Questa è la storia (vera, non leggenda) di una lacrima diventata top player. Partiamo dall’inizio, ovvero una lega dove il primo in classifica si permette di essere scontento se non fa almeno 75, di andare in sclero per un ammonizione o un voto live per lui folle, di sentirsi sempre in credito con la dea bendata. E dove il secondo in classifica è dall’inizio che consegna virtualmente la vittoria alla capolista ed il terzo dichiara da inizio stagione che oramai si passa alla prossima.

Ma non finisce qui, perchè ogni partita diventa virtualmente un campo ridotto a pantano dalle fanta lacrime versate da tutti i partecipanti.
L’episodio a dir poco soprannaturale si verifica di domenica sera, nel posticipo Roma-Verona e nella chat la cui discussione è la solita: ”hai vinto tu”.

Il presidente della Real BN si lamenta del troppo pianto, che tutti raggiungono le loro vittorie attraverso il fanta lamento, che non è stagione di vittorie e che pazienza, non si puo’ far nulla. Motivo per cui inizia ad inveire contro il rivale di giornata che viene indicato, manco a dirlo, come vincitore del match…

Ma lui no, non piange al fantacalcio, non serve a nulla… poi esclama “un gol dell’uzbeko servirebbe, ma figurati se arriva”. Tempo nemmeno 5 secondi e Mkhitaryan la mette dentro, tra l’ilarità generale della chat e lo sconforto del suo avversario. “Te l’avevo detto che vincevi”, e cosi è stato.

E' stato come il gol di Leao, il pianto più veloce della storia del fantacalcio, ed è già leggenda. Quando un semplice racconto diventa emozione, quando una grigia domenica pomeriggio diventa splendente, quando un gioco come il fantacalcio riunisce una lega come la nostra ad essere tutti vicini anche a 3000 km di distanza, tra Manchester, Londra, Chianciano e Messina.

La magia del fantacalcio e della fanta Mancunian league!

Antonio - La mia Lega Fantacalcio