Potrebbe, alla fine, essere un regista il grande colpo del Milan edizione 2019: la seconda campagna acquisti della gestione Elliott-Scaroni-Leonardo-Maldini ha già portato in rossonero Lucas Paquetà, ma insieme a lui potrebbe essere a centrocampo, e non in attacco, il secondo rinforzo.
Nell'idea tattica della società, e di Gattuso, difatti, è idea diffusa che Ibrahimovic (a cui i Galaxy non sembrano volere rinunciare) potrebbe togliere spazio e visibilità a Cutrone, che negli ultimi mesi ha dimostrato di non essere secondo a nessuno. Forse, neanche a Higuain, accolto come il salvatore della patria in estate, e oggi in netta crisi realizzativa.
Insomma, due centrocampisti e non un attaccante, di modo da continuare a puntare su chi già c'è. Che, però, potrebbe tornare all'antico. Ed in che modo?
In caso di arrivo contestuale di Paquetà (che ieri ha già sostenuto le visite mediche ed ha presenziato a Milan-Torino) e di un regista, difatti, il Milan tornerebbe ad avere un numero sufficiente di pedine, a centrocampo, per tornare al 4-3-3.
Come già scrivevamo tempo addietro, difatti, il fantasista brasiliano potrebbe essere prontamente sottoposto, a partire da inizio gennaio, ad un "ciclo" intensivo di insegnamenti tattici, atti a proporlo, quanto meno inizialmente, come sostituto ideale di Bonaventura, che tornerà solo nella prossima stagione. Mezzala sinistra, quindi, a dar man forte a uno tra Kessie e Bakayoko (che inizierebbero finalmente a rifiatare) da mezzala destra, coadiuvati dalla regia di un uomo in grado di non far sentire la lungodegenza di Biglia (che tornerà solo tra marzo e aprile 2019).
Davanti, Calhanoglu e Suso tornerebbero all'antico, nel ruolo di esterni d'attacco e non di centrocampo, e Higuain/Cutrone potrebbero ricominciare a dividersi gli impegni tra campionato e Coppe.
Sempre a meno che, alla fine, Leonardo non si contraddica, e riesca davvero a riportare Ibra in rossonero...
