Anche se i precedenti sono favorevoli al Napoli, il Sassuolo ha sempre rappresentato un avversario tipicamente ostico per i partenopei che, non una sola volta, hanno pagato lo scotto contro una squadra da sempre votata a una filosofia di gioco a viso aperto.
Due anni fa al Maradona fu la rinascita dopo una fase che a suo tempo mise in discussione praticamente tutto. Dal lavoro di Spalletti al valore dell’organico che la società nell’estate successiva avrebbe stravolto affrontando la diffidenza che nessuno avrebbe immaginato sarebbe stata poi smentita dallo scudetto.
Adesso, però, per il Napoli, ancora col cartello lavori in corso in una campagna acquisti senza colpi ad effetto, la gara col Sassuolo rappresenta tanto la ricerca della continuità di risultati in una partenza che Garcia ha preannunciato subito alla ricerca di vittorie, quanto l’ennesima prova, dopo Frosinone, con un avversario dal nome meno altisonante ma incline a una spregiudicatezza tattica che per gli azzurri può rappresentare un’arma a doppio taglio.
Per il debutto tra le mura amiche dei campioni in carica Garcia dovrebbe scegliere una formazione abbastanza prevedibile rispetto anche alle novità della prima di campionato. Solito ballottaggio sulla fascia sinistra, con Mario Rui che potrebbe partire da titolare, ritorno in mediana di Anguissa dal primo minuto e probabile rientro di Kvara, tenuto precauzionalmente a riposo in occasione della partita col Frosinone. Ad affiancare Osimhen, oltre che Politano, dovrebbe esserci Raspadori, così come nella gara di sabato scorso, novità tattica di questo avvio targato Garcia. Curioso che entrambi gli esterni offensivi del Napoli siano ex Sassuolo.
Dionisi, che deve rinunciare ancora a Berardi, dovrebbe affidare le corsie esterne a Toljan e Vina, mentre Defrel, Bajrami, Laurienté dovrebbero supportare Pinamonti nel 4-2-3-1 del Sassuolo, modulo ormai ampiamente consolidato. Gli esterni del terzetto di trequartisti a supporto della prima punta lavoreranno coi terzini sia per la fase offensiva che per quella di copertura, col compito di chiudere il più possibile le strade agli esterni del Napoli, anch’essi costantemente impiegati in lavoro di raddoppio in entrambe le fasi.
La sfida col Sassuolo per il Napoli rappresenta l’appuntamento centrale della prima brevissima frazione di stagione per un trittico di partite che la preparazione e il periodo prevedono in più probabile affanno atletico. La gestione dei cambi assume così un valore ancora più importante, così come la capacità di ottimizzare le prestazioni dei singoli nei minuti in cui possono esprimere il massimo sforzo. Senza permettersi distrazioni, se si vuole subito impostare un ritmo significativo.