Ha parlato accanto a Gigi Di Biagio, che lo ha voluto fortemente ancora in azzurro per le amichevoli di questa settimana il capitano azzurro Gianluigi Buffon, che para critiche e polemiche sulla sua presenza per quello che si preannunciava come il nuovo corso della Nazionale: “Non c’è nulla da aggiungere a quanto è stato scritto”, dice il portiere azzurro in conferenza stampa alla vigilia del match con l’Argentina. “Ognuno si è fatto la propria idea e sa qual è la verità e qual è sempre stato il mio ruolo. E sempre stato un ruolo aggregante, positivo. Penso di essere stato altruista, pensando sempre al noi e non all’io, rinunciando anche a dei piccoli record personali. Mi sono chiarito con il mister, non venivo per fare la passerella, questo non mi sarebbe interessato, ma perché potevo ancora essere utile nello spogliatoio a qualche ragazzo perché volenti o nolenti ho 40 anni e sono sempre il portiere della Juventus, non di una squadra di quinta fascia”.

Poi continua con le rivendicazioni sul suo ruolo e sulla sua esperienza il portiere bianconero: “Le parole di Capello mi fanno piacere. Siamo suo strano Paese e lo sapevamo già da prima. Far sorgere una polemica simile sulla mia persona e sulla mia figura dopo che indosso, con alterne fortune, da 25 anni la maglia della Nazionale e ho contribuito, con i miei compagni e allenatori, ad arricchire il palmares, creare una polemica simile in un momento simile per una persona come me che l’ultima cosa che vuole è quella di creare problemi al mio club e alla Nazionale. Sono una persona indulgente e chi ha scritto qualcosa fuori tema scriverà qualcosa per correggersi perché era fuori dalla grazia di Dio. Come immagino la mia ultima partita? Immagino una giornata felice, serena e sobria. Sono arrivato in A e nel calcio in Vespa ed esco senza macchina perché l’unica che ho è quella che mi dà la Juve. Le parole di Sampaoli su Dybala? Sono contento perché so come reagiscono i campioni. Io contro Higuain? Avrò bisogno della difesa”.