Appuntamento attesissimo nel ritiro del Napoli quello che si è appena concluso nel Centro Congressi alla Sosta dell'Imperatore a Folgarida, incontro fra i tifosi partenopei e tre grandi protagonisti della società campana: il presidente Aurelio De Laurentiis, l'allenatore Carlo Ancelotti e l'attaccante Lorenso Insigne. Di seguito i passaggi più interessanti espressi dai tre nel rispondere alle domande dei presenti:

De Laurentiis: "Ci manca solo un terzino destro che sappia giocare anche a sinistra. So che vorreste Cavani, ma sgombriamo subito il campo: guadagna 20 milioni ogni 10 mesi, ha il mio numero, se vuole mi chiama, si riduce lo stipendio e mi fa parlare col Psg. So che vorrebbe tornare, ma quando è andato via per guadagnare il triplo non si è fatto scrupoli. Il campionato di quest'anno è stato falsato e scippato: ci sono stati errori di valutazione durante tutto l'anno, di capacità di poter utilizzare la rosa a fondo, ma qui entriamo in un discorso tecnico e di critica acuta, e non voglio aprire delle ferite che mi si sono rimarginate e che ho allontanato dai miei pensieri. Jorginho è cresciuto molto in questi anni, ha dato il massimo. Ci sono state richieste sia del City che del Chelsea ed era giusto assecondarle. Non rientrava nei nostri programmi, vogliamo puntare sui giovani: c'è Diawara che l'anno scorso non è stato utilizzato come si sarebbe dovuto".

Ancelotti: "Conosco bene il valore della squadra e quanto di buono ha fatto, poi c'è l'ambiente, la passione dei tifosi: per questi motivi e tanti altri ho accettato questa bella esperienza. L'anno scorso si poteva far meglio in Champions ed Europa League, ma in campionato è stato fatto il massimo, conosco il mio club e il suo fatturato, non sono al Real Madrid e al Bayern, conosco bene le possibilità del club e la strategia di mercato è stata fatta di comune accordo tra le mie idee e quelle della società. Il nostro centrocampo è molto completo e mi dà la possibilità di utilizzare tutti i giocatori mantenendo sempre un buon livello. Hamsik in regia? Il ruolo richiede qualità e conoscenza del gioco, sono sicuro che possa farlo. Il dispendio di energie rispetto al ruolo precedente è minore e questo gli può dare maggiore certezza. Puntiamo a giocare tante partite in tutte le competizioni, sarà indispensabile utilizzare tanti calciatori. Qualsiasi allenatore ha in testa i suoi 11, ma ci sono tanti altri aspetti da considerare: l'ambiente che c'è nel gruppo, il fatto che tutti debbano coinvolti, tutti devono essere motivati e questo fa aumentare l'intensità degli allenamenti e crescere il livello della squadra".

Insigne: "Scudetto perso negli spogliatoi? Siamo rimasti male, ci ha condizionati quello che è successo a San Siro, ma quest'anno non guarderemo altre partite, dagli errori si impara. Ancelotti ci darà una grande mano a crescere nelle competizioni europee, è il più vincente d'Europa e ci farà crescere".