Oggi vertice decisivo, ma dall'Assocalciatori è arrivata l'apertura: i calciatori di Serie A hanno detto sì al taglio di stipendio fintanto che la situazione di emergenza imposta dal Coronavirus permanga. Parte degli stipendi risparmiati devono confluire inoltre in un fondo per aiutare le categorie di professionisti meno in vista, quindi a Serie C e calcio femminile.

C'è però una condizione da soddisfare: prima dovranno essere pagati gli stipendi di tutti i calciatori fino a febbraio visto che c'è qualche squadra ancora insolvente. Secondo Repubblica, sono quattro le squadre indietro con i pagamenti: Genoa, Napoli, Sampdoria e Torino.