Non riesce un’altra impresa all’Italia di Gigi Di Biagio: si chiudono in semifinale gli Europei di questa squadra ricchissima di talento. Ma la Spagna ne ha di più: ha soprattutto più esperienza e pazienza, oltre a un Saul implacabile, tripletta per lui. Noi ci proviamo, ma sbagliamo nei momenti chiave. Pesa il rosso a Gagliardini sullo 0-1.

Primo tempo ben interpretato soprattutto in avvio dagli azzurrini, con qualche rimpianto perchè a Bernardeschi e Pellegrini resta il colpo in canna in un paio di occasioni, con Kepa mai severamente impegnato. Ma la prima frazione si chiude in pari e va bene così, perché la chance più ghiotta è per Deulofeu, il cui inserimento disorienta Calabria e Rugani in fase di risalita: l’ex Milan sparacchia sul primo palo, ed è un gol mangiato.

Nella ripresa è Rugani, sempre in avvio, a svettare su corner, ma allarga troppo l’angolo. Pochi minuti dopo Saul invece non perdona, con Chiesa morbido in pressione: 1-0 Spagna al 52’. Pochi minuti dopo quella che è la frittata definitiva: secondo giallo per Gagliardini, e l’interista va sotto la doccia. Bernardeschi non si arrende, e riporta in pari gli azzurrini con un gran gol, ma l’inferiorità si fa sentire: difesa assente, Donnarumma non reattivissimo, e Saul fa 2-1 dalla distanza. La Spagna ci scherza, Deulofeu la le prove, e poi Saul trova il tris, pesante per noi, forse ingeneroso. Ma finisce così: domani si parlerà della performance di Donnarumma, ma è probabilmente la punta dell’iceberg di una bellissima incompiuta. Per definizione non si può pretendere esperienza e mestiere da una selezione Under 21. Ma così fa malissimo.