Roberto Mancini, ct della Nazionale italiana, ha parlato nel corso di un'intervista concessa a “Tiki Taka” su Italia 1. Il commissario tecnico della Nazionale ha parlato di vari temi, tra questi anche la nuova posizione di Eriksen e della lite fra Ibrahimovic e Lukaku.

SKY-VIDEO
Contenuto non disponibile

 

Intervista a Roberto Mancini sull'Inter

Cosa succede all'Inter?

 «La vedo molto bene. Credo che quest’anno possa essere importante: io credo che il campionato sia aperto, perché è particolare e aperto a tante squadre. Però penso che l’Inter abbia trovato una buona quadratura, può essere una delle squadre che può vincere il campionato. È difficile ovunque, quando sei costretto a vincere sempre. Le reazioni di Antonio Conte? È chiaro che qualche volta, purtroppo, si perde la calma e quindi si esagera. Questo capita, è capitato a tutti. Si dovrebbe fare un po’ di attenzione, però le cose capitano: siamo persone e possono capitare momenti di difficoltà a tutti, sotto pressione».

Roberto Mancini sul nuovo ruolo di Eriksen in mezzo al campo

«Io credo che un episodio possa cambiare tante cose nella storia di un giocatore. Lui è arrivato in un campionato nuovo, deve conoscere la squadra e trovare la posizione giusta. Può darsi che una situazione come quella di martedì in coppa sul gol possa fargli prendere fiducia e farlo rendere al meglio. Io penso che Eriksen sia un buon giocatore, ma Conte lo conosce meglio di me e prenderà le decisioni giuste».

Roberto Mancini e la sua intervista su Ibra e Lukaku

Procuratore Federale ha aperto un procedimento per la lite fra Zlatan Ibrahimovic e Romelu Lukaku, cosa ne pensa il ct?

«La mia opinione è che sono cose che sono sempre capitate in campo. Continuano a capitare, l’arbitro li ha ammoniti. Forse poteva espellerli, ma la cosa finisce lì: se ne sta parlando anche troppo. La cosa è finita, secondo me non si può andare oltre. Squalificarli? Secondo me no. L’arbitro era lì, se avesse sentito qualcosa di particolare li avrebbe espulsi e non ammoniti».

Roberto Mancini (Getty)
Roberto Mancini (Getty)