Secondo ciclo terribile per il Napoli. La maniera più efficace per Maurizio Sarri di mettere subito da parte la soddisfazione per la Panchina d’oro, concentrandosi su quella che potrebbe essere la settimana più importante della stagione di un Napoli che, dopo aver salutato con un pizzico di malinconia la Champions League, a vantaggio di un Real Madrid apparso più “mortale” del previsto, deve confidare nei due obiettivi rimasti a sua disposizione. Coppa Italia e qualificazione nella massima competizione europea per club, diretta o ai preliminari.
Se tra fine febbraio e inizio marzo il calendario aveva deciso di concentrare la semifinale di andata con la Juventus, lo scontro diretto con la Roma all’Olimpico e gli ottavi di ritorno al San Paolo con le merengues, uno scherzo del destino ripete lo stesso protocollo nella prima settimana di aprile. Dal 2 al 9 il Napoli dovrà vedersela due volte con la Juventus e poi con la Lazio. Il 2 e il 5 aprile i partenopei ospiteranno la vecchia signora rispettivamente per la trentesima gara di campionato e per la semifinale di ritorno della Coppa Italia. Il 9 aprile, invece, il Napoli sarà di scena all’Olimpico di Roma, per la trentunesima giornata di serie A, con la Lazio, in una gara che si preannuncia, al momento, come uno scontro diretto per il terzo posto, utile per l’accesso ai preliminari di Champions League.
I tre impegni si prestano a diverse letture, soprattutto in relazione ai significati che queste tre partite possono avere. Il doppio confronto con la Juventus, in sostanza, comporta un livello ulteriore di difficoltà per gli azzurri. La distanza molto ravvicinata dei due impegni non favorisce la gestione tattica e atletica di due partite che gli uomini di Sarri sono costretti ad affrontare per ottenere il massimo risultato.
Vista l’attuale classifica, la Juve non ha necessità di andare al San Paolo per vincere. Il vantaggio sulla Roma (se non quello sul Napoli, se si vuole ancora considerarlo una diretta inseguitrice) è consistente e la trasferta di Fuorigrotta fa parte di quella frazione di calendario che si presta a una gestione più ampia. Ecco che la gara di campionato diventa più importante per il Napoli. I tre punti sembrano essere indispensabili per consentire ai partenopei di restare in scia alla Roma, che nelle prossime due giornate (quando il Napoli sarà impegnato con i bianconeri e con la Lazio) avrà un calendario molto favorevole (Empoli e Bologna), e per poter tenere Lazio e Inter a distanza di sicurezza, dovendo il Napoli affrontare sia la trasferta di Roma che quella di Milano con l’Inter, con quest’ultima che, con Sampdoria in casa e Crotone in trasferta, pure ha davanti un calendario più agevole.
Per quanto riguarda la semifinale di Coppa Italia, la Juventus, reduce dal 3-1 dell’andata tutta polemiche e rigori (assegnati e non), si fa forte di un vantaggio che le consente di calcolare con più serenità un margine di gestione anche in relazione con la partita di campionato, a differenza di un Napoli che nella gara di ritorno, quella del 5, sarà costretto a spingere il piede sull’acceleratore per cercare di recuperare i due goal di svantaggio. Ecco che il “pacchetto” Napoli-Juventus riserva ai bianconeri addirittura la possibilità di uscire indenne dalla gara di campionato e di poter anche perdere quella di coppa con un punteggio che, sommato a quello dell’andata, le consenta di qualificarsi. Per il Napoli, diversamente, la doppia sfida non fornisce alternative diverse dal doppio successo, col secondo condizionato anche da un punteggio che non penalizzi il Napoli nel cosiddetto “aggregate”.
Sia in vista delle due partite casalinghe con i bianconeri che con la trasferta capitolina, Sarri deve fronteggiare un turnover necessario quanto complicato, soprattutto in attacco, a causa della disponibilità non ancora a tempo pieno di Milik, guarito, ma non ancora al 100%, e l’altrettanta condizione non ottimale di Pavoletti. Mertens, Insigne e Callejon saranno quasi sicuramente chiamati agli straordinari, ipotizzando, tuttavia, un probabile, sia pur parziale, impiego del centravanti polacco, già schierato dal primo minuto nell’andata di semifinale allo Juventus Stadium.
La partita con la Lazio, in via ipotetica, rispetto alla classifica, sarà ulteriormente legata al risultato della trentesima giornata. I biancocelesti, che sono a sei punti dal Napoli, il 1 aprile affronteranno il Sassuolo in trasferta, una partita che, sulla carta, vede la Lazio di gran lunga favorita sui padroni di casa.
Le prossime due giornate di campionato, con in mezzo la semifinale di ritorno di Coppa Italia, diranno molto sulla stagione del Napoli. Per quanto riguarda la lotta per un posto in Champions, dopo le gare con Juventus e Lazio, i partenopei, molto probabilmente, leggeranno quale tipo di prosieguo li aspetterà per i turni successivi. Se la possibilità di superare la Roma, e quindi ottenere la qualificazione diretta in Champions, o difendersi dagli attacchi di Lazio e Inter per il terzo posto. Coppa Italia compresa, la stagione del Napoli affida il suo verdetto a questo scorcio iniziale di primavera. Una stagione in cui Sarri ha fatto parlare ai suoi un verbo di raffinata qualità, ma che, adesso, deve in qualche modo dire anche parole di sostanza. Ne vanno di mezzo la possibilità di giocarsi un titolo, all’Olimpico di Roma, e un’altra finale (quella di Supercoppa italiana in caso di successo nella coppa nazionale) e un ingresso tra le grandi d’Europa che fa cassa, entusiasmo e appeal. Tutte cose che parlano da sole, e che la sanno lunga.