Sarà un giro di attaccanti clamoroso, oltre che eccezionalmente oneroso, quello che si potrebbe innescare tra poche ore, a seguito della cessione di Neymar al PSG. Dopo il tweet di Piqué (in cui si smentiva la partenza dell'asso brasiliano), poche ore fa lo stesso difensore spagnolo, in conferenza stampa, ha lanciato un messaggio al compagno: "Al PSG non vincerebbe quello che può vincere qua, il livello del campionato non è lo stesso. Stiamo parlando di un talento unico ed è ovvio che tutti noi vogliamo vederlo ancora qui. Può essere per una questione di soldi, ma non credo. Può trovare altrove un progetto ambizioso, ma non c'è nulla di meglio del Barcellona". Lo stesso Piqué ha anche lanciato un messaggio alla società blaugrana: "E' un giocatore unico, insostituibile, il club deve fare di tutto per trattenerlo. E' un ragazzo di 25 anni e può avere dei dubbi, ma spero che decida di restare". Eppure in Francia (dove però il PSG non parla) sono ormai sicuri della scelta, del club parigino, di investire la cifra più alta mai spesa per un calciatore (222 milioni, l'equivalente della sua clausola rescissoria). Neymar, a Parigi, andrebbe a guadagnare 30 milioni netti a stagione. L'affare, scrivono sempre oltralpe, verrà ufficializzato entro e non oltre la prossima settimana, anche perché, stanti le cessioni di Lucas Moura e Di Maria (ed occhio, in tal senso, all'Inter), il PSG proverà anche a strappare Alexis Sanchez alla concorrenza del Bayern, di modo da presentarsi ai nastri di partenza della prossima stagione con un tridente d'eccezione, composto dal cileno, dallo stesso Neymar e da Cavani. La parola finale, in ogni caso, arriverà dal club catalano e non dal giocatore, che ha già detto sì anche all'amico e connazionale Dani Alves, fresco rinforzo di Emery. Il Barcellona, difatti, non vorrebbe pareggiare la proposta d'ingaggio monstre arrivata al ragazzo, per cui a breve potrebbe dire sì all'addio dell'anno: resta da capire solo se nell'affare rientrerà o meno il cartellino di Verratti, da tempo nel mirino del club spagnolo. Poi, a catena, si innescherà una reazione a catena di vastissime proporzioni e dalle cifre altrettanto folli: il Real sta per chiudere per Mbappé, ed i 'cugini' catalani di certo non vorranno essere da meno. E per sostituire Neymar sono solo tre le alternative in ballo, gradite peraltro sia a Valverde (che ha parlato apertamente almeno di una) che a Messi: la prima risponde al nome di Coutinho. Il Barça ha già trovato un accordo con il folletto brasiliano ex Inter, che a Liverpool è diventato, semplicemente, un fenomeno: resta da convincere il Liverpool, che in ogni caso ha già preso Salah. Una prima offerta da 75 milioni è già stata rispedita al mittente, perché i reds vogliono arrivare oltre gli 80. Non pochi, anzi. Eppure c'è già chi ha fatto "di meglio". Si tratta della Juventus, che in queste ore trema dinanzi alla carica di Josep Maria Bartomeu, che ha già fatto pervenire una proposta di interesse per Paulo Dybala. Ed una somma, importante, per la Joya che da oltre un anno è attenzionata da Ariedo Braida, dal 2015 direttore sportivo azulgrana con un occhio sempre interessato alla nostra Serie A. A favorire il contatto, oltre a Braida, sarebbe stato proprio Messi, compagno di Dybala, da qualche mese, in albiceleste. Non più tardi di ieri Higuain aveva lanciato un messaggio sibillino e preoccupato in merito alla permanenza in bianconero del compagno: "Non posso puntare una pistola alla tempia di Paulo, ma tutti qui vogliamo che resti a lungo. E' in una situazione delicata che io ho già vissuto al Real Madrid, ma alla Juve ha continuità, tutti gli vogliono bene e la società lo ha aiutato molto". Il problema, però, non risiede nella volontà della Juventus, ma in quanto il Barça è disposto a spendere. Una prima offerta, da 90 milioni, sarebbe già stata rifiutata da Corso Galileo Ferraris, dove si conta, in caso di sacrificio, di ricavare una somma ben superiore. Da non meno di 120 milioni (qui i dettagli), che consentirebbero alla Juventus, semmai, di andare non su Emre Can, né su Matuidi, ma addirittura sullo stesso Verratti. Prospettive, traiettorie, ipotesi di mercato, ad oggi, ma fino a un certo punto, visto che i primi contatti tra Marotta e Braida risalgono a mesi e mesi fa. C'è poi una terza ipotesi, ma meno affascinante, che riguarda il dopo Neymar: e porta a Mahrez, che però non stuzzicherebbe la fantasia dei tifosi come Dybala e Coutinho. La Roma, che è arrivata ad offrire 30 milioni per l'algerino, è ancora distante dalle pretese del Leicester, che vorrebbe arrivare ben oltre i 40. Una cifra più che alla portata del Barça, se domani si ritrovasse orfano del talento brasiliano. Un'ultima considerazione, riguarda il nome di Insigne, che secondo qualcuno - a maggior ragione con l'imminente cambio di procuratore, e con il passaggio a Raiola - sarebbe l'ennesimo indiziato per il dopo Neymar: in tal senso, dopo diverse verifiche, non esistono conferme. Il talento di Frattamaggiore ad ora non ha nessuna intenzione di lasciare Napoli, ed il Barcellona non ha mai contattato De Laurentiis.