Marco Benassi ha rinnovato il proprio contratto con la Fiorentina fino al 2024. Ad annunciarlo ci ha pensato lo stesso calciatore ex Verona e Torino che ne ha parlato direttamente dal ritiro di Moena in conferenza stampa. Queste le sue dichiarazioni.

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Sul ritiro

"Ci tengo prima io a dire una cosa, sarò breve: ringrazio molto le persone che stanno dietro le quinte e mi riferisco ai due dottori, ai cinque fisioterapisti, ai magazzinieri e allo chef. Fanno parte della mia famiglia e voglio ringraziarli perchè mi hanno aiutato tantissimo quando sono stato male. Qui c'è un livello altissimo sia di professionalità che di umanità. Una menzione speciale per loro, che fanno un grande lavoro".

Sul Verona

"La cosa più importante è che adesso sto bene, sto dando continuità agli allenamenti. Lo scorso anno ho avuto tre volte lo stesso problema al polpaccio, ho fatto solo 12 allenamenti: è stato un anno drammatico. Prima di andare via ho rinnovato il contratto di altri tre anni e dunque la mia voglia è quella di rimanere qua. Penso che anche la società la pensi così, visto che ho parlato con Pradè prima di salire qui".

Sul ruolo da titolare

"La cosa più importante per me era dare continuità agli allenamenti: io lavoro tutti i giorni per trovare un posto da titolare, l'obiettivo dell'anno sarà quello di rilanciarmi".

Sul centrocampo della Fiorentina

"Anche lo scorso anno la nostra mediana era di alto livello, con le idee del mister possiamo tirare fuori tutte le nostre potenzialità".

Rimpianti per l'addio a Torino

"Non ho rimpianti, questo è il mio quinto anno a Firenze: io da qua non voglio più andare via, ci sono persone intorno a me che sono pazzesche e non voglio andarmene".

Sul ballottaggio con Bonaventura

 "La competizione qui è sana, è fatta per stimolarci: io sono in coppia con Bonaventua e per ora siamo noi due che ci contendiamo una maglia".

Su Vlahovic

"L'anno scorso seguivo bene anche la Fiorentina: ho visto Dusan crescere, ha avuto un'esplosione incredibile e ci sono margini di miglioramento assurdi. Deve continuare a lavorare come sta facendo, se continua con questa voglia e questa passione può diventare davvero un top-player".

Su Amrabat

"E' un centrocampista con caratteristiche diverse rispetto alle mie, sicuramente farebbe comodo ma sulla sua posizione in campo bisogna chiedere all'allenatore".

Sulla nuova identità di gioco

 "L'idea parte dall'allenatore: quando il mister ci ha spiegato a Firenze cosa voleva, eravamo tutti contenti. Alla lunga poi il lavoro paga e i risultati arrivano. Dobbiamo ottenere un'identità il prima possibile e sono convinto che i risultati arriveranno".

Fiorentina (Getty Images)
Fiorentina (Getty Images)