la sorpresa di una delle squadre che più fa fatica: fantamedia 6,56, tre gol segnati, due assist. A uno.
CALDARA – Ne hai sentito parlare, l'hai intravisto a Cesena, o più verosimilmente hai deciso di fare una scommessina per coprire la casella di ottavo difensore. Scommessina che sta pagando top dollar, come quelli sborsati dalla Juventus per assicurarselo nel mercato di gennaio. Intanto, lui stupisce con l'Atalanta di Gasperini: 19 partite da titolare, fantamedia di 7,16 e cinque gol, di cui due decisivi nella sfida a Napoli.
VERDI – Lo avete visto l'anno scorso al Carpi, ed eravate abbastanza ubriachi da innamorarvene perdutamente. Poi avete smaltito la sbornia e ve lo siete ritrovato in rosa, scoprendo che, nonostante l'alcool, c'avevate visto giusto. Fermato solo da un piccolo infortunio, il giocatore del Bologna si è inserito di prepotenza fra i grandi centrocampisti del nostro campionato. E in molte rose ha scalzato nomi importanti.
ZIELINSKI – Se lo avete, è perché avete acquistato anche Allan. O perché conoscete bene Maurizio Sarri. Nel senso che siete suo parente stretto. Tutti conoscevamo il polacco, in pochi si aspettavano una titolarità così importante – e un exploit di questo livello. Ormai ha scalzato il brasiliano nelle gerarchie, e anche nelle giornate di turnover si ritaglia minuti preziosi. Preziosi quanto il suo score: 4 gol, 5 assist, fantamedia 7.
FOFANA – Classe 1995, ivoriano nato a Parigi, dicono ricordi Yaya Tourè e tu decidi di fidarti, perché l'Udinese è una fucina di talenti ma soprattutto ti manca ancora un centrocampista e devi pescare dagli scarti. A volte, però, anche nei mercatini delle pulci si trovano tesori: 5 gol, un assist. E, purtroppo, un brutto infortunio che gli chiude anzitempo la stagione: lo ringrazi per quello che ti ha dato finora, per la resa nonostante la spesa, e ti prometti di comprarlo alla prossima asta, quando sicuramente non lo pagherai uno.
DZEMAILI – L'usato garantito. Dopo la parentesi al Galatasaray è ritornato in Serie A, a Genova: stagione discreta, non abbastanza da renderlo giocatore ambito. Lo compri a uno, perché “tanto al Bologna gioca”. E all'improvviso diventa titolare inamovibile della tua formazione: sei gol segnati, a uno dal suo record. Record che vuole sicuramente raggiungere e superare. Tu lo sai, e hai già preso i popcorn.
PETAGNA – L'hai preso come sesto, memore del gallianismo “Petagna non si tocca”, quando il ragazzone triestino era stato inserito nella lista dei predestinati, degli intoccabili del vivaio milanista, del futuro rossonero, in quel club esclusivo che include gente del calibro di Ardemagni e Paloschi. Anni qua e là, in Serie B, senza segnare molto, ma via, come sesto si può fare. E ti ha detto bene: non segna molto, solo cinque i gol, ma la sua media è superiore a quella di Mandzukic.
SIMEONE – Quella canaglia della nostalgia ti ha fatto girare la testa e quando hai sentito Simeone ti sei sentito quindicenne e hai detto “UNO” nonostante il nome di battesimo davanti a “Pablo” fosse Giovanni e non Diego. Poco male, anzi: il figlio, essendo un centravanti, segna più del papà. Si è guadagnato lo spazio giusto e, complici infortunio e partenza di Pavoletti, si è preso il posto da titolare pagandolo a suon di gol: nove, finora. Si è fermato, certo, ma scommettiamo che fra un po' ricomincia?
SCHICK – Bohemians 1905 è un nome che fino a qualche mese fa ti ricordava giusto Oscar Wilde o l'unica hit internazionale dei Dandy Warhols. Poi hai scoperto che è la squadra in cui Patrick Schick giocava fino all'anno scorso: era in prestito dallo Sparta Praga, da cui la Sampdoria lo ha comprato pagandolo 4 milioni. Meno, in fantamilioni, lo hai pagato tu. In cambio, sette gol e 7,36 di fantamedia: sapevi che le freak c'est chic, hai scoperto che c'est pure Schick.