Mattia Zaccagni è il nuovo fiore all'occhiello della Lazio. Sfumato l'affare Kostic con contorni quasi assurdi, i biancocelesti hanno optato per lo specialista del Verona. Le cifre rivelano un affare autentico, a pochi mesi dalla scadenza del contratto e considerato il valore del calciatore la sensazione è che il club di Lotito abbia messo a segno un'operazione maiuscola: 8 milioni di euro + 2 di bonus.

Domani mattina il giocatore sarà in clinica Paideia per gli ultimi test fisici prima di accelerare verso Milan-Lazio, prima partita al rientro dalla sosta. Sarà in campo dall'inizio o entrerà a gara in corso?

Come gestire Zaccagni al Fantacalcio?

Mattia Zaccagni sarà protagonista anche in questo Fantacalcio? Ora che l'ex Verona è a Roma paradossalmente rischia di diventare leggermente meno desiderabile, non avendo il posto assicurato e con la certezza che non calcerà i tiri dal dischetto. Giocherà molto, ma non quanto (probabilmente) avrebbe fatto con Di Francesco. Il ballottaggio vero e pieno è con Pedro, un pupillo di Sarri che presumibilmente vedrà spesso il campo (senza dimenticare Raul Moro, due presenze nelle prime due giornate di campionato). E dagli undici metri l'intoccabile è Immobile: Zaccagni l'ha tirato (e bene) contro il Sassuolo sfruttando l'assenza di Veloso, ora sarà molto complicato avere la stessa opportunità. 

Chi ha fatto l'asta prima del suo approdo nella Capitale, si ritrova in rosa un elemento sempre di spessore, che può essere ancor più esaltato da un collettivo tecnicamente validissimo, ma di certo non fulcro del gioco come era a Verona. Chi farà l'asta adesso, valuterà l'acquisto di Zaccagni in coppia con Felipe Anderson: entrambi listati centrocampisti, così facendo avrebbe ogni settimana almeno un titolare del tridente della Lazio.

E verso il Milan? Ha senso schierare Zaccagni come titolare a prescindere dal minutaggio: al momento parte Pedro avanti a destra con Anderson a sinistra, ma è probabile che nella ripresa Sarri sposti il brasiliano dall'altra parte per dare spazio a lui. Pronto a essere la variabile impazzita, proprio contro la squadra che per una parte di estate lo aveva inseguito.

Zaccagni (Getty)
Zaccagni (Getty)