Nella settimana in cui ha trovato la prima gioia stagionale anche l’attaccante "principe" del Benevento, Massimo Coda, regalando i primi tre storici punti in Serie A alla modesta compagine campana, non può che continuare a sollevare domande la notte fonda in cui è calato Edin Dzeko. Il centravanti della Roma, capace lo scorso maggio di aggiudicarsi la classifica marcatori del campionato 2016/2017 dopo un’annata chiusa a quota 29 centri, aveva iniziato con 7 reti nelle prime 6 gare disputate di questa Serie A. Una notte stellare a Stamford Bridge, lo scorso 18 ottobre, prima del buio più profondo: in rete solo contro la piccola Spal nelle ultime 12 di campionato. Una crisi di identità inspiegabile che non può che mandare in crisi chi ha pagato a caro prezzo l’acquisto di quello che doveva essere il bomber della propria rosa.

Un uomo in crisi (Getty Images)

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Un solo +3 a partire dall’ottava giornata; Napoli, Torino, Crotone, Bologna, Fiorentina, Lazio, Genoa, Spal, Chievo, Cagliari, Juventus, Sassuolo, gli avversari. Impietoso il confronto con i goleador delle rivali giallorosse più accreditate: a dominare è l’attuale capocannoniere Icardi con 17 reti già messe a referto, nel periodo preso in esame ne ha fatte 11. Staccato Immobile a quota 7, Higuain è a 6, ma anche la Sampdoria sesta può annoverare un Duvan Zapata a 4 (oltre che Quagliarella addirittura a 8). A Napoli c’è un altro che vive un momento difficile come Mertens, comunque a quota 3.

Ma squadre di medio bassa classifica hanno al loro servizio chi segna ben più di Dzeko: momento d’oro ad Udine per Kevin Lasagna, 5 centri di fila grazie all’arrivo di Oddo; a 5 anche il redivivo Pavoletti per il Cagliari e Inglese per il Chievo. Discreto il bottino di Simeone (Fiorentina), Budimir (Crotone) e Destro (Bologna), quest’ultimo finalmente uscito dal letargo: quota 4. Se la cava Paloschi, a 3 con la neopromossa Spal.

Si arriva così alle dolenti note: lo sa bene il Milan con un Kalinic andato a segno solo 2 volte nelle ultime giornate, una delusione anche il ritorno di Falcinelli al Sassuolo, con 2 gol fin qui realizzati dopo l’annata a Crotone ben più densa di soddisfazioni (13 gol). Non è andata meglio a chi ha puntato sul rilancio di Lapadula (presenze quasi sempre solo da subentrante, gol importanti contro Roma e Benevento arrivati dal dischetto) o sull’esperienza di Pazzini, solo 2 reti con il Verona ed il classe 2000 Kean a contendergli il posto.

SQUADRACENTRAVANTINUMERO DI GOL NELLE ULTIME 12
INTERICARDI11
LAZIOIMMOBILE7
JUVENTUSHIGUAIN6
UDINESELASAGNA5
CAGLIARIPAVOLETTI5
CHIEVOINGLESE5
SAMPDORIADUVAN ZAPATA4
FIORENTINASIMEONE4
CROTONEBUDIMIR4
BOLOGNADESTRO4
NAPOLIMERTENS3
SPALPALOSCHI3
MILANKALINIC2
SASSUOLOFALCINELLI2
VERONAPAZZINI2
GENOALAPADULA2
TORINOBELOTTI1
ROMADZEKO1
BENEVENTOCODA/ARMENTEROS/IEMMELLO  
1
ATALANTAPETAGNA0


Dalle stelle alle stalle: ecco che clamorosamente Dzeko, arrivato 28esimo nell'ultima classifica per il Pallone d'Oro, si trova a condividere i bassifondi della classifica con un altro irriconoscibile, il Gallo che non canta più, Belotti, un gol e due infortuni nell’ultimo periodo, oltre che con le punte del peggior attacco del campionato, quelle del Benevento (Coda, Armenteros, Iemmello, Puscas, tutti ad un gol). A zero c’è infine il centravanti dell’Atalanta (che ha anche Cornelius a 1) Petagna. Ma la scarsa vena realizzativa del 29 bergamasco non è assolutamente una novità e non ha scontentato di certo nessuno, per Dzeko invece non c’è certo da consolarsi.