Un piccolo caso, fantacalcisticamente rilevante, quello della scelta del rigorista della Roma di ieri sera? Possibile. Ma andiamo a riepilogare velocemente i fatti. Minuto 76, all'Olimpico Roma e Toro si giocano gli ottavi di Tim Cup, e gli ospiti sono sorprendentemente in vantaggio di due gol. Poco prima era entrato Perotti, ora è il momento di Dzeko: fuori Strootman e Ünder, impalpabili. Un minuto dopo Schick si guadagna un rigore: e sul dischetto, a sorpresa, non va Perotti ma il numero 9. Per l'argentino, che ha fallito contro il Cagliari dal dischetto il suo secondo rigore stagionale, quindi, niente consueta chance. A tirare va il cannoniere giallorosso, che angola bene ma trova una respinta eccezionale di Milinkovic-Savic Jr. Una scelta che ha fatto discutere, visto che lo score dal dischetto di Dzeko non è sicuramente di garanzia: compreso quello di ieri, in carriera il bosniaco ne ha realizzati 10 e sbagliati 8. Tutto confermato da Di Francesco, che a fine gara però non ha penalizzato il suo centravanti: “Dzeko sul dischetto? Non essendo titolare non doveva essere lui il rigorista, ma quando un giocatore si sente di tirare non si va a toccare nulla. Sentiva di fare gol, peccato perché psicologicamente potrebbe essere un problema.Peccato anche per lui a livello psicologico, può essere un errore fastidioso. Si sentiva di segnarlo ma è andata male".

Cambio di rigorista all'orizzonte, quindi? Non parrebbe proprio, visti gli esiti e le dichiarazioni del mister. Quando sarà in campo, resterà Perotti, di base, il designato, con De Rossi, Schick e anche lo stesso Dzeko che potrebbero incaricarsene quando sentiranno di volersene accollare la responsabilità. Proprio come è accaduto ieri sera.