Dopo la goleada in amichevole contro la Moldova, l'Italia di Roberto Mancini si prepara ad affrontare la Polonia nella gara valida per la terza giornata del gruppo A della Nations League. Il CT della Nazionale è intervenuto nella conferenza stampa alla vigilia del match per fare il punto sulle condizioni di Giorgio Chiellini. Mancini ha anche elogiato il pericolo numero uno tra le file polacche, ovvero Robert Lewandowski, e messo a tacere le critiche sul feeling col gol di Ciro Immobile in maglia Azzurra.

Polonia-Italia, Mancini: "Chiellini giocherà se starà bene"

"Dobbiamo valutare la situazione con Giorgio Chiellini, lo faremo tra stasera e domattina. Se starà bene, giocherà lui, sennò sarà in campo mercoledì contro l’Olanda. Kean? Sta abbastanza bene, gli abbiamo fatto fare 20 minuti mercoledì contro la Moldova. Fisicamente c’è, vedremo. Speravo che partita dopo partita la squadra migliorasse e così è stato. Molto bravi i ragazzi: il merito è loro, sono stati rapidi ad apprendere".

Polonia-Italia, Mancini: "Lewandowski uno dei migliori al mondo"

"Lewandowski credo che sia uno dei migliori attaccanti al mondo e che lo sia da parecchi anni. È un dispiacere non averlo visto giocare in Italia. È fondamentale per la Polonia, che però è formata da altri giocatori molto bravi. Non è vero che soffriamo i grandi giocatori, penso che campioni come Dzeko e Lewandowski mettano in difficoltà tutti. L'Italia ha sempre avuto i migliori difensori al mondo e li ha anche oggi. Ciò non toglie che come squadra possiamo migliorare molto".

Ciro Immobile nell'allenamento in Nazionale alla vigilia di Polonia-Italia (Getty Images)
Ciro Immobile nell'allenamento in Nazionale alla vigilia di Polonia-Italia (Getty Images)

Polonia-Italia, Mancini: "Immobile segnerebbe 25 gol in Nazionale se..."

"Ciro Immobile tutte le volte che ha giocato con noi ha sempre fatto bene. Se noi giocassimo 38 partite di seguito, segnerebbe 25 gol. Purtroppo ci ritroviamo una volta ogni tanto e diventa più difficile. Siamo felici di avere Immobile, Belotti, Caputo, attaccanti molto bravi. Tutti vogliono giocare, a nessuno piace stare in panchina. Noi sviluppiamo un determinato sistema di gioco, che fin qui ci ha regalato soddisfazioni, e qualcuno purtroppo deve soffrire".