Mancano quattro giornate al termine della stagione e in 6 si contendono la palma di miglior cannoniere della Serie A: Dries Mertens, Edin Dzeko, Mauro Icardi, Andrea Belotti, Gonzalo Higuain e Ciro Immobile sono i sospettati e sono racchiusi in soli 5 reti a 360 minuti dal termine. Quello che però questi numeri non dicono è quanto le reti di questi bomber influiscono sulle sorti delle proprie squadre, vale a dire quanti punti sono passati attraverso i piedi dei sei attaccanti in questione. Ovviamente il contesto in cui questi attaccanti si trovano a giocare è molto diverso e non sempre le prestazioni dei singoli portano a risultati positivi per la squadra di appartenenza, ma molte cose si possono carpire analizzando nel dettaglio le segnature dei sei cannonieri sopra citati.
Partiamo dal rendimento di chi la speciale classifica relativa ai marcatori la guida, ovvero Edin Dzeko e Andrea Belotti e il primo che sottoponiamo a questa analisi è il centravanti bosniaco della Roma. Le sue 25 reti sono arrivate in 19 partite diverse - e già questo lo rende il migliore del lotto -, ma a rendere l’ex Manchester City il migliore della Serie A è un altro dato: nelle 19 partite in cui ha segnato la Roma ha conquistato il 69,33% dei punti complessivi, vale a dire che quando Dzeko è finito sul tabellino dei marcatori i giallorossi hanno conquistato 52 punti dei 75 complessivi. Come già detto appaiato in vetta alla graduatoria dei goleador c’è Belotti: l’attaccante del Torino ha trovato la via del gol in 17 partite diverse (il secondo migliore fra i 6 in analisi), ma i suoi gol hanno contribuito a portare alla squadra di Mihajlovic solo 29 punti dei 49 complessivi, vale a dire il 59,18%. In definitiva Dzeko trova maggiormente la via della rete rispetto al Gallo e agli altri attaccanti della Serie A e incide più di chiunque altro sulle sorti della propria squadra, anche di gente come Higuain, il capocannoniere uscente.
Chi invece incide moltissimo nel campionato della propria squadra è Ciro Immobile. Se la Lazio sta consolidando la propria posizione in Europa è grazie alle reti dell’attaccante napoletano che con le sue 20 reti è il 6° della graduatoria riservata ai marcatori, ma è il secondo nella statistica relativa ai punti arrivati nelle gare in cui lui ha segnato rispetto ai punti complessivi della sua squadra. Nelle 16 partite diverse in cui è andato a segno, l’ex Borussia Dortmund ha fatto sì che la squadra di inzaghi portasse a casa 44 dei 67 punti complessivi vale a dire il 65,67% della quota attuale della Lazio e c’è da scommettere che nelle 4 giornate ancora da disputare Immobile possa soltanto aumentare il proprio bottino.
Chi punta ad aumentare il proprio numero di segnature per regalarsi una soddisfazione in una stagione priva di gioie è Mauro Icardi. Attualmente il rosarino si trova ad una rete di distanza dalla coppia di testa, ma è quello che fra i tre incide di meno ed è quello che nel novero dei 6 attaccanti sopra quota 20 reti ha trovato la via del gol in meno partite, 14 occasioni. Il capitano nerazzurro, dunque, si è reso partecipe di 32 dei 56 punti totali della squadra di Pioli - il 57,14% del bottino complessivo dei nerazzurri - e nonostante questo l'attaccante ex-Sampdoria rimane imprescindibile per le sorti dell'Inter secondo moltissimi.
Questi numeri non sono sufficienti per spiegare l'apporto dei sei attaccanti alle loro squadre - e di conseguenza sul campionato e, perché no, sulle singole fantaleghe -? Allora aggiungiamo un altro dettaglio, forse ancora più importante ovvero quanti punti in media portano i gol degli attaccanti in analisi. A guidare questa graduatoria c'è stavolta Gonzalo Higuain: quando lui segna, la Juve porta a casa 2,81 punti, vale a dire che con lui sul tabellino la squadra di Allegri vince praticamente sempre - anche se i bianconeri sono in grado di fare punti senza le marcature dell'ex Real Madrid, come spiegato prima -. La stessa cosa si può dire per Dzeko e Immobile i quali, nelle occasioni in cui garantiscono il + 3 hanno visto le rispettive squadre raccogliere 2,75 punti a partita. Leggermente inferiori sono le medie di Mertens e Icardi: entrambi sono quelli che sono finiti sui tabellini in meno partite rispetto ai concorrenti e quando questo capita, Napoli e Inter raccolgono in media rispettivamente 2,38 e 2,28 punti. Ultimo in questa speciale graduatoria è Andrea Belotti: nelle gare in cui il Gallo ha segnato il Torino ha raccolto soltanto 1,70 punti a partita - ma questo è anche imputabile alla diversa conformazione della rosa di Mihajlovic rispetto a quelle degli altri centravanti -.
Quattro giornate al termine e questa lotta è entrata definitivamente nel vivo: sei bomber con ancora 360 minuti a disposizione per migliorare i propri numeri e aggiudicarsi il titolo di capocannoniere, anche se - come abbiamo dimostrato - non è il numero di gol a spiegare il rendimento di un attaccante e della sua squadra, bensì le modalità con questi arrivano.