Carlo Ruosi, ortopedico di fama nazionale, ha parlato nel corso di un'intervista concessa a Il Mattino dell’infortunio di Faouzi Ghoulam, terzino sinistro del Napoli. Queste le parole arrivate dopo l'operazione di ieri.

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Infortunio Ghoulam, intervista all'ortopedico

Queste le parole dell'esperto sui motivi della rottura del legamento crociato del ginocchio "sano".

«È stato sfortunato avendo avuto una rotazione eccessiva del ginocchio dovuta a fattori imponderabili e che non hanno collegamento con altro. L’aver già avuto un infortunio lo può aver portato a sovraccaricare il ginocchio sano, ma da qui a dire che possa averlo sovraesposto alla rottura dell’altro… Ghoulam non è debole ed esclude la colpa di ogni tipo di allenamento o di preparazione: è solo sfortunato. Può tornare in campo tra 4-6 mesi».

Intervista a De Nicola su Ghoulam

 

Anche Alfonso De Nicola, ex medico sociale del Napoli, ha parlato del caso Ghoulam:

“Ho visto la partita e ho notato che Ghoulam è uscito molto sconsolato. Ma lui è un ragazzo fortissimo, io mi auguro che ripeta la prima riabilitazione perché nei primi due mesi era pronto. Mariani disse che non aveva mai visto una cosa così e di farlo correre, io gli dissi che era troppo poco tempo. Poi ci fu una frattura della rotula, non so a cosa fu dovuta ma poi ha giocato un campionato intero con Ancelotti e pensavo tra me e me che forse era il caso di fermarlo, cosa che poi non fu fatta. Il nostro vero lavoro è riuscire a capire perché quando ti rompi un crociato hai la possibilità altissima di rompere l’altro. Facciamo l’ipotesi che Ghoulam abbia eredito dai suoi familiari, oltre alle doti di corsa, anche una debolezza costituzionale di certi legamenti. Allora è chiaro che se se ne rompe uno poi si rompe anche l’altro, com’è successo a Milik”.

Recidivo?

“Io ho avuto tanti calciatori che dopo il primo crociato hanno recuperato anche il secondo, recuperando anche meglio. Ghoulam ha avuto anche le fratture di rotula successiva e quella è una cosa che lascia un po’ perplessi. Io non credo che ci sarà lo stesso iter anche a questo ginocchio. La rottura del crociato di ieri è una rottura che non è facilissima da prevedere ma si può prevedere. Quando lo facemmo operare al primo ginocchio io dissi al dottore di controllare anche l’altro ginocchio. Io vorrei capire sempre il perché, potrebbe esserci anche una causa diversa tra un ginocchio e l’altro”.