Come fatto negli ultimi anni alla fine del campionato aggiorniamo la statistica relativa all'incidenza sulla vittoria nei campionati di Serie A a girone unico dell'avere la miglior difesa, il miglior attacco o la migliore differenza reti.

Prima di passare alle tabelle e ai commenti ricordo che è possibile trovare il primo articolo dedicato a questa statistica con un approfondimento storico più ampio sull'andamento delle annate più significative QUI.

Di seguito l’albo d’oro (in grigio chiaro le squadre che hanno fatto l’en plein, in grigio scuro quelle che han vinto il campionato senza primeggiare in nessuna delle tre graduatorie; vista la finalità della tabella la Juventus viene considerata come vincitrice dei campionati 2004/05 e 2005/06) e la tabella divisa per decenni aggiornate:  

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La Serie A 2019/20 entra di diritto nel paragrafo "le annate particolari" consultabile al link sopra citato e non solo per il trambusto creato dal Covid-19. Per la prima volta dopo 16 anni, infatti, la vincitrice del campionato non ha primeggiato in nessuna delle tre classifiche sopra considerate ovvero migliori attacchi, migliori difese e migliore differenza reti. La Juventus di Sarri succede così al Milan di Ancelotti e Kakà, che nel 2003/04 venne sopravanzato in tutte le classifiche dalla Roma, ed è la tredicesima a riuscire in questa "impresa". 

Ma non è l'unico "record" di questa stagione molto particolare per i bianconeri. Il più clamoroso, almeno per quanto riguarda le statistiche contenute in questa tabella, è che nessuna squadra nella storia della Serie A a girone unico aveva mai vinto il campionato mancando il podio nella graduatoria della migliore differenza reti. La Juventus (+33) quest'anno si è infatti classificata quarta dietro ad Atalanta +50, Inter +45 e Lazio +37. Sette volte nella storia la squadra campione non era andata oltre alla terza posizione in questa classifica, ultima delle quali la Juventus del terzo scudetto di Allegri nel 2016/17.

Non finisce qui... dopo 13 anni crolla l'equazione "miglior difesa = campione d'Italia". La Juventus ha chiuso infatti terza in questa graduatoria (43 gol subiti contro i 36 dell'Inter e i 42 della Lazio) così come aveva fatto l'ultima a non vincere lo scudetto con la miglior difesa, l'Inter post-calciopoli del 2006/07. Fino agli anni '70 l'importanza di avere difese rocciose era meno evidente, tanto che l'Inter di Bersellini nel 1979/80 fu l'ultima a conquistare il trofeo senza entrare sul podio delle migliori difese. 

Che avere l'attacco più prolifico non sia affatto sinonimo di scudetto è evidente soprattutto nell'ultimo decennio, nel quale solo in tre occasioni la squadra campione d'Italia ha chiuso anche con il maggior numero di gol segnati (l'ultima volta la prima Juventus di Allegri nel 2014/15), ma anche in questo caso la Juventus non passerà inosservata agli occhi della storia della statistica legata al calcio, perché dai tempi del Milan di Capello del 1993/94 (famoso per vincere quasi sempre con un gol di scarto subendo pochissime reti) a trionfare non era più stata una squadra incapace di entrare almeno al quarto posto nella classifica dei migliori attacchi. I bianconeri quest'anno hanno chiuso quinti con 76 reti fatte contro le 98 dell'Atalanta, le 81 dell'Inter, le 79 della Lazio e le 77 della Roma, che ha superato la Juventus proprio nello scontro diretto dell'ultima giornata. 

Nella storia solo altre due squadre oltre alla Juventus di quest'anno hanno vinto il campionato senza avere né l'attacco né la difesa fra le migliori due di Serie A, la prima Juventus del "Quinquennio" nel 1930/31 e il primo tricolore di Lippi con i bianconeri nel 1994/95. Entrambe hanno vinto lo scudetto con il terzo miglior attacco e la terza miglior difesa. La Juventus del 1930/31 era anche stata fino a oggi l'unica squadra a non essersi piazzata quantomeno seconda in almeno una delle tre classifiche, chiudendo terza ovunque. La Juventus di Sarri è riuscita a fare "meglio" con un terzo, un quarto e un quinto posto.

Infine poco da segnalare, visti i risultati di quest'anno, per la tabella suddivisa in decenni se non che il primo campionato chiuso negli anni '20 lascia uno "0" in tutte e tre le colonne. Nella classifica generale le difese continuano quindi a comandare sugli attacchi per 46 scudetti a 43.