All’indomani del traguardo del pass per gli Europei conquistati, il ct azzurro Roberto Mancini è intervenuto al Festival dello Sport a Trento, in collegamento video da Roma, rispondendo su quanto incida la crescita della Serie A e della sua qualità sulla ripresa del progetto Nazionale: “Ho sempre pensato che in Italia i giocatori ci fossero e ci sono sempre stati. Bisogna solo aspettare qualche tempo in più per certi specifici ruoli. A volte ci sono spiacevoli eventi come l’eliminazione dal Mondiale, ma poi penso che gli italiani siano sempre i migliori. Serviva ridare fiducia a giocatori comunque bravi. Non so se la crescita del campionato sia anche merito mio, la media età non è altissima, negli ultimi mesi giocano più giovani e questo è certamente positivo".

Mancini ha parlato anche della collaborazione di concerto con i club: ”Ognuno fa giustamente i propri interessi, sono stato sia calciatore sia allenatore della Nazionale. Io cerco di essere più morbido possibile con i calciatori, le settimane sono sempre poche per lavorare, ma penso che sia importante dare la possibilità ai ragazzi sotto pressione di riposare. La Nazionale è il massimo traguardo per tutti, quella maglia è diversa, ti rimane dentro. Quella dell’'82, nonostante giocassi già in A, mi ha fatto innamorare dell’azzurro. L’inno è l’apice dell’emozione”.