Rischia di tramutarsi in una polveriera il Chelsea. Il progetto Sarri, per ora, non decolla, e l'ultimo, grande, concreto obiettivo dei blues era e resta l'Europa League. In Premier, difatti, i londinesi devono puntare a vincere la gara col Burnley di oggi per riprendere con vigore la corsa Champions, mentre la vittoria contro lo Slavia porterà Giroud e compagni a vedersela contro l'arrembante Eintracht in semifinale.

Ma le prospettive, per il tecnico toscano, all'inizio erano ben diverse. In campionato i blues non hanno mai fatto la voce grossa, e il progetto tecnico non ha mai prodotto i frutti sperati. Il diretto interessato, dopo il rocambolesco match di ritorno di giovedi sera, s'è detto insoddisfatto soprattutto del trattamento mediatico ricevuto: "Ho vinto 18 partite su 22 in Europa League ma non sono considerato un allenatore da coppe europee"

Secondo parte dei tabloids, in fondo in fondo, Sarri sarebbe profondamente insoddisfatto anche del rapporto con la società, che peraltro sembra in procinto di sacrificare all'altare del calciomercato anche l'uomo simbolo di questa epoca. Il Real Madrid, difatti, grazie al nuovo accordo con Adidas che frutterà oltre 120 milioni a stagione, dopo l'assalto dell'estate 2018 è ormai pronto a definire il primo maxi regalo a Zidane, identificato in Hazard. Costerà 120 milioni, e verrà annunciato entro fine stagione. Un brutto colpo anche per la guida tecnica londinese, che all'inizio col talento belga aveva fatto un po' di fatica a trovare feeling, ma che poi gli aveva affidato le chiavi della manovra offensiva. Un altro motivo per cui ormai Sarri, ribadiscono i media locali, ormai non attenderebbe altro che l'esonero da parte di Abramovich, per poi riprovare l'avventura in Italia. Lì dove lo attende a braccia aperte le Roma, ma dove, in realtà, anche il Milan non ha mai smesso di pensare a lui. 

Anche Leonardo e Maldini, in effetti, stanno valutando in queste ore il futuro di Gattuso. Ciò che si rimprovera all'allenatore, al di là dei risultati, pessimi, di questo periodo, è la fase involutiva di gioco in cui è ripiombata la squadra, paradossalmente, nella fase in cui sostanzialmente tutta la rosa - Bonaventura a parte - è tornata a disposizione. Il rischio di perdere il quarto posto s'è ravvivato di giornata in giornata, ma sinora il Milan l'ha - anche un po' fortunosamente - sempre "scampata". Stasera, intanto, in caso di pieno risultato dell'Atalanta a Napoli, la Dea raggiungerà a quota 56 punti i rossoneri, ma sarà il prossimo fine settimana a essere decisivo. Contro il lanciatissimo Torino, che insegue a 53, se il Milan non dovesse vincere, probabilmente rischierebbe di essere scavalcato dalla Roma, che ha un turno facile (in casa contro il Cagliari già virtualmente salvo). 

Insomma, un momentaccio sia per Rino che per Sarri, che però entrambi possono ancora salvare. Il toscano, arrivando quarto e vincendo l'Europa League; il calabrese, arrivando similmente in Champions, e vincendo la Coppa Italia. Se le condizioni non si avvereranno tutte, allora il Milan potrà dar seguito a dei contatti iniziati già prima del trasferimento in Inghilterra di Sarri. In caso di addio, in ogni caso, Leonardo dovrà mettere a bilancio un discreto investimento. Sarri guadagna 6 milioni netti l'anno, ma anche le sue alternative (Conte 9, Pochettino 7) non sono da meno. Un'operazione complessiva che, in caso di esonero di Gattuso, sarebbe quindi non di poco conto, considerato che Rino ha rinnovato sino al 2021 a 2 milioni netti a stagione (e quindi dovrebbe ancora percepire circa 7.5 milioni lordi). L'idea Sarri, però, resta affascinante. E i contatti, almeno così riporta radio mercato, si sono ravvivati. Per soddisfare sia la voglia del toscano di tornare in Italia, sia quella dei tifosi del Milan di rivedere un gioco spumeggiante che, quest'anno, s'è visto solo per poche settimane.