Non c’è tregua. Una partita al giorno dal campionato alla Champions, fino alla seconda (inutile per fantallenatori e non) sosta per le nazionali. La Juventus arriva a San Siro con qualche certezza in più, dopo il 3-0 al Leverkusen. La difesa cresce, oltre ad un Bonucci sempre più leader, cresce De Ligt e si adatta bene Cuadrado terzino. Pjanic è sempre più un miglioramento di Jorginho e davanti, con Ronaldo, a volte fa bene Dybala e a volte Higuain

Contro la Juve ci sarà una delle migliori difese d’Europa. Tre campioni diversi, a protezione di Handanovic. Non sono bastati a Barcellona, dove per 55 minuti si è vista la miglior Inter di Conte dopo quella del primo tempo di Marassi. In entrambi i casi mancava Lukaku, ma può rientrare nel campo delle coincidenze. Per ora. L’equilibrio dovrebbe contraddistinguere il big match, ipotizzando un pareggio, più 0-0 che 3-3. Alle spalle di Inter e Juve, ci sono Atalanta e Napoli, ad entrambe le coppe non hanno fatto bene. L’Atalanta è quasi fuori dal girone salvo miracoli contro Guardiola, mentre il Napoli è primo, ma è inciampato ancora, come a Belgrado un anno fa, in uno 0-0 contro la più abbordabile del girone. Gli alti e bassi, sono nemici della continuità. La continuità è sinonimo di trofei, serve un passo in avanti. Decisivo e rapidamente. E se per l’Atalanta il nuovo stadio può aiutare, il Napoli andrà a Torino da Mazzarri. La buona notizia per Ancelotti è che, di solito, Mertens col Torino si scatena. A Lunedì!