Ciao Fantagazzetta, siamo Stefano e Tommaso, e vi scriviamo per raccontare la favola della nostra squadra del fanta, che avrà per sempre un posto nel nostro cuore.

Vi chiederete cosa possa rendere speciale questa rosa: semplicemente se sei un giocatore di serie A, alla nostra società non importa se fai valanghe di gol o sei il portiere che prende meno gol di tutti in stagione, interessa solo una cosa, che tu sia di colore: si, nella nostra squadra c’è spazio solo per giocatori di colore, quindi, cari Cristiano Ronaldo o Piatek, non ci interessate.

Fatta questa premessa, siamo pronti a raccontarvi la nostra fiaba.

Tutto nasce quest’estate, quando abbiamo dovuto iniziare a programmare l’asta: come ogni anno (e come ogni fantallenatore degno di questo nome) stavamo studiando i vari colpi delle squadre e vedendo alle 3 di notte le peggiori amichevoli delle squadre italiane in giro per il mondo per scoprire qualche possibile colpaccio da fare all’asta di settembre, quando una bomba piombò a sconvolgere i piani di tutti, l’arrivo di CR7. Ovviamente fu il panico generale, si sapeva da subito che sarebbe stata un’asta diversa da tutti gli anni precedenti, e che la gente si sarebbe presentata con assegni in bianco pur di accaparrarselo.

Dunque, mentre tutti si apprestavano ad ipotecare la casa per prendere l’asso portoghese, noi decidemmo di optare per la strategia esattamente opposta, ipotizzando che gli altri campioni sarebbero andati via a prezzi decisamente meno esosi. Ci serviva però una strategia vincente all’asta, un criterio col quale riuscire a prendere esattamente tutti gli obiettivi di mercato che ci saremmo prefissati.

E proprio come altri milioni di italiani si apprestavano a tornare dalla spiaggia all’ora di pranzo e guardare studio sport, fu lì che avemmo l’ispirazione: al telegiornale si rimpallavano le notizie sulle sorti dei migranti e sulle imbarcazioni che venivano respinte ai porti italiani, ed in quel momento decidemmo di puntare all’asta solo ed esclusivamente su giocatori di colore. Iniziammo dunque a pensare se si potesse costruire una squadra competitiva, e più leggevamo i nomi e più ci commuovevamo, vi era un mix incredibile di talento e ignoranza in ogni reparto: dai top player come Koulibaly e Douglas Costa, passando per i ritorni di Boateng e di Gervinho, fino ad arrivare alle scommesse Troost-Ekong e Lafont in porta. C’erano tutte le premesse per una squadra spettacolare.

Bene, avevamo la nostra strategia e i nostri nomi di mercato, ci mancava un nome per suggellare una squadra che avrebbe segnato la storia del fantacalcio, ed anche in questo caso, le vicende che passavano nei telegiornali ci vennero in aiuto un’altra volta: era appena scoppiato il caso di una ONG alla quale non veniva dato il permesso di attraccare nei porti italiani, e fu in quel momento che decidemmo di dedicare il nostro piccolo capolavoro a quella imbarcazione: in un caldo pomeriggio di agosto nacque così la AC Quarius.

Arrivò il momento dell’asta, ma purtroppo fu il solo Tommaso a presentarsi e a prendersi la responsabilità, perché Stefano dovette andare necessariamente ad un Workshop universitario di 5 giorni, ma ciò non lo fece desistere dall’essere comunque in qualche modo presente la sera dell’asta: in diretta telefonica, con le cuffiette, prese parte all’asta mentre cenava con i professori e gli altri compagni dell’università, e mentre gli altri commensali disquisivano sui temi del Workshop, ogni tanto si sentiva “UNO!” o “DIECI!” provenire da capotavola, dove sedeva Stefano.

L’asta partì con degli intoppi: gli obiettivi tra i portieri furono Lafont, che riuscimmo a portare a casa, e Gomis, che purtroppo ci sfuggì. Così Tommaso optò dunque per prendere Ichazo, così da poter formare la coppia col compagno di squadra N’Koulou, che non potevamo assolutamente farci sfuggire. Il resto dell’asta fu un autentico trionfo, riuscimmo a prendere tutti gli obiettivi di mercato, tra i quali ci furono sia dolori, come il nostro ex capitano Boateng (al quale visti i precedenti potremmo chiedere un bonifico) e Douglas Costa, ma anche incommensurabili gioie come Gervinho e soprattutto il nostro trattore, colui che ci sta salvando la stagione, ovvero il buon Duvan Zapata, che tra dicembre e gennaio ci ha regalato le più belle gioie della nostra esperienza fantacalcistica.

Questa è la nostra storia, che ci sta dicendo purtroppo un po’ male, ma solo per questione di sfortuna, quindi siamo fiduciosi di poter rigirare la stagione a nostro favore.

P.S. Con alcuni di voi della redazione ci siamo visti al Cartoomics di Milano e come in quell’occasione, ribadiamo i nostri auguri a Simo che ha già vinto il fantacalcio.

Stefano e Tommaso - La nostra Lega Fantagazzetta

https://leghe.fantacalcio.it/coppa-del-fenomeno

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