In un'intervista a Il Messaggero il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha fatto il punto sulle tematiche principali del calcio nostrano. Il numero 1 della Federcalcio ha parlato di riforme, dell'ipotesi playoff, della possibilità di rivedere il pubblico negli stadi e di come l'Italia arrivi all'appuntamento di giugno dell'Europeo. 

Gravina sulle riforme da avviare nella Federcalcio

"Prima dello scoppio della pandemia avevamo iniziato un percorso per il rilancio definitivo del calcio italiano che deve ridefinire un nuovo rapporto tra le Leghe. Solo quando avremo completato questo percorso si potrà lavorare sui format. Per rendere più snella e rappresentativa la Federcalcio che verrà, è mia intenzione convocare un'assemblea straordinaria per confrontarci".

Gravina sull'ipotesi playoff e playout

"Sono un grande sostenitore dei playoff ma non possiamo ridurre tutto solo a questo. Proporrò le mie idee nei tempi e nei modi adeguati. Quest'anno il campionato di Serie A è molto avvincente ma bisogna sempre interrogarsi su come renderlo ancora più incerto e affascinante".

Gravina sul ritorno dei tifosi allo stadio

"Speriamo di riavere il pubblico negli stadi già a gennaio, magari ripartendo da un numero di mille come è accaduto ad inizio stagione. Al momento però non ho indicazioni da parte del Governo. Ogni decisione andrà condivisa e valutata in base al contenimento del virus".

Gravina su possibilità dell'Italia all'Europeo

"Le prestazioni e i risultati degli ultimi mesi hanno consentito agli azzurri di meritarsi sul campo un ruolo da favoriti. Ma quello che più conta è essere riusciti a tornare in quel ristretto novero di grandi squadre. Il lavoro di Roberto Mancini è straordinario e tutti i tifosi della Nazionale gliene sono grati, io per primo. Ma se i giocatori si esprimono al meglio è anche merito di chi lavora dietro le quinte, di un Club Italia rinnovato e di uno staff federale che lavora con grande professionalità e disponibilità".