Atalanta-Napoli adesso è davvero il bivio dell’imprevedibile. L’apertura del ciclo terribile che attende i campioni chiamati a ricomporsi dopo questi quattro mesi in cui tutte le certezze sono state messe in discussione da una regressione oltre ogni immaginazione. Il Napoli ha avuto solo la capacità, forse non da poco, di tenersi a galla. In zona Champions in campionato, con quel quarto posto che dovrà essere difeso proprio nella trasferta di Bergamo, e secondo posto nel girone che a breve chiamerà i partenopei a opporsi a Real dominatore del raggruppamento.

Walter Mazzarri arriva nel momento più delicato, quello decisivo. Il tecnico toscano si porta dietro la suggestione di quando il suo arrivo a Napoli la prima volta fu segnato dallo stesso stato d’animo collettivo. Con una squadra da recuperare prima di tutto sul piano degli entusiasmi. Tuttavia, al di là di certe rievocazioni, l’oggi presenta carte molto diverse. Questo è un Napoli campione, reduce da un’annata che lo ha visto giocare un calcio tra i migliori del mondo, in grado di incantare e di incantarsi. E l’uomo più inatteso fino a pochi mesi fa dovrà cercare di riportare il gruppo prima di tutto sulla strada dell’incanto. Come quando nessuno ci avrebbe creduto. Tranne i calciatori dell’impresa dello scorso anno.

A Bergamo sarà sfida Champions. L’Atalanta torna da un punto in due gare e Gasperini sa quanto la partita col Napoli sia importante proprio in vista degli equilibri di una classifica cortissima fino al terzo posto e staccata dalle prime due. E con i partenopei attesi proprio per capire se siano ancora in grado di difendere il titolo. Con Inter e Juve a fronteggiarsi per lo scontro diretto al vertice e con le prime due ad attendere gli azzurri nelle prossime giornate. In mezzo il Real.

In vista della gara col Napoli, Gasperini recupera alcuni infortunati. Toloi resta in forte dubbio, mentre Koopmeiners, nonostante qualche fastidio accusato in nazionale, dovrebbe essere schierato titolare, così come Pasalic e Lookman a supporto di Scamacca, anch’egli tornato dagli impegni con la nazionale italiana. Mazzarri non ha fatto mistero di voler condurre un Napoli che rimandi ai segni di quello di Spalletti, con tanto di dichiarazione d’intenti sulla possibilità di utilizzare tutte le sue conoscenze e i suoi strumenti per adeguarsi a una duttilità che sia congeniale alle caratteristiche dei suoi calciatori. Il 4-3-3 sarebbe già dietro l’angolo, con Natan al centro della difesa, Olivera sulla sinistra causa infortunio Mario Rui, Cajuste in mediana e Kvara e Politano a supporto di Raspadori. 

Mercoledì il Napoli deve andare al Bernabeu per l’ultima trasferta del gruppo C. Gara delicata che imporrà a Mazzarri l’esperienza turnover in maniera molto diversa da come lui stesso l’aveva condotta negli anni in cui il Napoli della sua gestione, unico limite, non sempre era riuscito ad essere efficace in tutte le competizioni. La gara di Bergamo e i prossimi appuntamenti impongono al nuovo tecnico azzurro la necessità di leggere al più presto le scelte giuste. Così come Gasperini, anch’egli in vista dell’impegno di coppa con lo Sporting Lisbona, dovrà affidarsi a un copione di gara legato anche ai cambi e alle modifiche in corso d’opera.

Dal punto di vista tattico aumentano le incognite rispetto alla nuova guida tecnica degli azzurri, ma la gara dovrebbe comunque vedere due squadre votate alla possibilità di portare a casa i tre punti. Punti che saranno pesantissimi per chi riuscirà a conquistarli.