“In Italia il calcio è un accentratore di emozioni, dà entusiasmo, e in momenti difficili come questo può essere una molla”: concorda con l’idea del commissario tecnico della Nazionale maggiore Roberto Mancini il ct dell’Under 21 azzurra Paolo Nicolato, parlando a Radio Rai della ripartenza del calcio italiano. “Le cose che ha detto Mancini sono tutte vere e reali, ovviamente dobbiamo sempre tenere conto del contesto generale e fidarsi di chi è esperto per capire su quali basi ripartire”, spiega il selezionatore degli azzurrini. “È una situazione anomala, ma possono anche nascere idee nuove in situazioni anomale. Stiamo cercando di mantenere con i ragazzi una vicinanza nonostante questa forzata lontananza. Non è un periodo facile ma bisogna pensare che c'è chi sta peggio di noi, noi che abbiamo la salute non ci possiamo lamentare".

Nicolato: ""2022 lontano, la rosa va integrata"

Sulle prospettive dell’Under 21, e sull’Europeo slittato al 2022: “È difficile pensare che questo gruppo possa essere lo stesso tra due anni, ammesso e non concesso che ci qualifichiamo. L’orizzonte è lontano, quindi fino ad allora dobbiamo essere preparati anche ad avere una rosa integrata da altri elementi, sperando che si mostrino nei nostri campionati: devo dire che in B questo si sta evidenziando, più difficile in A. Dobbiamo anche prepararci all'idea di convocare ragazzi che giocano poco. Facciamo il nostro lavoro e siamo pronti a qualsiasi evenienza. C'è un ventaglio di possibilità abbastanza ampio, non dovremo mai farci cogliere impreparati, lavoriamo su tanti giovani. In base a ciò che succederà ci regoleremo di conseguenza".